Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative alla Federazione Russa.

giovedì 24 dicembre 2009

La bilancia commerciale russa è in attivo di 100 miliardi di dollari

I dati riferiti ai primi 11 mesi del 2009 vedono la bilancia commerciale russa in attivo di 99,5 miliardi di dollari.
Nello scorso novembre, secondo i dati del Ministero per lo sviluppo economico russo, il saldo mensile della biliancia commerciale e’ stato pari a 11,6 miliardi di dollari contro 8,5 miliardi nello stesso periodo del 2008.L’interscambio commerciale della Russia nel periodo gennaio-novembre 2009 e’ ammontato a 440,9 miliardi US$ risultando inferiore del 38% rispetto allo stesso periodo del 2008. Rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, le esportazioni nel gennaio-novembre 2009 sono calate del 39% (fermandosi a 270,2 miliardi) mentre le importazioni sono diminuite del 36,3% scendendo a 170,7 miliardi.

lunedì 14 dicembre 2009

Il PIL russo del quarto trimestre è in aumento rispetto al precedente

Il PIL della Federazione Russa, che ammonta a 10.489,5 miliardi di rubli (342,5 miliardi di dollari), ha totalizzato 28,3 trilioni di rubli a prezzi correnti da gennaio a settembre: il calo, secondo le stime del Ministero dell’Economia, è stato del 10% a/a. Tuttavia, nel periodo luglio-settembre, secondo i dati dell’Ufficio statistico russo RosStat, il PIL, pur essendo diminuito dell’8,9% in termini annuali, è aumentato del 13,8% rispetto al trimestre precedente.
Il Ministero ha osservato che il miglioramento dell’economia riscontrato in settembre è stato dovuto alla crescita del settore agricolo, alle migliori prestazioni da parte del settore industriale, ai maggiori risparmi e ad un rallentamento minore degli investimenti. Ciononostante, i consumatori continuano a mantenere basso il livello delle spese, contribuendo così a ridimensionare l’effetto positivo della crescita delle importazioni.

lunedì 7 dicembre 2009

Situazione economica post-crisi in Russia

Tra i paesi BRIC, l’economia russa è stata quella che ha maggiormente risentito della crisi economica mondiale: mentre nel 2007 il Pil aveva registrato una crescita sbalorditiva (per la precisione dell’8,1%) il 2008 si era concluso con il Pil a +5,6% e la produzione industriale a +2,1%.
Secondo quanto stimato dal Ministero dell’Economia (Mert), nel settembre di quest’anno, il Pil russo è aumentato dello 0,5% per la prima volta dall’anno scorso, indicando la fine del periodo acuto della crisi.
La Russia, oltre ad essere il primo paese produttore mondiale di petrolio, è tuttora leader mondiale nella produzione di gas naturale e mantiene il terzo posto in termine di riserve valutarie; questo permette al paese di contrastare la crisi economica: ai primi di novembre 2009 il Governo ha deciso di riallocare 10,3 miliardi di dollari, dapprima destinati alla ricapitalizzazione delle banche, per fronteggiare la disoccupazione e per il sostegno delle imprese che operano in settori strategici (automobilistico, cantieristico e aeronautico).
Il Rosstat, relativamente ai primi nove mesi del 2009, ha diviso la produzione industriale in tre principali settori: produzione ed estrazione di materie prime (che ha avuto un calo di appena il 3%); produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua (al secondo posto, con un calo del 6,9%) e l’industria manifatturiera (-14,5%).
I settori che hanno avuto una miglior tenuta e che la mantengono sono: industria alimentare, produzione di carbon coke e prodotti petrolchimici, pelletteria e calzature.
Rimangono invece in forte crisi la produzione di mezzi di trasporto, mentre il settore metalmeccanico e l’industria elettrotecnica si stanno faticosamente riprendendo.
Nel 2008 l’inflazione è stata del 13,3%, anche a causa della graduale svalutazione del rublo; nel 2009 si è verificata una deflazione, con un rallentamento dell’economia, e si prevede che l’inflazione si ridurrà, entro la fine dell’anno, sotto il 10%.

