La BERS - Banca Europea della ricostruzione e dello sviluppo - ha annunciato che concederà un prestito di 27 milioni di dollari USA alla società ucraina Euroterminal LLC per la costruzione di un polo logistico in Odessa, presso il Porto marittimo commerciale, il principale porto dell'Ucraina sul Mar Nero, una delle più importanti porte d'accesso ai mercati ucraino e russo.
Il Progetto mira al rinnovamento e all’ammodernamento degli impianti di smistamento container e si basa sull’idea di porto asciutto per il trattamento di container on-shore.
La BERS stima che il progetto di sviluppo porterà un indotto di 700 milioni di dollari per il settore dei trasporti e della logistica in Ucraina.
venerdì 30 ottobre 2009
giovedì 22 ottobre 2009
Sicurezza informatica: una piattaforma per il mercato Sud Est Asiatico
Una delle minacce più insidiose della rete è rappresentata dai crimini informatici: le intrusioni compiute attraverso potenti virus che infettano i computer e mettono a repentaglio la sicurezza del denaro altrui.
Karpersky Lab, operatore russo specializzato in prodotti per la sicurezza informatica, stà progettando la creazione di una piattaforma per la protezione del mercato del Sud Est asiatico. La società, fondata da Eugene Karpesky, registra già una notevole percentuale di crescita in Asia e intende collocare il centro in oggetto in Malasya dove, presso l’Università MARA, ha già inaugurato l’Accademia Karpesky per i programmi educativi ed il Centro di Ricerca Karpesky.
Il Gruppo opera nel campo dell’istruzione, della collaborazione accademica, della scienza, della concorrenza e si propone di offrire alle nuove generazioni la possibilità di fare esperienza nella information security.
Karpersky Lab, operatore russo specializzato in prodotti per la sicurezza informatica, stà progettando la creazione di una piattaforma per la protezione del mercato del Sud Est asiatico. La società, fondata da Eugene Karpesky, registra già una notevole percentuale di crescita in Asia e intende collocare il centro in oggetto in Malasya dove, presso l’Università MARA, ha già inaugurato l’Accademia Karpesky per i programmi educativi ed il Centro di Ricerca Karpesky.
Il Gruppo opera nel campo dell’istruzione, della collaborazione accademica, della scienza, della concorrenza e si propone di offrire alle nuove generazioni la possibilità di fare esperienza nella information security.
martedì 13 ottobre 2009
Bielorussia, Russia e Kazakistan: unione doganale tripartitica
Nel corso del vertice della Comunità Economica Eurasiatica - che comprende Russia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan – è stato fatto l’ultimo grande passo per l’integrazione tra la Russia e suoi ex paesi satelliti: il primo ministro russo, Vladimir Putin, ha affermato che l’Unione doganale contribuirà alla stabilità economica regionale e aumenterà l’efficienza dei legami economici nell’ambito dell’EurAsec. Inoltre, l’Unione, operativa dal 2010, si allargherà anche ad altri membri della comunità, che potranno unirsi in un momento successivo.
Il Codice doganale della futura Unione delle Dogane di Bielorussia, Russia e Kazakistan verrà siglato il 27 novembre a Minsk e avrà effetto dal primo gennaio 2010. La decisione di creare un unico blocco doganale è stata presa il giugno scorso, quando Putin ha annunciato che i tre Paesi – che hanno già unificato il 95% delle tariffe doganali - avrebbero informato la WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) circa la loro intenzione di interrompere i negoziati per l'adesione come singoli stati e di presentarsi come un'unica unione doganale tripartitica.
Il Codice doganale della futura Unione delle Dogane di Bielorussia, Russia e Kazakistan verrà siglato il 27 novembre a Minsk e avrà effetto dal primo gennaio 2010. La decisione di creare un unico blocco doganale è stata presa il giugno scorso, quando Putin ha annunciato che i tre Paesi – che hanno già unificato il 95% delle tariffe doganali - avrebbero informato la WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) circa la loro intenzione di interrompere i negoziati per l'adesione come singoli stati e di presentarsi come un'unica unione doganale tripartitica.
lunedì 5 ottobre 2009
Forum italo-russo a Verona: l’Italia è il partner favorito per “Sochi 2014”
Sabato 3 ottobre - per la seconda volta a Verona, presso il Palazzo della Gran Guardia - si è tenuto il forum economico italo-russo “Olimpiadi di Sochi 2014: Partnership pubblico-privata”.
All’evento - organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, dall’Istituto per il Commercio Estero e dall’Unione Russa Industriali e Imprenditori - hanno partecipato circa 350 imprenditori, per incontrare alcune delle più importanti autorità politiche e realtà imprenditoriali russe. In particolare, il forum si è proposto come un’ occasione per consolidare e sviluppare i rapporti di collaborazione tra i due Paesi, per la realizzazione di grandi infrastrutture di carattere sportivo, culturale e sociale, focalizzando l’attenzione sulle problematiche connesse alla collaborazione tra il settore pubblico e quello privato e sul ruolo che le PMI avranno nella realizzazione delle opere infrastrutturali, progettate in vista dei giochi olimpici, in cooperazione con le grandi imprese.
