Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative alla Federazione Russa.

martedì 29 giugno 2010

Russia, opportunità nel settore della ristorazione

Nei prossimi anni Mosca vedrà una significativa espansione del segmento della ristorazione. Si stima che verranno costruiti circa 500 nuovi punti di ristorazione, che comprenderanno sia locali indipendenti, sia catene nazionali e internazionali. Mentre prima l’offerta si concentrava nelle aree centrali della città, le nuove infrastrutture coinvolgeranno anche i quartieri delle periferie.
Il boom della ristorazione nel paese russo rappresenta un’opportunità, non soltanto per i fornitori di generi alimentari, ma anche per gli specialisti dell’arredo e del design.
In particolare Mosca, con una popolazione di 15 milioni di abitanti e un elevato livello dei redditi, viene considerata un mercato interessante per coloro che desiderano investire nel settore del food.

lunedì 28 giugno 2010

Russia: area strategica per l’Italia

Il Vice Presidente per l’internazionalizzazione Paolo Zegna ha sottolineato il valore del mercato russo per le imprese italiane: “l’Italia è arrivata a essere il terzo fornitore; in Russia c’è la crema della crema delle aziende italiane, ma il numero è estremamente limitato. Ci sono 400 imprese che dovrebbero aumentare almeno fino a 600”.
La saturazione del mercato italiano dovrebbe spingere le piccole e medie imprese fuori dai confini nazionali ed europei, affinché possano operare in uno spazio di nuove opportunità. La Russia è un’area importante e un forte interesse per questo mercato è già stato constatato l’anno precedente con la missione dell’impresa italiana a cui hanno partecipato più di 500 aziende.
Ciò che potrebbe mettere in difficoltà il produttore italiano è il problema della contraffazione nel mercato russo, difficile da individuare e combattere. Zegna aggiunge che “probabilmente si potrebbe combattere aumentando i controlli alle dogane e, infine, sensibilizzando il consumatore”.

venerdì 25 giugno 2010

Accordi con gli Stati Uniti: il cammino russo verso il WTO

Nonostante il cammino verso il WTO continui a registrare difficoltà, sembra che la Russia vedrà il suo ingresso nell’organizazzione mondiale del commercio il prossimo settembre. Obama ha sottolineato che “restano da risolvere il 10% dei problemi e in alcuni casi si tratta di modifiche da apportare alla legislazione russa” e considera questa integrazione come un’opportunità per incrementare l’export nazionale.
Si rafforza, quindi, l’intesa tra Stati Uniti e Russia. Il viaggio di Medvedev alla Silicon Valley voleva cercare, inoltre, accordi con l’obiettivo di riprodurre anche in Russia un centro di eccellenza tecnologica. La Russia vedrà presto la trasformazione della vecchia economia in un’economia hi-tech che le permetterà di avere un forte impatto su tutto il mondo.

giovedì 24 giugno 2010

Partnership energetica tra Enel e Rushydro

Firmato l’accordo tra Enel e Rushydro, il più grande produttore russo di energia idroelettrica, con l’obiettivo di sviluppare cooperazioni commerciali e di investimento, in particolare nel settore delle fonti rinnovabili, mettendo da parte, quindi, la costruzione di nuove centrali nucleari.
Enel, la prima compagnia straniera che aveva partecipato alla privatizzazione del monopolio elettrico Ues, dichiara “di essere felice di contribuire con esperienza e conoscenze a gruppi di lavoro comuni chiamati a individuare nuovi progetti di sviluppo nel settore”. Le due aziende avvieranno anche progetti nel campo della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo.
Questa intesa valorizza, inoltre, la posizione internazionale di Enel nel campo dell’efficienza energetica.