lunedì 30 novembre 2009

Desk Russia in Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna dedica questa settimana all’internazionalizzazione: nelle Camere di commercio proseguono gli incontri con le imprese dei responsabili del Desk Russia.
La Camera di Commercio di Ferrara, in occasione della manifestazione a partecipazione gratuita “Porte Aperte all’internazionalizzazione”, mercoledì 2 dicembre, mette a disposizione delle imprese la professionalità e la competenza di consulenti, esperti e responsabili dei desk esteri camerali e di Ice, Sace e Simes (è possibile effettuare l’iscrizione on-line sul sito).
Unioncamere Emilia-Romagna sarà presente con un desk per la presentazione dei servizi della rete Enterprise Europe Network, a supporti delle Pmi per l’accesso ai finanziamenti comunitari, nei percorsi di internazionalizzazione, nel trasferimento tecnologico, e per fornire informazioni sulla partecipazione al Settimo Programma Quadro delle Ricerca.Giovedì 3 dicembre, a Rimini, avranno luogo un business meeting e un “focus” di approfondimento sulla Svizzera e sulle caratteristiche del suo mercato. Inoltre, venerdì 4 dicembre, alla Camera di commercio di Ravenna, le imprese potranno incontrare esperti di Russia, Cina, Brasile e Svizzera.

martedì 24 novembre 2009

Andamento degli IDE nei primi nove mesi del 2009

Da gennaio a settembre 2009 il flusso di investimenti diretti esteri è sceso del 27,8% a/a a 54,7 mld $. Nel 3° trimestre 2009, la cifra è arrivata a 22,5 mld $, calando del 22,9% a/a. Allo contempo, l’investimento estero accumulato nell’economia russa a fine settembre ha raggiunto 262,4 mld $, salendo del 4,4% a/a.
La quota maggiore negli investimenti esteri complessivi del periodo preso in esame ha inciso su prestiti e crediti di istituzioni internazionali, crediti commerciali (quota del 79,9%, in calo del 20,9% a/a), seguita dagli investimenti diretti (18,2%, scendendo del 48,1% a/a) e investimenti portafoglio (1,9%, -21,4% a/a). I maggiori paesi investitori - da gennaio a settembre 2009 - sono stati: Cipro, Olanda, Regno Unito, Cina, Germania, Svizzera, Giappone e Lussemburgo; tali paesi hanno inciso per il 75,1% dell’investimento estero totale e per il 73% degli investimenti diretti accumulati nel periodo riportato.
Degli investimenti esteri registrati complessivamente a fine settembre la quota più rilevante si è registrata nel settore della trasformazione (30% del totale), in quello estrattivo (17%), in quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio (21% of total) e in quello delle vendite, degli affitti immobiliari e servizi correlati (12%). Il flusso di investimenti esteri nel 2008 è sceso del 14,2% a/a a 130,8 mld $ dopo essere quasi raddoppiati in termini annuali rispetto ai 120,9 mld $ del 2007.

mercoledì 18 novembre 2009

21^ edizione Fiera Mebel: una preziosa opportunità per l’arredamento made in Italy.

Dal 23 al 27 novembre 2009 si svolgerà a Mosca la 21^ edizione della Fiera Mebel – la Fiera internazionale dell’industria del mobile - l’evento fieristico internazionale di maggiore rilievo in Russia e in tutto l’Est Europa per il settore dell’arredamento e dei complementi d’arredo.
L’ICE (Istituto nazionale per il commercio estero) promuove e organizza la 15° partecipazione ufficiale italiana alla Fiera: tale partecipazione rappresenta una delle più importanti iniziative promozionali dell’Istituto.
Al made in Italy sarà dedicato uno spazio espositivo di forte visibilità, con allestimenti curati in grado di coniugare eleganza e versatilità per una giusta promozione dei prodotti italiani.
Alla fiera esporranno le aziende dei seguenti comparti: mobili per ingresso e per salotti, per studi e biblioteche; sale da pranzo; cucine; mobili da bagno; camere da letto e camerette; mobili per ufficio; oggettistica e artigianato, accessori, complementi d’arredo e articoli per illuminazione.
La Fiera Mebel è un’opportunità che risulta interessante sia per le aziende italiane già radicate, sia per quelle che, attratte dalle forti dinamiche di espansione e dagli interessanti ritorni commerciali a breve e medio termine, sono intenzionate ad introdursi nel mercato russo.

