Sabato 3 ottobre - per la seconda volta a Verona, presso il Palazzo della Gran Guardia - si è tenuto il forum economico italo-russo “Olimpiadi di Sochi 2014: Partnership pubblico-privata”.
All’evento - organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, dall’Istituto per il Commercio Estero e dall’Unione Russa Industriali e Imprenditori - hanno partecipato circa 350 imprenditori, per incontrare alcune delle più importanti autorità politiche e realtà imprenditoriali russe. In particolare, il forum si è proposto come un’ occasione per consolidare e sviluppare i rapporti di collaborazione tra i due Paesi, per la realizzazione di grandi infrastrutture di carattere sportivo, culturale e sociale, focalizzando l’attenzione sulle problematiche connesse alla collaborazione tra il settore pubblico e quello privato e sul ruolo che le PMI avranno nella realizzazione delle opere infrastrutturali, progettate in vista dei giochi olimpici, in cooperazione con le grandi imprese.
La maggior parte dei relatori russi – tra cui: Svetlana Orlova, vicepresidente del Consiglio della Federazione russa; Aleksandr Shokin, presidente dell’Unione russa degli imprenditori; Aleksandr Yakovenko, vice ministro degli Affari Esteri e i vertici dell’Olimpstroy e del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Sochi – hanno insistito sull’impegno preso dalla classe politica russa: abbassare le barriere protezionistiche adottate per far fronte alla recente crisi economico-finanziaria, per rendere più agevoli gli investimenti stranieri in Russia. Le imprese italiane, in questo senso, sono le favorite, in quanto l’esperienza di Torino 2006 e la capacità, dimostrata in quell'occasione, di saper coniugare precisione e qualità anche in tempi ristretti, fanno dell’imprenditoria italiana “un esempio da imitare” e il partner privilegiato per il progetto ambizioso di Sochi: oltre al villaggio olimpico, la Russia punta alla creazione del più grande polo turistico che sbocca sul Mar Nero e, come ha sottolineato l’ambasciatore russo Alexey Meshkov, “i Giochi sono il pretesto per modernizzare la zona offrendo infinite possibilità per le aziende italiane”.
All’evento - organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, dall’Istituto per il Commercio Estero e dall’Unione Russa Industriali e Imprenditori - hanno partecipato circa 350 imprenditori, per incontrare alcune delle più importanti autorità politiche e realtà imprenditoriali russe. In particolare, il forum si è proposto come un’ occasione per consolidare e sviluppare i rapporti di collaborazione tra i due Paesi, per la realizzazione di grandi infrastrutture di carattere sportivo, culturale e sociale, focalizzando l’attenzione sulle problematiche connesse alla collaborazione tra il settore pubblico e quello privato e sul ruolo che le PMI avranno nella realizzazione delle opere infrastrutturali, progettate in vista dei giochi olimpici, in cooperazione con le grandi imprese.
La maggior parte dei relatori russi – tra cui: Svetlana Orlova, vicepresidente del Consiglio della Federazione russa; Aleksandr Shokin, presidente dell’Unione russa degli imprenditori; Aleksandr Yakovenko, vice ministro degli Affari Esteri e i vertici dell’Olimpstroy e del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Sochi – hanno insistito sull’impegno preso dalla classe politica russa: abbassare le barriere protezionistiche adottate per far fronte alla recente crisi economico-finanziaria, per rendere più agevoli gli investimenti stranieri in Russia. Le imprese italiane, in questo senso, sono le favorite, in quanto l’esperienza di Torino 2006 e la capacità, dimostrata in quell'occasione, di saper coniugare precisione e qualità anche in tempi ristretti, fanno dell’imprenditoria italiana “un esempio da imitare” e il partner privilegiato per il progetto ambizioso di Sochi: oltre al villaggio olimpico, la Russia punta alla creazione del più grande polo turistico che sbocca sul Mar Nero e, come ha sottolineato l’ambasciatore russo Alexey Meshkov, “i Giochi sono il pretesto per modernizzare la zona offrendo infinite possibilità per le aziende italiane”.
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