Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative alla Federazione Russa.

giovedì 31 maggio 2012

Sale il prezzo delle sigarette

In Russia, entro il 2018, il costo di un pacchetto di sigarette potrebbe arrivare a sfiorare i 150 rubli (quasi quattro euro).

Analizzando i piani delle accise del Cremlino, gli esperti del Centro Internazionale per le Tasse e gli Investimenti, hanno stabilito che sia opportuno incrementare il prezzo delle sigarette: entro il 2018, un singolo pacchetto arriverà al costo di 150 rubli (circa di 4 euro), quasi cinque volte superiore al prezzo attuale.
Secondo Daniel Witt, presidente del Centro Internazionale per le tasse e gli investimenti, tale misura - come già accaduto in Bulgaria, Irlanda, Polonia - potrebbe rivelarsi deleteria e favorire un incremento del mercato nero, a scapito di quello legale.
I fumatori verranno probabilmente penalizzati anche attraverso un altro provvedimento: nel 2013 sulle confezioni di sigarette appariranno immagini atte a scoraggiare il consumo di tabacco. Tuttavia, come spiega Eduard Vorontsov, direttore esecutivo per l’Industria del Tabacco: “Per il momento non è possibile calcolare a quanto ammonterà la spesa per aggiungere le immagini sulle confezioni, poiché il ministero della Salute non ha ancora stabilito le linee guida in materia”.

mercoledì 30 maggio 2012

Il mercato dei giochi online

In Russia, il mercato dei giochi online lo scorso anno è cresciuto del 25% rispetto al precedente, favorito dai social network e dalla diffusione di cellulari e smartphone.

Lo scorso anno, il mercato dei giochi online, è aumentato del 25% rispetto al 2010. Il settore più redditizio è rappresentato dai social network e dai giochi per i cellulari, molti utilizzati grazie alla crescente diffusione di smartphone e iPad: secondo gli esperti, il boom di questi dispositivi consentirà al mercato russo dei giochi di raggiungere, già nel 2013, un giro d'affari pari ad un miliardo di dollari.
Sebbene le stime degli analisti di Json & Partners Consulting indichino che, a oggi, la dimensione del mercato russo dei giochi online sia di 670 milioni di dollari e riguardi una quota di mercato di poco superiore al 3% - dieci volte di meno rispetto agli Stati Uniti, leader globale - è indubbio che nell’ambito dell'Internet economy russa i giochi online stiano diventando un segmento sempre più redditizio.
I giochi sui cellulari sono una passione dei giovani, la crescita di questo segmento del mercato è infatti conseguente alla diffusione degli smartphone e dell'iPad tra coloro che lavorano negli uffici e tra gli studenti. I social network (Facebook, Odnoklassniki, VKontakte) invece propongono vari giochi cui partecipano quasi tutti gli utenti, senza distinzione d'età. Secondo le previsioni del Json & Partners Consulting il prossimo anno il 23% dei giocatori in Russia sarà pronto anche a spendere dei soldi per acquistare videogames sui social network. A tal riguardo, l’analista Sergei Kuzmin ha dichiarato: “Le persone spesso comprano un computer o un pc portatile solo per avere la possibilità di parlare con gli amici tramite Internet. Ma sui social network li aspetta una tentazione inevitabile: i giochi”.

martedì 29 maggio 2012

Un’isola di stabilità

La crisi spinge gli specialisti stranieri a cercare lavoro in Russia.

Secondo le agenzie di collocamento, in alcuni settori, il numero degli impiegati stranieri in Russia è cresciuto in modo esponenziale e la forza di attrazione del Paese aumenta di giorno in giorno.
Dal 2008 si dice che la Federazione russa rappresenta “un’isola di stabilità”: ipotesi confermata dagli specialisti stranieri che, a causa del caro vita, dei tagli del personale o altri problemi legati alla crisi, sempre più numerosi cercano lavoro in Russia, a migliaia di chilometri di distanza da casa.
Aleksej Zakharov, direttore del portale web Superjob.ru, ha dichiarato al riguardo: “Innanzitutto, le società russe sono interessanti per i top manager, in quanto le norme fiscali in vigore nel nostro paese sono migliori, si guadagna quanto in Europa, e si paga di meno. […] Le mete d’attrazione sono prima di tutto il settore bancario e delle materie prime. Il che non è sorprendente. Vengono invitate le persone competenti nelle sfere in cui le forze nazionali non sono sufficienti. Poi sono in grado di coordinare il lavoro con l’estero e per di più portano da noi nuove esperienze e modalità dei paesi d’origine.”

venerdì 25 maggio 2012

Skolkovo, la Silicon Valley russa

In occasione del primo Summit delle Nuove Città, svoltosi a Parigi dal 14 al 16 maggio 2012, è stata presentata Skolkovo, la città russa del futuro dedicata a scienza, ricerca e innovazione.