mercoledì 11 novembre 2009

San Pietroburgo: L’Italia partecipa all’ammodernamento del sistema dei trasporti

Secondo quanto riportato sui principali quotidiani e organi di stampa locali, la governatrice di San Pietroburgo, Valentina Matvienko - in seguito ad un incontro con il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi e il premier russo, Vladimir Putin - ha annunciato che le aziende italiane potranno partecipare all'ammodernamento del sistema dei trasporti pubblici della "capitale del nord della Russia".
La Governatrice Matvienko ha dichiarato che i sistemi di trasporto di molte città russe necessitano di interventi di modernizzazione. Per quanto riguarda San Pietroburgo, vi è la possibilità che il gruppo Finmeccanica possa essere interessato ad investire in un progetto per la costruzione di una linea sopraelevata di metrotramvia leggera e che intenda costituire in loco un’unità produttiva preposta a tale compito.

mercoledì 4 novembre 2009

MIU 2009 – Mobile italiano in Ucraina.

L’Ucraina rappresenta uno dei principali mercati di sbocco per le imprese italiane del settore arredamento.
Un’ulteriore opportunità di contatti per le nostre aziende arriva per mano dell’operatore italiano Euroconnectionservice che, per il 25-26-27 novembre, ha organizzato una serie di appuntamenti con i maggiori operatori ucraini del comparto del mobile e dell’ arredamento.
L’evento, denominato MIU 2009 – Mobile Italiano in Ucraina, mira a far conoscere nuovi prodotti, materiali e design italiani, offrendo così alle aziende del settore - che potranno avere un contatto diretto con i potenziali compratori - la possibilità di aprire in brevissimo tempo nuovi canali di distribuzione in Ucraina, il secondo mercato più importante dell’area ex-Urss.Il pubblico dei compratori sarà strategicamente selezionato, infatti, è prevista, per ogni giornata, la partecipazione di circa trenta aziende di compratori di specifiche fasce di mercato: si tratterà di esclusive aziende ucraine scelte per tipo di progetto, come grandi compratori e distributori di mobili e arredamento d’interni. Saranno presenti anche architetti, designer ed esclusivisti interessati al made in Italy e alle sue nuove linee di prodotti.

venerdì 30 ottobre 2009

27 milioni di contributi europei per il centro logistico di Odessa

La BERS - Banca Europea della ricostruzione e dello sviluppo - ha annunciato che concederà un prestito di 27 milioni di dollari USA alla società ucraina Euroterminal LLC per la costruzione di un polo logistico in Odessa, presso il Porto marittimo commerciale, il principale porto dell'Ucraina sul Mar Nero, una delle più importanti porte d'accesso ai mercati ucraino e russo.
Il Progetto mira al rinnovamento e all’ammodernamento degli impianti di smistamento container e si basa sull’idea di porto asciutto per il trattamento di container on-shore.
La BERS stima che il progetto di sviluppo porterà un indotto di 700 milioni di dollari per il settore dei trasporti e della logistica in Ucraina.

giovedì 22 ottobre 2009

Sicurezza informatica: una piattaforma per il mercato Sud Est Asiatico

Una delle minacce più insidiose della rete è rappresentata dai crimini informatici: le intrusioni compiute attraverso potenti virus che infettano i computer e mettono a repentaglio la sicurezza del denaro altrui.
Karpersky Lab, operatore russo specializzato in prodotti per la sicurezza informatica, stà progettando la creazione di una piattaforma per la protezione del mercato del Sud Est asiatico. La società, fondata da Eugene Karpesky, registra già una notevole percentuale di crescita in Asia e intende collocare il centro in oggetto in Malasya dove, presso l’Università MARA, ha già inaugurato l’Accademia Karpesky per i programmi educativi ed il Centro di Ricerca Karpesky.
Il Gruppo opera nel campo dell’istruzione, della collaborazione accademica, della scienza, della concorrenza e si propone di offrire alle nuove generazioni la possibilità di fare esperienza nella information security.