mercoledì 23 giugno 2010

Guerra del gas tra Russia e Bielorussia

Europa in allerta per una disputa sul gas tra Russia e Bielorussia. La prima mossa è partita questa settimana dalla Russia, con il taglio del 15% delle forniture, a causa del mancato pagamento degli arretrati, nonostante Gazprom ammetta di avere a sua volta un debito con i bielorussi, per i diritti di transito. In seguito, il presidente bielorusso Alexsander Lukashenko ha ordinato l’interruzione del gas russo verso l’Europa, fino al momento in cui Gazprom pagherà il transito. Di questo ha risentito la confinante Lituania, che ha registrato un calo del 40% delle forniture. “Questo non è un problema di un solo stato membro, ma è un attacco all’intera Unione Europea”, ha dichiarato il commissario all’Energia Günther Öttinger. Potrebbero inoltre esserci conseguenze per la Germania e la Polonia.
Nessun impatto per l’Italia invece. “Non abbiamo collegamenti diretti d’importazione, quindi non c’è alcun impatto diretto sul nostro approvvigionamento”, chiarisce Carlo Malacarne, amministratore delegato di Snam Rete Gas.

martedì 22 giugno 2010

Prospettive ottimistiche per il gigante dell’alluminio Rusal

United Rusal, il principale produttore mondiale di alluminio, ha previsto un incremento delle vendite in Russia e nei Paesi CIS pari a quasi a un milione di tonnellate metriche a partire dal 2011, raddoppiando il volume venduto nel 2009. Rusal, leader mondiale della produzione di alluminio, esporta in 70 Paesi ed è presente con propri impianti e miniere in 19 Paesi in tutti i continenti, con 75.000 lavoratori. In seguito a numerose polemiche per l’impatto ambientale delle miniere, il gigante dell’alluminio ha dichiarato di aver a disposizione una tecnologia rivoluzionaria ed ecologica, che gli permetterà di risparmiare circa 200 milioni di dollari all’anno per il suo solo impianto di Krasnoiarsk (KrAZ).
Nonostante la crisi economica mondiale che l’anno precedente ha colpito seriamente anche l’industria dell’alluminio rimangono ottimistiche le stime per il futuro di Rusal.

lunedì 21 giugno 2010

In crescita l’e-commerce russo

In crescita il mercato russo dell’e-commerce, dopo aver raggiunto già nel 2009 il valore di 177 miliardi di rubli (4,6 miliardi di euro), ad un ritmo di crescita del 31,3%.
L’interesse verso l’ e-shopping e la maggiore familiarità con i sistemi di pagamento sono i principali fattori che hanno portato il consumatore ad usufruire dei negozi on line.
Da poco sono apparsi sul mercato russo gli internet-mall, una sorta di centri commerciali virtuali, i quali lasceranno pian piano poco spazio alla vendita disorganizzata. Infatti per il consumatore risulta più comodo fare acquisti su un solo sito, il quale gli permette, inoltre, di confrontare le condizioni dei diversi fornitori.
Le merci piu’ frequenti nell’e-commerce russo sono: libri (46%), elettrodomestici (40%), computer e software (35%), profumeria e cosmesi (31%), articoli per restauro immobili (25%).
Bernard Luke, il direttore generale del più grande negozio on line (www.ozon.ru), prevede che nel 2013 il commercio on line in Russia crescerà di quattro volte, arrivando a toccare la cifra di 12-13 miliardi di dollari.

martedì 15 giugno 2010

La Russia interviene in aiuto del Kirghizistan

La Russia ha deciso di intervenire in Kirghizistan, dopo che secondo il presidente russo, Dimitri Medvedev, «La situazione è intollerabile, la gente muore, le differenze etniche danno origine alle violenze: è necessario fare tutto il possibile per mettere fine a tutto questo». La Repubblica Federale Russa interverrà con un ingente uso di mezzi, tra cui attrezzature, elicotteri, mezzi di trasporto e carburante che fornirà al governo di Bishkek, ed invierà un contingente di peace-keeping in collaborazione con la Csto, l’organizzazione di ex repubbliche sovietiche impegnate nel mantenimento della sicurezza collettiva. Il Cremino, infatti, è fortemente interessato a pacificare non solo la situazione in Kirghizistan, ma anche ad evitare una grave crisi nei rapporti tra le sue ex repubbliche del Caucaso. Già a maggio Medvedev aveva nominato Vladimir Rushailo, ex segretario della Comunità degli Stati Indipendenti, quale inviato speciale della Russia in Kirghizistan. Di fronte all’insorgere degli scontri nel sud, il 12 giugno Medvedev ha inviato un aereo carico di aiuti umanitari per la popolazione.
A Osh e Jalalabad, le violenze continuano e finora si sono registrati 125 morti e circa 2.000 feriti: il conflitto etnico tra kirghizi contro uzbeki, è stato ulteriormente fomentato dalla crisi economica e delle difficoltà politiche riscontrate dopo che il presidente Kurmanbek Bakijev è stato costretto alla fuga ed il governo provvisorio di Rosa Otunbajeva si è rivelato troppo debole per gestire la situazione nel Sud del paese, roccaforte uzbeka. Secondo l’Onu sarebbero già più di 100.000 i profughi dal paese.