L’ambizioso progetto di Skolkovo, la Silicon Valley russa, punta a inventare dal nulla un nuovo tessuto urbano, sia a livello di interazioni umane sia di infrastrutture, secondo un piano di urbanizzazione sviluppato dallo studio francese Arep.
Il progetto ricorda un po’ “utopie urbanistiche” come Brasilia, Auroville, Astana. Skolkovo però si contraddistingue perché si pone come obbiettivo l’innovazione; la città è infatti concepita come una cellula: si allarga a partire da un nucleo centrale strutturato attorno all’università e al Technopark, i due punti più  importanti della città; l’area coinvolgerà una superficie totale di 400 ettari divisi in quattro macro-aree, e includerà condomini e appartamenti, esercizi commerciali, luoghi di divertimento e di servizio, oltre a numerose aree verdi.
Per i 26mila utenti stimati - tra i quali seimila ricercatori qualificati, 2.500 studenti o personale accademico e 10mila imprenditori - l’innovazione sarà presente nella vita di tutti i giorni,  gli edifici sono stati infatti progettati in un’ottica di risparmio energetico. A tal riguardo, Jack Bennet, direttore aggiunto della Fondazione Skolkovo, ha dichiarato: “vogliamo concretizzare il concetto di città intelligente in partenariato con l’azienda Cisco”.
Il progetto, il cui costo totale stimato ammonta a 4-5 miliardi di euro, si avvale già di investimenti per 250 milioni di euro dei leader mondiali di settori di punta, quali Boeing, Eads o Ibm, e di un partenariato con l’Mit, il Massachusetts Institute of  Technology.

giovedì 24 maggio 2012

Crescono gli scambi commerciali con l’Italia

Gli scambi commerciali tra Russia e Italia continuano a crescere: nel primo trimestre 2012 le esportazioni dal Balpaese alla Federazione sono cresciute del 7,6% e le importazioni del 15,5%.

Tra il 2002 e il 2011, gli scambi commerciali tra l’Italia e la Russia sono più che raddoppiati, raggiungendo un valore di oltre 27 miliardi di euro. Solo relativamente al 2011, le esportazioni italiane verso la Russia, hanno segnato un incremento del 17,8%, ben 5 punti percentuali in più rispetto a quello registrato l’anno precedente; anche il 2012 è iniziato molto positivamente: nel primo trimestre infatti le esportazioni dell’Italia verso la Russia sono cresciute del 7,6% e le importazioni del 15,5%, un trend positivo che potrebbe ulteriormente rafforzarsi grazie all’ingresso della Federazione nel Wto.
I settori in cui si riscontra maggiore richiesta di prodotti Made in Italy sono, in particolare: abbigliamento, calzature, prodotti alimentari e arredamento. Tuttavia, l’Italia vanta anche quote importanti nell’importazione in Russia di macchinari, apparecchi elettrici, e prodotti chimici e farmaceutici, ovvero i settori che riceveranno maggiori vantaggi tariffari dall’ingresso della Russia nell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
La crescita costante del flusso degli scambi commerciali tra l’Italia e la Russia dimostra che le relazioni economiche e commerciali che intercorrono tra i due Paesi sono molto positive e, a dispetto dell’attuale contesto congiunturale, rimangono tali anche grazie alla complementarietà dei rispettivi sistemi economici: la Russia per l’Italia rappresenta  una preziosa fonte di materie prime, mentre la Federazione importa dal Belpaese prodotti finiti.

mercoledì 23 maggio 2012

Nuove commesse per Saipem

Saipem si è aggiudicata nuove commesse Engineering & Construction (E&C) offshore in Russia e nel Mare del Nord.