martedì 13 ottobre 2009

Bielorussia, Russia e Kazakistan: unione doganale tripartitica

Nel corso del vertice della Comunità Economica Eurasiatica - che comprende Russia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan – è stato fatto l’ultimo grande passo per l’integrazione tra la Russia e suoi ex paesi satelliti: il primo ministro russo, Vladimir Putin, ha affermato che l’Unione doganale contribuirà alla stabilità economica regionale e aumenterà l’efficienza dei legami economici nell’ambito dell’EurAsec. Inoltre, l’Unione, operativa dal 2010, si allargherà anche ad altri membri della comunità, che potranno unirsi in un momento successivo.
Il Codice doganale della futura Unione delle Dogane di Bielorussia, Russia e Kazakistan verrà siglato il 27 novembre a Minsk e avrà effetto dal primo gennaio 2010. La decisione di creare un unico blocco doganale è stata presa il giugno scorso, quando Putin ha annunciato che i tre Paesi – che hanno già unificato il 95% delle tariffe doganali - avrebbero informato la WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) circa la loro intenzione di interrompere i negoziati per l'adesione come singoli stati e di presentarsi come un'unica unione doganale tripartitica.

lunedì 5 ottobre 2009

Forum italo-russo a Verona: l’Italia è il partner favorito per “Sochi 2014”

Sabato 3 ottobre - per la seconda volta a Verona, presso il Palazzo della Gran Guardia - si è tenuto il forum economico italo-russo “Olimpiadi di Sochi 2014: Partnership pubblico-privata”.
All’evento - organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, dall’Istituto per il Commercio Estero e dall’Unione Russa Industriali e Imprenditori - hanno partecipato circa 350 imprenditori, per incontrare alcune delle più importanti autorità politiche e realtà imprenditoriali russe. In particolare, il forum si è proposto come un’ occasione per consolidare e sviluppare i rapporti di collaborazione tra i due Paesi, per la realizzazione di grandi infrastrutture di carattere sportivo, culturale e sociale, focalizzando l’attenzione sulle problematiche connesse alla collaborazione tra il settore pubblico e quello privato e sul ruolo che le PMI avranno nella realizzazione delle opere infrastrutturali, progettate in vista dei giochi olimpici, in cooperazione con le grandi imprese.
La maggior parte dei relatori russi – tra cui: Svetlana Orlova, vicepresidente del Consiglio della Federazione russa; Aleksandr Shokin, presidente dell’Unione russa degli imprenditori; Aleksandr Yakovenko, vice ministro degli Affari Esteri e i vertici dell’Olimpstroy e del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Sochi – hanno insistito sull’impegno preso dalla classe politica russa: abbassare le barriere protezionistiche adottate per far fronte alla recente crisi economico-finanziaria, per rendere più agevoli gli investimenti stranieri in Russia. Le imprese italiane, in questo senso, sono le favorite, in quanto l’esperienza di Torino 2006 e la capacità, dimostrata in quell'occasione, di saper coniugare precisione e qualità anche in tempi ristretti, fanno dell’imprenditoria italiana “un esempio da imitare” e il partner privilegiato per il progetto ambizioso di Sochi: oltre al villaggio olimpico, la Russia punta alla creazione del più grande polo turistico che sbocca sul Mar Nero e, come ha sottolineato l’ambasciatore russo Alexey Meshkov, “i Giochi sono il pretesto per modernizzare la zona offrendo infinite possibilità per le aziende italiane”.

venerdì 2 ottobre 2009

La Russia accelera la corsa all’oro.

La Russia possiede risorse aurifere seconde solamente a quelle sudafricane. Sebbene la produzione del prezioso metallo nei primi otto mesi del 2009, sia aumentata del 18%, superando le 126 tonnellate, Mosca punta ad incrementarla ulteriormente.
Tale risultato è anche conseguenza dell’avvio delle nuove miniere d’oro costruite nelle regioni nordorientali: una delle aree più promettenti è Chukotka, ai confini con la Siberia, in cui si trova la miniera Kupol della Krinross Gold.
I due maggiori produttori auriferi sono Polyus Gold e Polymetal, che promettono di espandere la produzione del 15% nel 2010. Un’altra società importante, più piccola ma molto intraprendente, è la Highland Gold che, dopo un 2008 piuttosto critico, ha chiuso il primo semestre di quest’anno con utili in rialzo del 70% e ha da poco inaugurato in Siberia la sua seconda miniera, che produrrà anche piombo e zinco.

mercoledì 30 settembre 2009

Investimenti in Russia: rischio minimo e potenziale massimo.

