Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative alla Federazione Russa.

martedì 28 settembre 2010

Progetto per lo sviluppo del turismo russo

I segnali positivi del settore turistico in Russia hanno portato il Governo ad avviare un progetto a sostegno del turismo per il prossimo quinquennio. L’obiettivo è quello di aumentare di 10 volte i flussi in entrata di visitatori stranieri.

Il Governo russo ha affermato recentemente che verrà avviato un importante programma di sviluppo per il turismo. L’obiettivo del programma, che si realizzerà nel prossimo quinquennio, è quello di incrementare di 10 volte i flussi turistici in entrata nel Paese russo, portandoli ad un numero di 23 milioni visitatori all’anno. Il programma di sostegno al turismo verterà in modo particolare sulla valorizzazione del turismo giovanile e green.
Considerando che nel primo semestre del 2010, rispetto all’anno precedente, si è registrata una crescita del 17% dei visitatori stranieri, si può osservare come il mercato turistico sia trainato da segnali positivi.
Gli imprenditori operanti nel settore potrebbero stabilire contatti con agenzie e tour operators locali per valutare opportunità di business all’interno del suddetto programma.

venerdì 24 settembre 2010

Russia, progetti per lo sviluppo di PMI

Nel Paese russo sono stati stilati programmi per aumentare sia il grado di competitività delle imprese, sia il livello di attrattività di alcune regioni.

Lo sviluppo di molti paesi europei, come Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania, è in stretto rapporto con il comparto della piccola e media impresa, le cui quote raggiungono circa il 50% del PIL e, in singoli casi, anche il 70%. I dati sono stati comunicati durante il Forum Internazionale degli Investimenti, svoltosi a Sochi, in Russia. Secondo quanto ha affermato Gherman Gref, Presidente della Sberbank (Cassa di Risparmio), anche il processo di crescita economica intrapreso dalla Russia è basato sullo sviluppo delle piccola impresa, nonostante si stiano registrando ritmi piuttosto lenti. Tuttavia, il capo della maggiore Banca della Russia descrive un quadro positivo, assicurando che la quota delle piccole imprese nel PIL russo raddoppierà entro il 2020.
A questo proposito, in alcune regioni della Russia, sono stati stilati programmi per aumentare il grado di competitività delle imprese e, allo stesso tempo, il livello di attrattività di queste aree agli occhi dei potenziali investitori esteri. Ad esempio, per il programma “L’aumento della competitività della regione di Murmansk” sono stati stimati finanziamenti, per le piccole e medie imprese, intorno ai 10 milioni di euro. Anche nelle regioni di Yaroslavi e di Omsk saranno erogati microprestiti a condizioni molto favorevoli, mentre nella regione di Sverdlovsk è stata presentata un’iniziativa per la costruzione di una nuova zona economica per la produzione di impianti tecnologici elettrici ed energetici.

giovedì 23 settembre 2010

Risultati positivi per l’ortofrutta italiana in Russia

"L’incremento della nostra produzione esportata è un segnale evidente di un miglioramento dell’offerta italiana sul mercato russo”, sono incoraggianti le parole di Renzo Piraccini, Consigliere Delegato del Centro Servizi Ortofrutticoli.

Durante il meeting organizzato a Mosca da CSO – Centro Servizi Ortofrutticoli (all’interno delle iniziative promozionali del progetto comunitario “European Flavours”, Sapori d’Europa) sono emersi segnali di particolare rilevanza per il mercato ortofrutticolo italiano. Si è discusso del successo dell’attività di promozione e di come alcuni progetti (come Sapori d’Europa) abbiano permesso alle imprese italiane di costruire relazioni e importanti scambi commerciali.
Renzo Piraccini, Consigliere Delegato del CSO, ha affermato: “”La Russia rappresenta oggi uno dei mercati più importanti per l’l’ortofrutta italiana e la crescita dell’export delle imprese nostre socie è esponenziale, attestandosi su una media del +50% per i principali prodotti esportati (pesche e nettarine, kiwi e pere)". Inoltre, aggiunge: ”L’incremento della nostra produzione esportata è un segnale evidente di un miglioramento dell’offerta italiana sul mercato russo”.
I dati che emergono dal comparto ortofrutticolo, quindi, sono da considerarsi incoraggianti per gli imprenditori orientati al mercato Russo.

martedì 21 settembre 2010

Segnali positivi per il Made in Italy in Russia

Le nostre aziende hanno percepito i segnali chiari che il mercato russo sta tornando ad essere dinamico e molto interessato al prodotto e allo stile italiani”, ha affermato il presidente di Ente Moda Italia, in occasione della recente edizione della Collection Première Moscow.