lunedì 14 giugno 2010

Nuova normativa per chi opera nel settore dei generi alimentari in Russia

Con la Risoluzione del 14 aprile 2010 del Governo della Federazione Russa, è stata introdotta una importante novità riguardo alla produzione e trasformazione di generi alimentari in Russia. Secondo le nuove disposizioni, d'ora in poi, le attività legate alla panificazione, trasformazione di oli animali e vegetali, bevande alcoliche ed analcoliche, latte e latticini, succhi di frutta e ortaggi, farine vegetali, dovranno essere notificate all'ente preposto, il Rospotrebnadzor (Ente federale russo di controllo dei diritti del consumatore e della sanità). Tale notifica dovrà essere effettuata contestualmente all'avvio dell'attività.

La Russia guiderà la crescita della regione tra Europa ed Asia Centrale

Secondo la Banca Mondiale la regione tra Europa e Asia Centrale avrà una ripresa del PIL pari al 4,1% con Russia e Turchia a fare da leader. La Russia potrebbe avere una crescita del 4,5 % entro quest’anno (superiore al 4% previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico), del 4,8% nel 2011 e del 4,7% nel 2012.
L’economia russa, infatti, è stata in grado di tornare ai livelli di pre-crisi guidando la ripresa economica della regione. La produzione industriale è cresciuta del 5,8% nel primo quadrimestre; nonostante ciò i livelli della domanda interna e degli investimenti rimangono arretrati. La Banca, comunque, si aspetta prossimamente un aumento dei salari e dei ricavi petroliferi. Ciò sarà inoltre controbilanciato dall’apprezzamento del rublo, che terrà a freno la concorrenza nell’export.
Con l’aumento del PIL russo nei prossimi due anni, l’economia dell’Europa e dell’Asia Centrale crescerà probabilmente del 4,2% nel 2011 e del 4,5% nel 2012.

venerdì 11 giugno 2010

La Russia è il primo produttore mondiale di petrolio

Nel 2009 la Russia ha rubato il primato all’Arabia Saudita, diventando il primo produttore mondiale di petrolio. L’anno scorso, infatti, la produzione russa è aumentata dell’1,5% mentre quella dell’Arabia Saudita è calata del 10,6%. Sempre nel 2009, comunque, la produzione mondiale è scesa del 2,6%, registrando il calo più consistente dal 1982; una depressione ancora più profonda è stata quella del gas naturale, sceso l’anno scorso, anche in Russia, del 12%.
Gazprom si conferma la maggiore compagnia petrolifera russa, e continua a stringere accordi internazionali. Lo scorso maggio, in seguito a numerosi colloqui, ha firmato un accordo per la fornitura di gas a lungo termine alla Cina. Secondo il responsabile della compagnia per i progetti in Oriente, Vicktor Tymoshilou, la Cina rappresentava una priorità assoluta per l’azienda. Negli ultimi giorni, inoltre, Gazprom ha comunicato che inizierà i lavori per la realizzazione del gasdotto di South Stream nel 2013.