Da una ricerca effettuata dalla Deutsche Bank - che prende in esame le 83 regioni della Federazione russa, dal punti di vista delle loro potenzialità e del livello di rischio che presentano - è emerso che sono 9 le regioni russe che presentano il clima migliore per effettuare investimenti: Mosca e la regione che le stà intorno, San Pietroburgo, Samara, il territorio di Krasnodar (vicino a Soci), la regione di Nizhinij Novgorod, la repubblica del Tatarstan, la regione di Rostov e la repubblica del Bashkortostan. In particolare, molte opportunità sono legate ai progetti per lo sviluppo di Krasnodar, la regione delle Olimpiadi 2014.
Lo studio e, conseguentemente, la classifica che ne è scaturita, si basano sulle valutazioni di un’importante agenzia di rating russa, la Export RA: le regioni vengono classificate sulla base di una media di dati registrati tra il 1995 e il 2007, e nel periodo della crisi economico-finanziaria, dall’autunno 2008 a oggi. Ad ogni regione è stato attribuito un indicatore relativo al potenziale per gli investimenti - calcolato in base al mercato del lavoro, ai consumi, alla produzione, alla capacità di innovazione e così via – e uno relativo al rischio per gli investimenti. Infine, tutte le regioni sono state inserite in una graduatoria che va dalla categoria "massimo potenziale-rischio minimo" a quella "basso potenziale-alto rischio".
Il risultato tiene conto anche della crisi economica che ha portato il governo federale a focalizzare l'attenzione sulle regioni maggiormente colpite dalla crisi, chiamate "monocittà", ovvero centri che si basano quasi esclusivamente sull'attività di un'unica grande industria; il governo Putin ha individuato 400 città a cui garantire assistenza a scapito degli stanziamenti rivolti ad altre regioni, concentrando quindi gli aiuti. L'aspetto positivo, relativamente allo studio Deutsche Bank, è che il governo intende anche lanciare un'altra serie di privatizzazioni e faciliatare l'aflusso di investimenti stranieri.

mercoledì 23 settembre 2009

L'unione doganale auspicata da Mosca complica il negoziato con la Wto.

La Russia è il paese che, in risposta alla crisi economica, ha adottato il maggior numero di misure protezioniste tra i paesi del G-20. Per fare solo un esempio, nei mesi scorsi il governo ha imposto dazi sull'import di auto straniere per proteggere l'industria locale, e ha prorogato tale misura dopo aver constatato l'aumento delle vendite di automibili russe.
Questo, per Mosca, non favorisce certo l'ingresso nel Wto - l'Organizzazione mondiale del commercio - che non può sanzionare tali misure protezioniste finché la Russia non ne sarà un membro. Nonostante siano 16 anni che Mosca attende e uspica l'adesione alla Wto, la prospettiva di completare i negoziati a fine anno comincia a sfumare: il 9 giugno scorso Vladimir Putin ha annunciato che il negoziato con Ginevra è sospeso perché la Russia mira ad entrare nella Wto a capo di un'unione doganale con i Partner (Kazakhstan e Bielorussia) e che, tale unione, è considerata prioritaria rispetto all'adesione stessa.
L'ingresso di un'unione doganale non è prevista dallo statuto della Wto che ha reagito negativamente alla proposta di Mosca: il segretario generale della Wto, Pascal Lamy, ha affermato che il programma di Putin va, inevitabimente, a complicare e ad allungare il negoziato.
Alcuni tra più autorevoli economisti vedono nella linea di Mosca una conseguenza alla crisi economica che avrebbe spinto il governo russo a rivedere le proprie priorità: quest'ultimo sembra aver constatato che, nel momento attuale, restando fuori dall'Organizzazione i vantaggi sarebbero superiori agli svantaggi.

giovedì 17 settembre 2009

Diminuita in agosto la produzione industriale russa

Il ministro delle finanze russo, Kudrin, ha affermato che la crescita mensile del Pil in agosto è stata dell'1,5%; tuttavia, lo stesso mese, la produzione industriale è diminuita su base mensile del -3%. Il dato (riportato da Afp come comunicato dal Rosstat) giunge dopo la crescita della produzione a luglio e a giugno: il vice ministro per l’economia, Andrei Klepach, alla fine del mese scorso, aveva dichiarato che la produzione industriale era aumentata su base mensile del 4,7% in luglio e del 4,5% in giugno, soprattutto grazie ad una notevole ripresa nella domanda internazionale di energia e metalli.
Il dato annuale della produzione industriale russa resta comunque estremamente negativo: -14% in gennaio-agosto rispetto allo stesso periodo del 2008.
Anche l’andamento del prodotto interno lordo non invita all'ottimismo: sebbene sia cresciuto nel secondo trimestre del 7,4% rispetto al primo, è diminuito del -10,9% su base annuale.
Nonostante il governo sostenga che la ripresa sia vicina, pur considerando l'incisione del fattore vacanze, secondo molti il dato sulla brusca caduta dell’output industriale ad agosto resta comunque allarmante.