L’edizione del CPM, Collection Première Moscow, svoltasi a Mosca dal 6 al 9 settembre, ha rivelato positivi segnali di ripresa nel settore italiano dell’abbigliamento. La sezione del “Made in Italy”al CPM, in cui sono state presentate circa 160 collezioni e accessori della moda italiana per la primavera-estate 2011, è stata organizzata da Ente Moda Italia. È stato registrato un numero consistente di acquirenti e operatori intervenuti al salone, con un aumento dell’11% rispetto all’edizione precedente. A questo proposito, il presidente di EMI afferma: “le nostre aziende hanno percepito i segnali chiari che il mercato russo sta tornando ad essere dinamico e molto interessato al prodotto e allo stile italiani. Dopo le serie difficoltà portate dalla crisi internazionale, sicuramente questa per il mercato russo è una fase di transizione, supportata anche dalla stabilità del prezzo del petrolio, un fattore che influisce molto sull’economia di quest’area geopolitica e che dà prospettiva agli investimenti industriali e al nostro export”.

lunedì 20 settembre 2010

Incontro tra operatori italiani e russi del settore tessile

Dal 4 all’8 ottobre le aziende italiane del comparto tessile avranno l’opportunità di incontrare a Milano qualificati operatori provenienti dalla Russia. La Missione è organizzata dall’ICE in collaborazione con l’Associazione di Categoria dei Costruttori Italiani di Macchinario per l’industria tessile.

L’ICE, in collaborazione con l’ACIMIT (Associazione di Categoria dei Costruttori Italiani di Macchinario per l’industria tessile), organizza una Missione in Italia per aziende operanti nel settore tessile. L’iniziativa si terrà a Milano dal 4 all’8 ottobre 2010 e darà agli operatori italiani l’opportunità di incontrare operatori provenienti dalla Russia.
L’evento è dedicato ai comparti della tessitura e del finissaggio/nobilitazione. Per le aziende italiane che partecipano all’iniziativa è prevista una breve presentazione aziendale, alla quale seguiranno incontri b2b con gli operatori russi.
Inoltre, è organizzato un apposito servizio di interpretariato italiano/russo per facilitare gli scambi tra i due paesi.

venerdì 17 settembre 2010

L’industria del legno, Lesdrevmash 2010

L’Expocenter di Mosca accoglierà dal 27 settembre al 2 ottobre 2010 il Salone Internazionale delle macchine e attrezzature per la lavorazione del legno.

Giunge alla sua tredicesima edizione la fiera internazionale Lesdrevmash, che si terrà presso l’Expocenter di Mosca dal 27 settembre al 2 ottobre. L’esposizione internazionale vedrà la partecipazione di oltre 500 aziende e organizzazioni provenienti da 21 paesi, tra cui: Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Spagna, Italia, Cina, Lettonia, Polonia, Portogallo, Russia, Slovenia, Stati Uniti, Turchia, Ucraina, Finlandia, Francia, Repubblica Ceca, Svezia, Estonia, Giappone. L’evento è specializzato in Macchinario, Apparecchiatura, Accessori e gli Strumenti per legname, polpa e carta.
Prenderà parte alla manifestazione anche la Coral Engineering Srl (azienda con sede operativa ad Altavilla Vicentina e operante a livello globale), leader nella progettazione di impianti di aspirazione e filtrazione dell’aria e di impianti di essiccazione del legno.
Si tratta di una manifestazione dedicata alle imprese che operano nell’industria del legno, proiettate alla realizzazione di strumenti e attrezzature di qualità e di sicurezza.

giovedì 16 settembre 2010

Entrare nel mercato russo con l’e-commerce

Cresce il mercato russo dell’e-commerce: lo shopping on line è sempre più apprezzato dai consumatori russi. Lo sviluppo di tale settore potrebbe rivelarsi uno strumento di entrata nel mercato per le aziende italiane.