La Saipem ha firmato un contratto, di oltre 1,1 miliardi di dollari, con Lukoil-Nizhnevolzhskneft. Si tratta del contratto Epci (Engineering, Procurement, Construction, Installation), per due condotte di esportazione che collegheranno il blocco dei Risers nel campo marino Vladimir Filanovsky (nel Mar Caspio Settentrionale) alle valvole a terra situate a circa 10 e 20 chilometri dalla costa, nella repubblica di Kalmyk. La realizzazione ti tale operazione non sarà semplice, a causa delle difficili condizioni ambientali e operative, in particolare, si teme per il congelamento del mare durante la stagione invernale e le profondità d'acqua molto basse.
Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto anche nel Mare del Nord, con Dong E&P: un contratto Epci chiavi in mano in Danimarca, per un gasdotto e un oleodotto di esportazione nel campo Hejre, situato a circa 300 chilometri dalla costa occidentale danese.

lunedì 21 maggio 2012

Il successo di Kazan

Kazan, che dal 2009 ha registrato un incremento del giro d'affari del 41%, è diventata “la 3° capitale russa”.

Alle già turistiche Mosca e San Pietroburgo si aggiunge una terza meta, la capitale del Tatarstan: dal 2009, Kazan è stata infatti in grado di accrescere di un terzo i propri visitatori, che sono passati da 850.000 a 1.170.000, registrando un incremento del giro d’affari del 41%. A tal riguardo, Ivan Kadoshnikov, direttore della Commissione al turismo di Kazan, ha dichiarato: “Questi dati ci hanno spinto a elaborare una nuova strategia di promozione attraverso la quale sia possibile veicolare i flussi dei visitatori europei verso il cuore della Russia asiatica, sfruttando il richiamo di un medesimo brand: Three capitals of Russia. Vogliamo cioè diventare la porta d’accesso privilegiata ai territori siberiani, oggi raggiungibili via Kazan”.
Per quanto riguarda il mercato italiano, Kazan ha attratto soprattutto i turisti ascrivibili al segmento dei pellegrinaggi e dei viaggi spirituali, grazie al suo peculiare patrimonio culturale islamico. Un contributo importante in termini di immagine è anche quello apportato dallo sport, in particolare, dal team locale di calcio, il Rubin Kazan, e dall’inserimento della città nel circuito delle capitali sportive in cui si terranno i prossimi Mondiali di calcio del 2018.

venerdì 18 maggio 2012

Italia e Russia unite contro la crisi

Presso l'Ambasciata d'Italia a Mosca, a Milano, si è tenuto il convegno “Russia e Italia: opportunità e strumenti di business”, dedicato a chi vuole investire nella Federazione.

Oggi, presso il Palazzo Turati di Milano, si è tenuto il convegno “Russia e Italia: opportunità e strumenti di business”, che ha visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni e del mondo del business. In occasione dell’incontro, Antonio Zanardi Landi, ambasciatore italiano a Mosca, ha dichiarato: “A dispetto della crisi internazionale, l’interscambio tra i due Paesi continua a crescere […]. Nel corso del 2011 si è registrata una crescita del 21% rispetto al 2010 per un totale di 27 miliardi di euro e i primi quattro mesi di quest’anno hanno visto un ulteriore scatto in avanti con un progresso del 42% nel confronto a dodici mesi”.
Il convegno è servito soprattutto a fare il punto sulle opportunità di investimento per le aziende italiane, che nelle Federazione Russa vedono un mercato ad alto tasso di crescita, impegnato ad attirare investimenti internazionali anche grazie a incentivi fiscali in varie province. Nell’ambito dell’incontro è stato infatti presentato anche il volume “Guida per gli operatori economici italiani”, curato dall’Ambasciata italiana a Mosca: “uno strumento utile a far risparmiare agli imprenditori italiani dai sei agli otto mesi di solito necessari per comprende a fondo il mercato locale”, come ha affermato Zanardi Landi.

giovedì 17 maggio 2012

Cresce il turismo online

Travelmenu.ru, distributore in rete di pacchetti vacanze, è in forte espansione.

