Mosca e Pechino stanno compiendo un percorso di avvicinamento importante, che prevede cooperazione energetica, finanziaria e anche militare.
Il vicepremier russo Igor Shuvalov e quello cinese, Li Keqiang, hanno presenziato alla cerimonia di firma di una trentina di accordi di cooperazione in più campi.
Relativamente al settore finanziario è stata decisa la creazione di un fondo di investimento comune che potrebbe gestire fino a 4 miliardi di dollari. Li Keqiang ha incontrato, inoltre, il Presidente uscente Dmitri Medvedev: entrambi sostengono che il rinvigorimento dello sviluppo della Russia rappresenta un’importante opportunità per lo sviluppo della Cina.
Come ha riportato Radio China International, Pechino e Mosca puntano ad approfondire la fiducia strategica reciproca, ampliare completamente la cooperazione concreta, rafforzare il vicendevole appoggio sui problemi degli interessi principali, e intensificare il coordinamento strategico negli affari internazionali.
I rapporti tra i due Paesi sono cambiati da tempo: che Mosca e Pechino cavalcano la stessa onda è stato confermato anche dall’alleanza nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, manifestatasi anche di recente relativamente alla crisi siriana, per contenere l’avanzata degli Stati Uniti. Si tratta di un rapporto poco ideologico e molto pragmatico, basato anche sulle ambizioni di entrambi i Paesi. Il Cremlino dovrà tuttavia agire con cautela, per non rischiare di diventare lo junior partner nell’alleanza con il Dragone: a tal riguardo, e per aumentare le chance di crescita della Federazione, Vladimir Putin intende creare uno spazio di influenza politica ed economica attraverso l’Unione Euroasiatica (alla quale aderiscono ora Bielorussia e Kazakistan, ma cui potrebbero aggiungersi presto nuovi membri).
Il vicepremier russo Igor Shuvalov e quello cinese, Li Keqiang, hanno presenziato alla cerimonia di firma di una trentina di accordi di cooperazione in più campi.
Relativamente al settore finanziario è stata decisa la creazione di un fondo di investimento comune che potrebbe gestire fino a 4 miliardi di dollari. Li Keqiang ha incontrato, inoltre, il Presidente uscente Dmitri Medvedev: entrambi sostengono che il rinvigorimento dello sviluppo della Russia rappresenta un’importante opportunità per lo sviluppo della Cina.
Come ha riportato Radio China International, Pechino e Mosca puntano ad approfondire la fiducia strategica reciproca, ampliare completamente la cooperazione concreta, rafforzare il vicendevole appoggio sui problemi degli interessi principali, e intensificare il coordinamento strategico negli affari internazionali.
I rapporti tra i due Paesi sono cambiati da tempo: che Mosca e Pechino cavalcano la stessa onda è stato confermato anche dall’alleanza nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, manifestatasi anche di recente relativamente alla crisi siriana, per contenere l’avanzata degli Stati Uniti. Si tratta di un rapporto poco ideologico e molto pragmatico, basato anche sulle ambizioni di entrambi i Paesi. Il Cremlino dovrà tuttavia agire con cautela, per non rischiare di diventare lo junior partner nell’alleanza con il Dragone: a tal riguardo, e per aumentare le chance di crescita della Federazione, Vladimir Putin intende creare uno spazio di influenza politica ed economica attraverso l’Unione Euroasiatica (alla quale aderiscono ora Bielorussia e Kazakistan, ma cui potrebbero aggiungersi presto nuovi membri).
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