lunedì 14 settembre 2009

Gm vende Opel alla cordata Magna-Sberbank

La General Motors ha annunciato che venderà la tedesca Opel alla cordata Magna-Sberbank.
Magna - multinazionale di componentistica canadese - dovrà però pagare royalties alla casa automibilistica americana sulle vetture vendute: sebbene Gm abbia superato la sua riluttanza a liberarsi del produttore automoblistico tedesco e, quindi, a condividere con altri licenze e segreti industriali e a mettere a disposizione dell'industria russa tecnologia avanzata, Magna non è riuscita a trovare un accordo su un utilizzo pieno della tecnologia di Opel.
Gli americani dovrebbero vendere alla cordata il 55%, un 10% andrà ai dipendenti della casa utomobilistica europea, e il rimanente 35% resterà a Gm.
Da un punto di vista commerciale e industriale la cordata intende appoggirsi al produttore di auto Gaz - di Oleg Deripaska, oligarca vicino a Vladimir Putin - che diventerà partner industriale di Magna e gli fornirà piattaforme per lo sviluppo delle attività di Opel in Russia.

venerdì 11 settembre 2009

Investimenti marchigiani in Russia

Nei giorni scorsi, ad Ancona, si è svolto un tavolo tecnico per promuovere le più recenti prospettive e potenzialità offerte dalla Regione di Lipetsk e le possibili forme di collaborazione tecnica, commerciale e produttive con imprese della subfornitura elettromeccanica e plastica. Le aziende marchigiane chiedono condizioni favorevoli per nuovi insediamenti produttivi in Russia e hanno presentato un pacchetto di progetti volti a dare nuovo impulso ai rapporti tra le marche e la regione russa: esso prevede un investimento complessivo di circa 27 milioni di euro a fronte dei quali sono stati chiesti interventi di edilizia industriale, incentivi finanziari in termini di contributi a fondo perduto e in conto interesse da parte del governo russo e l'estensione dell'esenzione dei dazi doganali anche al di fuori dei confini della zona economica speciale in cui non tutte le pmi hanno i requisisti per entrare.
Negli ultimi anni, i rapporti tra Russia e Italia si sono rafforzati grazie alla collaborazione tra i due Paesi, tra le piccole e medie imprese e le Regioni. Sotto questo aspetto le Marche, con il distretto creato a Lipetsk, sono state le prime a costruire tale modello e la Regione è decisamente intenzionata a sostenere questa collaborazione.
Sia il vicegovernatore Korobeinkov sia gli altri componenti della delegazione hanno assicurato la loro amicizia nel confronti delle Marche e la massima collaborazione nei confronti delle pmi che vorranno investire nei loro territori.

mercoledì 9 settembre 2009

La Russia è il nuovo leader nell'export di petrolio

Secondo le indicazioni del Ministero dell'Energia della Federazione Russa, nel secondo trimestre del 2009, Mosca ha esportato 7,4 milioni di barili al giorno, contro i 7 milioni dell'Arabia Saudita, diventanto così, per la prima volta dopo il crollo dell'URSS, il primo espostatore di prodotti petroliferi grezzi e raffinati.
Nel corso degli ultimi mesi, le quotazioni internazionali di petrolio si sono stabilizzate attorno al valore di 70 dollari al barile: un prezzo che permette di esprimere una prognosi ottimistica sui tempi della ripresa in Russia. Nel 2009, inoltre, le compagnie petrolifere russe estrarranno 490 milioni di tonnellate di petrolio, con un incremento dello 0,4 % rispetto al 2008.
Mosca, la cui economia dipende in larga misura dal settore energetico, è anche il primo esportatore mondiale di gas naturale.