Travelmenu.ru, lanciato nel 2009 come motore di prenotazione hotel per agenzie di viaggio in Russia e Ucraina, oggi è diventato uno dei maggiori rivenditori online di pacchetti turistici. Il sito, che conta più di 250.000 viaggiatori al giorno, ha di recente annunciato di aver aggiunto un ulteriore milione di dollari al suo attuale capitale: il finanziamento totale della società ora è a quota 4,6 milioni di dollari.
Secondo Katrin Buckenmaier, ceo di Travelmenu.ru, il mercato russo di viaggi online è destinato a crescere di dieci volte entro il 2015 e a raggiungere il valore di 7 miliardi di dollari, ovvero oltre il 15% del mercato totale. Mentre negli Stati Uniti e in molti Paesi dell'Europa occidentale, ad eccezione della Germania, il viaggio di andata è organizzato principalmente attraverso prenotazioni dirette con alberghi e separatamente con le compagnie aeree, in Russia ci sono maggiori vantaggi di prezzo per i consumatori che prenotano il loro viaggio attraverso pacchetti turistici, soprattutto relativamente alle destinazioni turistiche principali.
Per la maggior parte dei viaggiatori, come ha dichiarato la Buckenmaier, prenotare vacanze estive o invernali è un processo stressante e che richiede tempo: Travelmenu.ru vuole dare al viaggiatore russo la possibilità di scegliere, semplificando il confronto tra i prezzi dei vari prodotti di viaggio attraverso opzioni di ricerca intelligenti e migliori contenuti possibili. Il sito vanta il database più ampio di hotel disponibili online rispetto a qualsiasi altra agenzia di viaggi virtuale e offre prezzi più convenienti.

mercoledì 16 maggio 2012

Ue come modello per l’Unione Euroasiatica

La Russia, per costruire la propria Unione politica e commerciale, intende basarsi sul know-how europeo.

Come ha spiegato il rettore della European University di San Pietroburgo, Oleg Kharkhordin, a margine del suo intervento alla conferenza “The State of the Union, una riflessione sullo stato della Ue”, tenutosi a Firenze il 9 e 10 maggio 2012, l'Ue rappresenta un modello per il progetto di Unione Euroasiatica che il neoeletto Presidente Putin ha intenzione di sviluppare. “A gennaio 2012 è stato creato lo Spazio Economico Comune che include  la Bielorussia ed il Kazakhstan. Sono i Paesi più forti e i più interessati a sviluppare un mercato comune sul modello europeo con la libera circolazione delle merci e della forza lavoro” ha affermato Kharkhordin.
L'Unione Europea deve rinegoziare i propri rapporti commerciali e politici con le potenze economiche emergenti, i Brics, tra i quali la Federazione che - essendo diventata il terzo partner commerciale del Vecchio Continente, dopo Stati Uniti e Cina - sta assumendo un ruolo sempre più centrale. Tuttavia, sebbene il legame tra la Russia e l'Europa si stia rinforzando sul piano economico-commerciale, sembrano ancora lontani lo scambio e l'integrazione; in questo senso, secondo Kharkhordin, l'ostacolo principale consiste nella mancanza di circolazione delle élites culturali. A tal riguardo, Mark Leonard, direttore esecutivo del Consiglio europeo per le relazioni internazionali, ha dichiarato: “Se la politica estera europea fallisce non è per mancanza di capacità, ma per mancanza di ambizioni intellettuali e obiettivi comuni”.

lunedì 14 maggio 2012

L’export di calzature Made in Italy

Nel 2011 in Russia sono stati venduti più di sei milioni di calzature Made in Italy, per un fatturato di 490 milioni di euro.

Secondo i dati dell’Istat elaborati dall’Anci (Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani), la Federazione Russa rappresenta uno dei principali mercati di sbocco in assoluto per il settore calzaturiero italiano, posizionandosi al quinto posto in termini di valore e al nono in termini di quantità. Molti produttori italiani del settore, del Centro e del Nord Italia, hanno, infatti, “ovviato” al calo della domanda domestica esportando in Russia, dove, tra gennaio e novembre 2011, l'export italiano ha registrato una crescita del 20% in termini di valore e dell'11,1% in quantità: sei milioni e mezzo di paia di scarpe, per un giro di affari pari a 490 milioni di euro. Marche, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Toscana sono le regioni italiane che traggono maggior beneficio dall’area russa.
Tra queste aziende vi è anche quella di Marino Fabiani (Fermo - Marche), che impiega quasi 50 persone, confeziona 250 paia di scarpe ogni giorno e esporta sul mercato russo l’80% della propria produzione. La Fagiani, inoltre, conta 8 punti vendita in franchising a Mosca, 2 in Bielorussia, e altrettanti in Polonia e Ucraina. “La difficoltà più grande forse sta nell’inserirsi in questo mercato, visto che sono in vigore leggi diverse dalle nostre e il credito non è assicurato. Senza contare la burocrazia alle dogane. Bisogna un po’ adeguarsi” ha spiegato Fabiani.