Si è stimato che l’80% della popolazione delle maggiori aree abitate del Paese russo ha utilizzato almeno una volta l’e-commerce per l’acquisto. L’e-shopping è diffuso in modo particolare per prodotti come libri (46%), computer e software (35%), profumeria e cosmesi (31%), articoli per restauro immobili (25%).
È un settore che non ha risentito del precedente rallentamento dell’economia, ma, al contrario, ha registrato dati positivi: è cresciuto nel 2008 del 135% e di ben 273% nel 2009. Un vero e proprio boom che interessa sia il B2C e il B2B, sia le commesse pubbliche, realizzate tramite apposite piattaforme elettroniche.
Lo sviluppo di tale settore apre nuove prospettive agli imprenditori italiani che, attraverso le forniture con il B2B e l’approccio diretto con i negozi on line, possono avere la possibilità di entrare nel mercato russo, avvantaggiati anche da una semplificazione delle procedure amministrative e doganali.

mercoledì 15 settembre 2010

Russia, è previsto un incremento dei consumi

Migliora la situazione riguardante i redditi dei lavoratori russi: la quota della popolazione con redditi pro capite superiori a 25.000 rubli è aumentata dal 15,6% al 19,2%. È prevista una crescita dei consumi.

L’economia russa, all’entrata dell’anno 2010, è stata soggetta ad alcuni problemi: la crescita della disoccupazione, il calo dei redditi e un Pil in diminuzione. Nonostante questo, il Cremlino si è mostrato fiducioso, promettendo un miglioramento per quanto riguarda la crescita del Prodotto interno lordo e dei redditi. Infatti, dopo un calo dei salari nel 2009 del 3,4%, si prevede per il 2010 un incremento dello 0,9%.
Si registra, inoltre, un miglioramento nella classe media: è aumentata dal 15,6% (dato registrato nella prima metà del 2009) al 19,2% la percentuale della popolazione con redditi pro capite superiori a 25.000 rubli al mese (635euro circa).
Dati positivi per gli imprenditori che guardano al mercato russo: l’incremento dei redditi disponibili dovrebbe portare ad una crescita dei consumi.

martedì 14 settembre 2010

Il desiderio di utili positivi spinge gli investimenti in Russia

La Russia è caratterizzata da un’economia stabile ma in parte frenata dalla dipendenza del sistema finanziario dalle materie prime e dall’energia: diversificare e integrare la produzione porterebbe ad una maggiore solidità.

La tendenza degli investitori è quella di cercare nuove strade e nuovi mercati. Si prevede che i mercati dei Paesi Avanzati restino volatili ancora a lungo, mentre si stimano bassi tassi di volatilità in alcuni di quelli Emergenti, caratterizzati da un’alta crescita del Pil e da un forte incremento della domanda interna. Nonostante questi fondamenti restano solidi in molti di questi mercati, è importante non sottovalutare alcune disparità di condizioni macroeconomiche. L’economia del Brasile, diversificata e guidata soprattutto dalla domanda interna, è ben lontana da quella della Russia, la quale dovrebbe creare premesse macroeconomiche in grado di attrarre gli investitori. Nonostante l’economia russa possa essere considerata una delle più stabili in Europa, vi è ancora un’eccessiva dipendenza dall’andamento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.
La scarsa diversificazione di prodotti e servizi è un fattore da tenere in forte considerazione, poiché potrebbe avere conseguenze sulla solidità economica.

venerdì 10 settembre 2010

Russia, sono alte le potenzialità della classe media

“Ormai, fa parte della classe media un russo su tre”: la Russia ha già la classe media più vasta tra tutti i Bric, una buona notizia per le imprese italiane che esportano.