giovedì 10 giugno 2010

Piano di ricostruzione milionario per il porto di Sochi, nel Caucaso

L’impresa statale russa Sovkomflot investirà circa 280 milioni di dollari per la ricostruzione e riqualificazione del porto di Sochi, località turistica sul Mar Nero, dove si terranno i giochi olimpici invernali nel 2014. Il progetto prevede la costruzione di infrastrutture portuali e costiere, tra cui: un porticciolo per 250 yacht, ricostruzione di edifici storici, hotel di lusso, shopping center, uffici e un nuovo lungomare. Il tutto sarà completato entro marzo 2013. Il progetto rientra nel piano di ricostruzione dell’area di Sochi e si pone come obiettivo l’incremento del volume di turisti e la creazione di terminal per le crociere. Entro il 2020 si vorrebbe essere in grado di accogliere a Sochi tra le 160 e le 180 navi da crociera. L’area è già molto conosciuta da possessori russi di yacht nonché da capi di Stato.
La compagnia russa sta cercando co-investitori che siano in grado si supportare lo sviluppo e la realizzazione delle opere mentre Sovkomflot si occuperebbe del controllo del porticciolo.
Il futuro di Sochi, tuttavia, è legato ad una serie di misure che il governo russo dovrà prendere. La costa del Mar Nero, infatti, è priva di baie naturali ed è oggetto di frequenti tempeste, tali per cui si rendono necessarie infrastrutture molto costose per proteggere i porti, tra cui frangiflutti. Inoltre, nell’area ci sono numerose problematiche legate alle norme che regolano i confini con l’Abcasia (Abkhazia), regione del Caucaso riconosciuta dalla Federazione Russa stato indipendente nel 2008, il cui accesso dalla Russia è possibile solo via Sochi.

mercoledì 9 giugno 2010

Accordo tra Russia e Turchia in campo nucleare e nel turismo

Turchia e Russia hanno firmato ad Istanbul un accordo di cooperazione in campo nucleare. Il patto è stato siglato tra il ministro turco per l'Energia, Taner Yildiz, in rappresentanza dell'Agenzia per l'Energia Atomica turca Taek e il vice premier russo Igor Sechin, per il servizio federale russo per la supervisione Ecologica, Tecnologica e Nucleare Rostechnadzor. L'accordo prevede lo scambio di informazioni e know-how sugli impianti nucleari e la cooperazione nel settore della regolamentazione delle licenze operative e la supervisione, protezione dalle radiazioni e gestione della qualità degli impianti nucleari, dei combustibili radioattivi, del trattamento delle scorie, interventi d'emergenza e addestramento del personale.
I due paesi hanno inoltre firmato un accordo nel settore turistico che prevede la garanzia della sicurezza per i turisti che viaggiano nelle due nazioni. Ciò segna un ulteriore passo in avanti nel processo di abolizione dei visti della Russia, iniziato qualche giorno fa con il Brasile (per 90 giorni i cittadini russi e brasiliani potranno entrare nei rispettivi paesi senza dover presentare visti).

martedì 8 giugno 2010

Settimana della moda a Pietroburgo: Società Italia sostiene il settore moda russo

Il 23 maggio scorso si è conclusa la prima settimana della moda a Pietroburgo, Aurora Fashion Week, che ha inaugurato il lato creativo della metropoli russa. Tuttavia, il settore della moda in Russia risulta particolarmente difficile per gli stilisti locali, i quali non riescono ad internazionalizzare a causa della mancanza di una industria domestica che li sostenga. Nella Repubblica Federale Russa, infatti, mancano sarti, laboratori artigianali, una produzione tessile, tecniche sartoriali, scuole e associazioni di coordinamento. Non esiste una rete che finanzi gli stilisti e che permetta loro di promuovere e vendere la loro merce e il loro marchio. Inoltre, i dazi sono molto alti e risulta complicato e costoso sia esportare le collezioni che importare i tessuti. Anche la posizione geografica della Russia, non centrale rispetto all’Europa, non aiuta lo sviluppo del mercato.
Società Italia, partner di Fashion Week, fondata da Tatiana Souchtcheva e Roberto Chinello, sta progettando, assieme a Cna Federmoda, di sostenere gli stilisti russi di talento mettendo a loro disposizione la capacità produttiva italiana. Due sono gli obiettivi di questa missione: favorire la vendita di prodotti italiani in Russia e creare accordi con gli stilisti russi che hanno difficoltà a trovare partner di fascia alta. Una delle prossime occasioni di incontro tra le due realtà sarà il Festival della moda russa a Milano, che si terrà in novembre: l’evento, alla sua quarta edizione, è organizzato da Tatiana Spuchtcheva e porterà in Italia le maggiori firme russe, creando anche opportunità di scambio tra stilisti italiani e buyer russi.