venerdì 11 maggio 2012

Il centro industriale di Chelyabinsk

Chelyabinsk, capoluogo dell’omonimo oblast, è uno dei grandi centri industriali degli Urali.

Negli anni ‘30, grazie ai piani di sviluppo sovietici, cominciò a svilupparsi la città di Chelyabinsk, che si allargò ulteriormente durante il secondo conflitto mondiale, quando il Cremlino, a causa dell’aggressione nazista, spostò negli Urali apparato produttivo e maestranze. Dopo la guerra furono creati nuovi stabilimenti e ve affluirono altri lavoratori: così Chelyabinsk è diventata una metropoli da 1,3 milioni di abitanti. Tra gli stabilimenti di maggior rilievo figurano quelli di Metran, che realizza misuratori energetici ed è stato rilevato dagli americani di Emerson, e Makfa, primatista nazionale della produzione di pasta e farina, fondato dal governatore dell’oblast Mikhail Jurevic. Tuttavia, la fabbrica più importante a livello produttivo è la ChTZ, la fabbrica di trattori che nel 1941, riconvertita alle esigenze belliche, iniziò a sfornare decine di migliaia di carri armati.
Il grande centro industriale non ha portato soltanto benessere alla popolazione: le fabbriche, con le loro scorie tossiche, inquinano l’ambiente da decenni. Verso la fine degli anni ‘40, fuori città, fu costruito il complesso nucleare di Mayak, dove si verificò l’incidente a causa del quale, nel ‘57, si sprigionò una quantità di radiazioni superiore addirittura a quella di Chernobyl. Tuttavia, la metropoli degli Urali ha una sfida molto difficile: se all’epoca dell’Urss era una di quelle città chiuse, a trazione industriale-militare, interdette agli stranieri, dopo il ’91, con gli investimenti dall’estero e l’arrivo dei primi stranieri in città, è riuscita ad aprirsi al mondo. Di conseguenza sono cambiate anche le abitudini e i costumi degli abitanti: accanto alle fabbriche e alle immagini tipiche della tradizione russa, sono sorti i centri commerciali e sono arrivati ristoranti che offrono piatti internazionali, multisale cinematografiche, supermercati con prodotti di qualità, moda, istituti bancari e rotte aeree.

giovedì 10 maggio 2012

Windows Phone supera iOS

In Russia, nel primo trimestre 2012, Windows Phone ha venduto più dispositivi rispetto agli iPhone.

Mentre in Europa e negli Stati Uniti stentano a decollare, in Russia le vendite di dispositivi con sistema operativo Windows Phone superano quelle dei dispositivi con s.o. iOS (iPhone).
La Federazione russa è un Paese in cui gli s.o. di Nokia riscuotono molto successo e si dividono la leadership con quelli di Big G. Secondo quanto emerso dal rapporto sulle vendite di smartphone di MTS, principale operatore mobile in Russia, Symbian è in prima posizione nel market share con il 37,8% tallonato da Android (s.o. di Google) a quota 35,1%; al terzo posto si trova Bada, il s.o.di Samsung e al quarto posto Windows Phone, sistema operativo mobile di Microsoft, che con l’8,2% supera iOS, sistema operativo di iPhone, che si ferma al 7,3%, seguito da MeeGo (0.2) e Blackberry (0.1).
Symbian supera Android e Windows Phone supera iOS: in Russia il marchio Nokia risulta il favorito.

mercoledì 9 maggio 2012

L’espansione della metro di Mosca

Le autorità moscovite raddoppiano il progetto di costruzione della metropolitana che, entro il 2020, avrà oltre quattrocento chilometri di linee sotterranee in più.

