Il Vice Presidente per l’internazionalizzazione Paolo Zegna ha sottolineato il valore del mercato russo per le imprese italiane: “l’Italia è arrivata a essere il terzo fornitore; in Russia c’è la crema della crema delle aziende italiane, ma il numero è estremamente limitato. Ci sono 400 imprese che dovrebbero aumentare almeno fino a 600”.
La saturazione del mercato italiano dovrebbe spingere le piccole e medie imprese fuori dai confini nazionali ed europei, affinché possano operare in uno spazio di nuove opportunità. La Russia è un’area importante e un forte interesse per questo mercato è già stato constatato l’anno precedente con la missione dell’impresa italiana a cui hanno partecipato più di 500 aziende.
Ciò che potrebbe mettere in difficoltà il produttore italiano è il problema della contraffazione nel mercato russo, difficile da individuare e combattere. Zegna aggiunge che “probabilmente si potrebbe combattere aumentando i controlli alle dogane e, infine, sensibilizzando il consumatore”.
La saturazione del mercato italiano dovrebbe spingere le piccole e medie imprese fuori dai confini nazionali ed europei, affinché possano operare in uno spazio di nuove opportunità. La Russia è un’area importante e un forte interesse per questo mercato è già stato constatato l’anno precedente con la missione dell’impresa italiana a cui hanno partecipato più di 500 aziende.
Ciò che potrebbe mettere in difficoltà il produttore italiano è il problema della contraffazione nel mercato russo, difficile da individuare e combattere. Zegna aggiunge che “probabilmente si potrebbe combattere aumentando i controlli alle dogane e, infine, sensibilizzando il consumatore”.
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