lunedì 31 agosto 2009

La produzione di veicoli è calata bruscamente nei primi 7 mesi del 2009

La produzione complessiva di auto in Russia è sensibilmente calata: secondo quanto riportato dal Ministero del commercio e dell'industria, nei primi sette mesi di quest'anno la produzione di veicoli leggeri di marche domestiche è scesa del 64% ( 0,185 mln di unità), mentre la produzione di camion e bus è scesa, rispettivamente, del 71% ( 0,048 mln di unità) e del 62% ( 0,016 mln di unità).

venerdì 7 agosto 2009

Russia e Turchia: firmato accordo per progetto South Stream

Il 6 agosto scorso, Vladimir Putin e Tayyip Erdogan hanno firmato ad Ankara un protocollo di cooperazione nel settore del gas: un primo segnale di apertura di apertura da parte della Turchia che dà il via libera ai lavori per il gasdotto South Stream nel mar Nero.
Si tratta di un passo di cruciale importanza per il progetto, nato da un'intesa tra Eni e Gazprom, che mira a portare il gas russo in Europa aggirando le zone di transito più problematiche, come l'Ucraina.
Erdogan ha illustrato che una parte dell'accordo prevede il nulla osta di ankara ai lavori di esplorazione nelle acque territoriali turche dove passerà il South Stream, affinché la Russia esegua le analisi necessarie per la realizzazione del progetto.
Alla firma ha presenziato anche il premier italiano, Silvio Berlusconi, visto che l'Italia partecipa attivamente al progetto attraverso Eni: il gasdotto, infatti, farà capo al 50% all'agenzia italiana e al 50% alla Gazprom.
La rotta energetica del South Stream si pone di fatto come una diretta antagonista del progetto paneuropeo Nabucco, ideato per diversificare le forniture energetiche e che bypassa la Russia.

lunedì 27 luglio 2009

Approvazione dello scenario di sviluppo per il 2010-2012

Secondo lo scenario di sviluppo economico proposto dal Ministero dell’economia della Federazione russa il PIL dovrebbe aumentare dell’1% nel 2010, del 2,6% nel 2011 e del 3,8% nel 2012.
Lo scenario, approvato dal governo russo, confida nell’ipotesi di dinamiche piuttosto stabili dei prezzi petroliferi mondiali: 54 $ al barile nel 2009, 55 $ nel 2010 e 56 $ nel 2011. Il deficit di bilancio nello scenario approvato è stimato al 6,5% del PIL nel 2010, al 4% nel 2011 e al 3% nel 2012. La previsione di calo del prodotto interno lordo è stata rivista al ribasso a 9,5%, dal precedente 6%-8%; la riduzione del PIL è prevista al 10,2% nel primo semestre del 2009, mentre per quest’anno l’inflazione è stimata al 12%-12,5%. Secondo le stime del Ministero dell’economia il PIL a maggio 2009 è sceso dell’11% a/a e del 10,2% a/a nel periodo da gennaio a maggio: si tratta del il calo più significativo quest’anno riguardo il PIL (sceso dell’8,8% a gennaio, 7,3% a febbraio, 9,5% a marzo e 10,5% ad aprile). Nel primo trimestre del 2009, il PIL è sceso del 9,8% a/a e del 23,2% t/t.

“Sochi-2009”: VIII Forum Internazionale per gli investimenti nella capitale delle Olimpiadi 2014

L’VIII edizione del Forum Internazionale per gli investimenti (Forumkuban) si terrà dal 17 al 20 Settembre 2009 nella località balneare di Sochi, sede designata ad ospitare i Giochi Olimpici invernali del 2014.L’iniziativa si propone di riunire le autorità politiche locali e i rappresentanti delle principali realtà economiche e imprenditoriali a livello internazionale, per un confronto sul tema dell’attrazione degli investimenti esteri in Russia e sulle modalità di partecipazione di imprese estere secondo il meccanismo di paternariato stato-privati per la realizzazione di investimenti nel mercato russo in condizioni di crisi finanziaria. L’attuale crisi economica globale conferma la necessità di abbandonare ad approcci standard: in occasione dell’evento, i maggiori economisti ed esperti del settore e i rappresentanti della politica mondiale e dell’elite del business, illustreranno il potenziale di investimento, i programmi e più importanti d’investimento e la propria posizione in merito agli approcci più opportuni da adottare per affrontare gli investimenti sul territorio della Federazione Russa oggi, ponendo maggiore attenzione a quelli legati ai Giochi Olimpici invernali.