Il sindaco di Mosca Sergej Sobjanin, in occasione della riunione del consiglio comunale, ha affermato che la metro della capitale avrà oltre quattrocento chilometri di linee sotterranee in più: “aumenterà di una volta e mezzo le sue dimensioni, di conseguenza le fermate della metropolitana saranno sempre più raggiungibili a piedi e diminuirà la congestione di una serie di linee sotterranee”. L’ampliamento della metro consentirà inoltre alla città di conformarsi alla normativa che prevede 4,5 persone per metro quadrato, parametro che attualmente, in molte zone, è superiore (6-8 persone).
Fino al 2020 saranno stanziati ogni anno circa 100 miliardi di rubli (3,4 miliardi di dollari): in questo arco di tempo si è progettato di costruire 70 nuove fermate, 150 chilometri di linee metropolitane e anche il terzo circuito di scambio che, con un’estensione pari a 42 chilometri - passando a Nord più vicino al centro e più vicino alle zone periferiche della città a Sud - sgraverà le linee esistenti e permetterà ai passeggeri di non dover raggiungere il centro della città per cambiare linea.
Il vicesindaco per la politica edilizia cittadina, Marat Chusnullin, ha dichiarato che “l’estensione complessiva delle linee metropolitane nel 2020 raggiungerà i 452 chilometri e il numero di fermate sarà 252”.

lunedì 7 maggio 2012

Innovative Russia 2012

In occasione del forum “Innovative Russia 2012” sono state presentate le novità high-tech nazionali e internazionali, relative a più settori.

Dal 17 al 20 aprile scorso a Mosca si è svolto il forum “Innovative Russia 2012”, cui hanno partecipato, nel complesso, più di mille imprese, di cui oltre la metà erano russe. Durante l’evento sono stati presentati sensori per la navigazione, tecnologie dell’informazione applicate in ambito medico, ottica e laser, sistemi intelligenti di controllo della qualità, della mobilità cittadina, degli immobili privati e commerciali, dell’istruzione e della gestione delle risorse umane. Il forum rappresenta una vetrina per le imprese straniere che vogliono entrare nel mercato russo alla ricerca di nuovi partner e si proponeva, inoltre, di consentire anche alle piccole imprese high-tech, spesso impossibilitate a partecipare a importanti mostre internazionali, di presentare la propria produzione.
Solo gli esperti sono in grado di valutare la qualità dei prodotti innovativi presentati, ma anche “i non addetti” hanno trovato qualcosa su cui concentrare la loro attenzione come, ad esempio, il sistema di rintracciamento dei trasporti pubblici, che permetterà a ciascun cittadino di controllare se il proprio autobus è in arrivo. Gli sviluppatori del “Sistema di trasporto intelligente” sostengono di poter risolvere quasi tutti i problemi legati ai mezzi pubblici nelle metropoli russe: evitare degli ingorghi, i parcheggi selvaggi, le difficoltà nel settore del trasporto pubblico. A tal riguardo, Svetlana Chadonova, responsabile marketing della società “M2M Telematika”, ha dichiarato: “Una delle tendenze principali nel mercato della telematica dei trasporti è lo sviluppo di servizi informativi nel settore dei trasporti pubblici. Credo che qui risieda il futuro. A breve, gli utenti saranno non solo in grado di gestire in maniera più efficace il loro tempo in giro per la città, ma potranno anche ricevere informazione pertinenti e in tempo reale in merito alla posizione esatta del loro mezzo di trasporto”. Il “Sistema intelligente urbano” infatti consente di localizzare attraverso dispositivi satellitari la posizione di autobus, tram e filobus: probabilmente tali informazioni verranno rese disponibili anche per gli utenti attraversi i tabelloni installati alle fermate.

venerdì 4 maggio 2012

Cina e Russia si avvicinano

Mosca e Pechino stanno compiendo un percorso di avvicinamento importante, che prevede cooperazione energetica, finanziaria e anche militare.