La maggior parte dei relatori russi – tra cui: Svetlana Orlova, vicepresidente del Consiglio della Federazione russa; Aleksandr Shokin, presidente dell’Unione russa degli imprenditori; Aleksandr Yakovenko, vice ministro degli Affari Esteri e i vertici dell’Olimpstroy e del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Sochi – hanno insistito sull’impegno preso dalla classe politica russa: abbassare le barriere protezionistiche adottate per far fronte alla recente crisi economico-finanziaria, per rendere più agevoli gli investimenti stranieri in Russia. Le imprese italiane, in questo senso, sono le favorite, in quanto l’esperienza di Torino 2006 e la capacità, dimostrata in quell'occasione, di saper coniugare precisione e qualità anche in tempi ristretti, fanno dell’imprenditoria italiana “un esempio da imitare” e il partner privilegiato per il progetto ambizioso di Sochi: oltre al villaggio olimpico, la Russia punta alla creazione del più grande polo turistico che sbocca sul Mar Nero e, come ha sottolineato l’ambasciatore russo Alexey Meshkov, “i Giochi sono il pretesto per modernizzare la zona offrendo infinite possibilità per le aziende italiane”.
All’evento - organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, dall’Istituto per il Commercio Estero e dall’Unione Russa Industriali e Imprenditori - hanno partecipato circa 350 imprenditori, per incontrare alcune delle più importanti autorità politiche e realtà imprenditoriali russe. In particolare, il forum si è proposto come un’ occasione per consolidare e sviluppare i rapporti di collaborazione tra i due Paesi, per la realizzazione di grandi infrastrutture di carattere sportivo, culturale e sociale, focalizzando l’attenzione sulle problematiche connesse alla collaborazione tra il settore pubblico e quello privato e sul ruolo che le PMI avranno nella realizzazione delle opere infrastrutturali, progettate in vista dei giochi olimpici, in cooperazione con le grandi imprese.
La maggior parte dei relatori russi – tra cui: Svetlana Orlova, vicepresidente del Consiglio della Federazione russa; Aleksandr Shokin, presidente dell’Unione russa degli imprenditori; Aleksandr Yakovenko, vice ministro degli Affari Esteri e i vertici dell’Olimpstroy e del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Sochi – hanno insistito sull’impegno preso dalla classe politica russa: abbassare le barriere protezionistiche adottate per far fronte alla recente crisi economico-finanziaria, per rendere più agevoli gli investimenti stranieri in Russia. Le imprese italiane, in questo senso, sono le favorite, in quanto l’esperienza di Torino 2006 e la capacità, dimostrata in quell'occasione, di saper coniugare precisione e qualità anche in tempi ristretti, fanno dell’imprenditoria italiana “un esempio da imitare” e il partner privilegiato per il progetto ambizioso di Sochi: oltre al villaggio olimpico, la Russia punta alla creazione del più grande polo turistico che sbocca sul Mar Nero e, come ha sottolineato l’ambasciatore russo Alexey Meshkov, “i Giochi sono il pretesto per modernizzare la zona offrendo infinite possibilità per le aziende italiane”.
venerdì 2 ottobre 2009
La Russia accelera la corsa all’oro.
La Russia possiede risorse aurifere seconde solamente a quelle sudafricane. Sebbene la produzione del prezioso metallo nei primi otto mesi del 2009, sia aumentata del 18%, superando le 126 tonnellate, Mosca punta ad incrementarla ulteriormente.
Tale risultato è anche conseguenza dell’avvio delle nuove miniere d’oro costruite nelle regioni nordorientali: una delle aree più promettenti è Chukotka, ai confini con la Siberia, in cui si trova la miniera Kupol della Krinross Gold.
I due maggiori produttori auriferi sono Polyus Gold e Polymetal, che promettono di espandere la produzione del 15% nel 2010. Un’altra società importante, più piccola ma molto intraprendente, è la Highland Gold che, dopo un 2008 piuttosto critico, ha chiuso il primo semestre di quest’anno con utili in rialzo del 70% e ha da poco inaugurato in Siberia la sua seconda miniera, che produrrà anche piombo e zinco.
Tale risultato è anche conseguenza dell’avvio delle nuove miniere d’oro costruite nelle regioni nordorientali: una delle aree più promettenti è Chukotka, ai confini con la Siberia, in cui si trova la miniera Kupol della Krinross Gold.
I due maggiori produttori auriferi sono Polyus Gold e Polymetal, che promettono di espandere la produzione del 15% nel 2010. Un’altra società importante, più piccola ma molto intraprendente, è la Highland Gold che, dopo un 2008 piuttosto critico, ha chiuso il primo semestre di quest’anno con utili in rialzo del 70% e ha da poco inaugurato in Siberia la sua seconda miniera, che produrrà anche piombo e zinco.
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