La classe media russa ha ripreso a spendere ed è la più vasta di tutti i Bric, “sia in termini assoluti che in termini percentuali rispetto al totale della popolazione”, afferma Irene Shvakman, direttrice dell’ufficio di Mosca di McKinsey. “Tra gennaio e giugno di quest’anno la spesa retail è aumentata del 4% e i salari reali del 4,9%. Nel 2010 ci attendiamo una crescita dei consumi del 18,9% rispetto all’anno precedente. Ormai, fa parte della classe media un russo su tre”: sono parole confortanti quelle pronunciate da Irene Shvakman, che presenta una realtà favorevole alle imprese italiane che esportano.
A conferma della rincorsa ai consumi, vi è l’esperienza della Cantina Tollo, una delle più importanti realtà abruzzesi del mercato del vino: “In Russia da tempo vendiamo sia i nostri prodotti di fascia bassa che quelli di fascia altissima, ma stiamo assistendo a un vero e proprio boom di richieste di vino sfuso, che viene imbottigliato in Russia e venduto attraverso i supermercati. A tratti, con la nostra produzione, neppure riusciamo a star dietro agli ordini”, sostiene Ivano D’Alicandro, responsabile della partita estera dell’azienda.
È importante, quindi, non sottovalutare le potenzialità dei consumatori russi, i cui salari medi sono cresciuti di sette volte negli ultimi dieci anni e considerare che, anche durante la crisi, è stata registrata una resistenza ai consumi maggiore rispetto ad altri mercati.


giovedì 9 settembre 2010

Russia, il più importante mercato dell’auto nell’Europa continentale

Positivi i segnali di ripresa nel mercato automobilistico russo: l’interesse degli acquirenti non riguarda soltanto i segmenti più bassi ma è trasversale a tutto il mercato.

Si è svolta negli ultimi giorni di agosto la “Moscow International Automotive Salon”, la rassegna che si svolge ogni anno in Russia, ossia il più importante mercato dell’auto nell’Europa continentale. Infatti, sono stati registrati forti segnali di ripresa, grazie anche alle agevolazioni concesse nei finanziamenti per l’acquisto di nuove vetture. È stato raggiunto l’obiettivo del governo che intendeva sostenere i produttori locali: dei dieci modelli più venduti, nove sono prodotti nel paese Russo. Questo a svantaggio degli imprenditori che preferiscono esportare piuttosto che delocalizzare la produzione.
Tra i modelli più venduti rientrano le Lada del Gruppo Autovaz e, tra i costruttori stranieri, le automobili dei produttori coreani Kia e Hyundai.
L’interesse degli acquirenti russi non riguarda soltanto i segmenti più bassi, ma la ripresa è stata registrata nell’intero mercato, prevedendo, per fine 2010, la vendita di circa 1,67 milioni di veicoli.

mercoledì 8 settembre 2010

Il mercato russo dell’igiene della persona

Il classico sapone risulta essere il più amato tra i prodotti dell’igiene personale: il consumatore russo è attento alla qualità ed è tradizionalmente attratto dai prodotti naturali.

Sono sempre positivi i segnali nel mercato russo dell’igiene della persona, che, pur con un rallentamento del ritmo, non ha mai smesso di crescere anche durante la crisi economica. Il sapone è il prodotto più importante e più utilizzato dai consumatori russi e, all’interno dei prodotti “non liquidi” detiene una quota che si avvicina alla metà dell’intero mercato dell’igiene della persona. I consumatori preferiscono i marchi internazionali, ma sono molto aperti alle novità commerciali, se di qualità. Infatti, è importante sottolineare il fatto che un prodotto non comune e di alta qualità può essere un regalo molto apprezzato.
Il sapone a barre “di Marsiglia” è considerato ancora una novità nel mercato russo, il sapone liquido, invece, pubblicizzato da molte aziende occidentali, è ancora ben lontano dall’avere successo all’interno del Paese.
Si prevede che la Russia vedrà nei prossimi anni una continua crescita in tale settore. Infine, è importante ricordare agli imprenditori proiettati a questo mercato che i consumatori russi sono tradizionalmente attratti dai prodotti naturali.

lunedì 6 settembre 2010

Positivo l’intervento del console onorario della Federazione Russa a Verona

L’Italia è oggi il quarto partner commerciale della Russia dopo Germania, Cina e Giappone con il 6% di tutte le importazioni del gigante eurasiatico”: Antonio Fallico afferma che il numero di imprese italiane che intrattengono relazioni con la Russia è destinato a crescere.