Il vicepremier russo Igor Shuvalov e quello cinese, Li Keqiang, hanno presenziato alla cerimonia di firma di una trentina di accordi di cooperazione in più campi.
Relativamente al settore finanziario è stata decisa la creazione di un fondo di investimento comune che potrebbe gestire fino a 4 miliardi di dollari. Li Keqiang ha incontrato, inoltre, il Presidente uscente Dmitri Medvedev: entrambi sostengono che il rinvigorimento dello sviluppo della Russia rappresenta un’importante opportunità per lo sviluppo della Cina.
Come ha riportato Radio China International, Pechino e Mosca puntano ad approfondire la fiducia strategica reciproca, ampliare completamente la cooperazione concreta, rafforzare il vicendevole appoggio sui problemi degli interessi principali, e intensificare il coordinamento strategico negli affari internazionali.
I rapporti tra i due Paesi sono cambiati da tempo: che Mosca e Pechino cavalcano la stessa onda è stato confermato anche dall’alleanza nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, manifestatasi anche di recente relativamente alla crisi siriana, per contenere l’avanzata degli Stati Uniti. Si tratta di un rapporto poco ideologico e molto pragmatico, basato anche sulle ambizioni di entrambi i Paesi. Il Cremlino dovrà tuttavia agire con cautela, per non rischiare di diventare lo junior partner nell’alleanza con il Dragone: a tal riguardo, e per aumentare le chance di crescita della Federazione, Vladimir Putin intende creare uno spazio di influenza politica ed economica attraverso l’Unione Euroasiatica (alla quale aderiscono ora Bielorussia e Kazakistan, ma cui potrebbero aggiungersi presto nuovi membri).

giovedì 3 maggio 2012

La filiale russa di Elettric 80

Elettric 80, azienda emiliana leader nei carrelli intelligenti a guida laser per la movimentazione delle merci, ha aperto una filiale a Mosca.

La Elettric 80, azienda di Viano (Reggio Emilia), leader nei carrelli intelligenti a guida laser per la movimentazione delle merci, ha appena aperto una filiale a Mosca. Gli impianti presenti in Russia valgono già circa 10 milioni di euro e si prevedono nuove commesse per un valore di circa 7-10 milioni. In Russia, Elettric 80 fornisce aziende quali Lebedyansky (Pepsi Cola), Nestlé Russia, Sady Pridonya, Progress.
Elettric 80 è stata fondata nel 1980 da Enrico Grassi, che oggi la dirige insieme ai due soci Johan Castegren (AD), e Vittorio Cavirani, (Dir. Operations); inizialmente produce software per le imprese ma diventa poi un’impresa meccatronica: avvalendosi delle potenzialità dell’informatica, automatizza la parte finale del processo produttivo, quella che si chiama logistica interna di fabbrica, dall’ingresso delle materie prime, alla palettizzazione, alla fasciatura e alla gestione del magazzino fino al carico camion. Negli anni ’90 la società produce i primi carrelli  automatici a guida laser che, attualmente, esporta in tutta Europa, in Nord e Sud America ed in Australia.
Elettric 80 conta 450 dipendenti in tutto il mondo, di cui 120 assunti negli ultimi due anni, e automatizzando le fabbriche in una serie di settori come l’alimentare, le bevande e il tissue, è cresciuta fino a raggiungere 84 milioni di ricavi (dato di fine 2011).

mercoledì 2 maggio 2012

Il boom dell’agricoltura russa

I derivati sui prodotti alimentari raggiungono livelli record nei mercati finanziari di Mosca. 

La Federazione russa sta guadagnando terreno nel mercato delle soft commodities, un settore che, a causa dell’incremento dei consumi nei Paesi emergenti e della crescita delle calamità naturali, è destinato ad assumere un peso crescente. Come si evince dal volume dei contratti futures scambiati sul Micex-Rts (la Borsa di Mosca) nel mese di marzo 2012, il grano è il prodotto che domina la produzione di soft commodities del Paese. Nel corso del 2011 la Russia e il Kazakhstan hanno registrato incrementi di circa il 30% nei raccolti e, per l’anno in corso, gli analisti prevedono un aumento dell’export di grano dalla Federazione di circa il 50%.
Anche lo zucchero è divenuto un prodotto su cui la Russia punta per rafforzare la propria incidenza sui mercati internazionali: nel 2011 la produzione di zucchero di canna ha toccato quota cinque milioni di tonnellate, consentendone, per la prima volta in 12 anni, l’esportazione in Europa e in Siria.
Il boom dell’agricoltura russa risulta favorito anche dal piano triennale per l’agricoltura lanciato dal governo, che prevede un aumento del 30% delle industrie di trasformazione, con una nuova apertura nella regione di Tambov, prevista già nel corso del prossimo anno.