I turisti russi riprendono a viaggiare e l’Italia rimane una meta favorita

Il turismo russo è in fase di ripresa: dopo un 2009 stagnante, a causa della crisi economica, la domanda turistica è in forte aumento. Tra i segmenti più attivi si trova il turismo low cost, cresciuto nei primi mesi del 2010 del 50% rispetto allo stesso periodo nel 2009. Tra le destinazioni preferite dai viaggiatori russi ci sono Turchia ed Egitto, ma anche per le mete europee si prevede un aumento della domanda del 30% relativamente al periodo estivo in arrivo. Ciò potrebbe essere conseguenza del rafforzamento del rublo nei confronti dell’euro. L’Italia rimane una meta favorita dai turisti russi, soprattutto per lo shopping, che attira molto nei periodi di saldi, e i soggiorni all’insegna del relax e benessere, in particolar modo in Sardegna.

lunedì 7 giugno 2010

Confermata la crescita economica in Russia anche nel mese di maggio

Secondo un recente sondaggio sul settore dei servizi e quello manifatturiero, anche in maggio l’economia russa si conferma in crescita, con l’aumento più veloce dal novembre 2008. Il PIL nel mese scorso ha registrato una percentuale pari al 2% rispetto all’1,2% di aprile. A contribuire a questa ripresa ci sarebbero gli aumenti di prezzo del petrolio, avvenuti più rapidamente rispetto alle aspettative. Secondo il Primo Ministro, Vladimir Putin, il PIL potrebbe così aumentare del 4% entro il 2010 e del 3,4% nel 2011.
Nello stesso sondaggio è emerso anche che l’occupazione è aumentata per il secondo mese consecutivo; la disoccupazione ha raggiunto il tasso più basso in 4 mesi passando dall’8,6% di marzo all’8,2% in aprile.
Positivi anche gli investimenti di capitale, cresciuti in aprile del 2,3%, il dato più alto da ottobre 2008.
La borsa russa, invece, non ha avuto i rialzi attesi: in maggio l’indice MICEX è sceso sotto l’1,3% e anche il rublo si è indebolito nei confronti del dollaro.

venerdì 4 giugno 2010

L’ufficio Promos di Mosca pubblica i dati dell’economia russa nel primo bimestre 2010

Dopo la crisi internazionale le stime di crescita dell’economia russa sono positive e oscillano dall’1,3% al 3,8%. Nel corso del 2009, le regioni più colpite dalla depressione economica sono state la Russia centrale e la Valle del Volga, importanti per la produzione industriale, mentre hanno resistito le aree della Siberia centro-orientale e dell’Estremo Oriente. A soffrire meno sono stati i settori alimentare, agricolo, del carbon-coke, petrolchimico, di pelletteria e calzature e chimico. Un forte calo si è subito, invece, nei settori metalmeccanico, elettrotecnico, ottico e dei mezzi di trasporto.
Nel 2010 i centri urbani più grandi rappresentano le nuove frontiere per lo sviluppo di attività economiche; oggi in Russia ci sono 9 città con più di 1 milione di abitanti e quasi 200 con più di 100.000. Se Mosca e San Pietroburgo, pur avendo un ruolo centrale nell’economia, si rivelano centri difficili a causa dei costi di accesso, la rivista Forbes ritiene adatte al business altre tre città: Krasnodar, capitale del meridione russo e centro agricolo, Khabarovsk, nella Siberia orientale, e Chelyabinsk, capitale dell’industria pesante negli Urali meridionali.
Nel mercato interno acquisisce un ruolo importante il Made in Russia, soprattutto nel settore alimentare e in quello industriale. Nel primo trimestre 2010 la produzione industriale è aumentata del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2009, con particolare sviluppo dei seguenti settori: estrazione dei minerali (+6,7%); industria manifatturiera (+5,2%), produzione di plastica (+24%), produzione di gomma (+64,4%) e produzione di autovetture (+56,3%).
Per quanto riguarda gli scambi commerciali, nei primi due mesi del 2010 il commercio estero ha raggiunto la cifra di 85,2 miliardi di dollari (+41% rispetto a gennaio-febbraio 2009). Le esportazioni sono state pari a 58,5 miliardi di dollari (+60,2%) mentre le importazioni sono state pari a 26,8 miliardi di dollari (+11,7%). Il saldo della bilancia commerciale è salito di 31,7 miliardi di dollari, registrando un attivo di 120 miliardi. Nei rapporti commerciali con l’Italia, le maggiori esportazioni italiane in Russia si confermano nell’industria manifatturiera (98,5%), mentre tra le importazioni italiane dalla Russia hanno un ruolo primario i minerali energetici (77,6%) ed i prodotti manifatturieri (21,9%). Gli investimenti diretti stranieri registrano un dato positivo pari al 4,4%.