Il luglio scorso la sede del consolato russo a Verona ha accolto l’intervento di Antonio Fallico, console onorario della Federazione Russa a Verona e presidente di Zao Banca Intesa, il quale ha affermato che “c’è ancora molto spazio per la crescita delle nostre imprese in Russia”. Ha parlato dei rapporti commerciali ed economici tra Italia e Russia, aggiungendo che “negli ultimi dieci anni il salto di qualità c’è stato; attualmente operano stabilmente in Russia 500 imprese italiane, attive soprattutto nei settori ad alto contenuto tecnologico. Quanto a Verona, sono appena 40 le aziende che intrattengono relazioni commerciali con la Federazione russa, un numero destinato in realtà a salire”. La Russia è descritta, quindi, come terra di conquista, i cui “margini di crescita sono ancora ampi, soprattutto in relazione alla forte necessità di infrastrutture di cui la Russia ha urgente bisogno”. Fallico prosegue poi affermando che per gli imprenditori che vogliono fare impresa direttamente in Russia, “la cosa non è facilissima, ma grazie alle autonomie concesse alle singole regioni, si registra da qualche anno una buona sburocratizzazione”.
A chiusura dell’intervento ricorda agli imprenditori il grande Forum tra Russia e Italia programmato a Verona nel prossimo autunno, dedicato alle energie alternative e rinnovabili.

venerdì 3 settembre 2010

Russia, Sochi ospita il IX Forum Economico degli Investimenti

Il Forum Economico degli Investimenti offre agli imprenditori l’opportunità di entrare in contatto con importanti figure politiche e imprenditoriali al fine di valutare la fattibilità dei loro programmi e conoscere le iniziative di investimento nel Paese.

Dal 16 al 19 settembre 2010 si terrà a Sochi (Russia), città dei prossimi Giochi Olimpici invernali del 2014, la nona edizione del “Forum Economico degli Investimenti”. Lo scopo dell’evento, organizzato con l’appoggio del Governo della Federazione Russa, è quello di creare un centro di dialogo internazionale per riflettere e discutere sulle opportunità di investimento nel paese russo.
Di primaria importanza è la possibilità di stringere rapporti con i rappresentanti dell’economia russa e internazionale, imprenditori di alto livello e figure politiche della Russia, con cui si potrà confrontarsi sulla fattibilità del business.
I temi trattati riguarderanno la promozione degli investimenti in condizione di crisi finanziaria, lo sviluppo delle infrastrutture, i rapporti tra Stato ed enti privati, lo sviluppo di un complesso turistico-ricreativo nel paese, il rafforzamento della Federazione Russa nei rapporti economici con i Paesi esteri. Inoltre, verrà dedicato ampio spazio alle conferenze inerenti alla realizzazione di progetti d’investimento relativi alla costruzione di infrastrutture in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2014.
Gli imprenditori, quindi, potranno assistere a seminari, tavole rotonde e conferenze, con l’obiettivo di valutare da vicino nuovi programmi per ampliare il loro business.


giovedì 2 settembre 2010

Made in Italy, in giugno record nell’export

Un semestre d’oro per le nostre esportazioni”: la Russia rientra tra i paesi che spingono maggiormente le vendite che hanno registrato un incremento del 22,8% nel mese di giugno.

Sono stati registrati segnali molto positivi per le esportazioni italiane. L’Istat registra a giugno un incremento del 22,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il vice ministro allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso, afferma che giugno ha chiuso “un semestre d’oro per le nostre esportazioni”, anche se le previsioni per il secondo semestre dell’anno annunciano un rallentamento. Ponendo l’attenzione sui paesi che si sono rivelati dinamici nell’acquisto dei prodotti delle nostre aziende, la Russia riveste un ruolo di primaria importanza, poiché ha registrato una crescita del 40%, dopo la Turchia (+66%) e paesi Mercosur (+63,5%).
I prodotti italiani sono, quindi, molto apprezzati dai russi. E’ necessario, però, uno sforzo serio a difesa dell’italianità, che è un richiamo molto forte sui mercati e va tutelata dalle imitazioni.