giovedì 3 giugno 2010

Cresce l’importazione di prodotti agricoli in Russia

Dati positivi per l’import di prodotti agricoli in Russia: nel 2009 le importazioni di cereali in Russia sono cresciute del 65% rispetto al 2008, raggiungendo un valore di poco superiore ai 200 milioni di dollari.
Tra i prodotti importati, al primo posto si colloca il riso che rappresenta il 70% dell'import. A seguire si trovano il granturco (15%), e i piselli (6%). Le importazioni nella Federazione Russa provengono soprattutto dalla Thailandia (44%), seguita dalla Cina (13%), dall'Ucraina (13%), dal Vietnam (7%) e dal Kazakistan (5%). La Russia è costretta ad importare la maggior parte dei suoi prodotti agricoli a causa di condizioni climatiche poco favorevoli per il settore.
Per ciò che riguarda le esportazioni, un ruolo dominante lo riveste il grano, le cui esportazioni nel periodo gennaio-novembre 2009 sono ammontate a 15,5 milioni di tonnellate, il valore più elevato degli ultimi sette anni. Nel corso del 2009 le esportazioni cerealicole dalla Russia sono state pari a 20,3 milioni di tonnellate, corrispondenti a 3,5 miliardi di dollari in valore.

martedì 1 giugno 2010

Summit Russia-UE: sostegno del Cremlino all’euro e partnership per la modernizzazione

Si è svolto il 31 maggio scorso il 25° summit tra Russia ed Unione Europea a Rostov sul Don. Il presidente della UE, José Manuel Barroso, ha posto grande attenzione sul futuro dell’euro, in questi mesi gravemente minacciato dalla crisi europea. Positiva la risposta della Russia: il presidente russo Dimetro medvedev ha sostenuto l’importanza della valuta europea per la Federazione Russa, dal momento che il 40% delle riserve del paese è in euro. La settimana scorsa anche il presidente della Banca Centrale russa, Serghej Ignatiev, aveva confermato l’appoggio della Russia alla valuta dell’Unione, dichiarando che non ci sarebbero state vendite di euro.
Alcuni passi in avanti durante il summit sono stati fatti verso la “partnership per la modernizzazione”, ovvero una cooperazione tra governi, istituzioni comunitarie e imprese per la modernizzazione della Russia con l’accesso del paese all’alta tecnologia e alle innovazioni occidentali. In questo campo la Russia ritiene che la liberalizzazione dei visti sia un passo fondamentale, e anche durante il summit ha dichiarato di essere pronta all’abrogazione dei visti per gli europei, nonostante le titubanze dell’Unione legate alla scarsa sicurezza alle dogane russe.
Altro argomento su cui la Russia si è soffermata è stato la sua possibile entrata al Wto, che secondo la Federazione è ostacolata dagli Stati Uniti, ma che sarebbe importante per il paese.
Pieno accordo, invece, sulla crisi mediorientale, per la quale Russia e Unione Europea chiedono al più presto un’indagine per ciò che è avvenuto al largo di Gaza pochi giorni fa. Rimanendo in tema di crisi diplomatiche, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha espresso preoccupazione per il trattamento dei giornalisti e attivisti umani in Russia e per l’impunità in Cecenia e nel Caucaso.