Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative alla Federazione Russa.

venerdì 29 ottobre 2010

L’export russo di armamenti

“Attualmente la Russia esporta alcune migliaia di prodotti bellici in 80 Paesi del mondo, mentre il volume delle vendite aumenta in media di 500-600 milioni di dollari l’anno”.

L’export degli armamenti prodotti in Russia copre una larga parte della domanda globale. Anatolij Isajkin, direttore di “Rosoboronexport”, il monopolio statale che gestisce le esportazioni di armamenti, afferma: “Attualmente la Russia esporta alcune migliaia di prodotti bellici in 80 Paesi del mondo, mentre il volume delle vendite aumenta in media di 500-600 milioni di dollari l’anno”.
Si sta registrando, infatti, un incremento delle vendite di anno in anno, grazie anche all’alto numero di ordinazioni provenienti dall’India e dalla Cina, con la quale, negli ultimi tempi, sono nate questioni in tema di contraffazione, poiché senza le necessarie autorizzazioni., tenta di rivendere a terzi copie di armamenti russi.
L’offerta italiana in tale comparto, quindi, non trova spazio in Russia ma, piuttosto, in Paesi non avanzati. Secondo il rapporto “Conventional Arms Transfers to Developing Nations 2002-2009”, sono stati siglati da aziende italiane contratti che ammontano a 2,7 miliardi di dollari, dei quali quasi il 90% stipolati con Paesi in via di sviluppo, prevalentemente verso nazioni del Sud del Mondo.


giovedì 28 ottobre 2010

Russia, in ripresa il mercato dei centri commerciali

Dopo un profondo rallentamento del mercato, è in ripresa il mercato dei centri commerciali che offre ancora prezzi al metro quadro interessanti. Mosca è stata definita “capitale europea dei centri commerciali”, e anche San Pietroburgo occupa un posto di rilievo in questa classifica.

Secondo alcuni dati dell’anno in corso, Mosca è stata denominata “capitale europea dei centri commerciali”, occupando un’area di 3 milioni di metri quadri. Segue San Pietroburgo, poiché si prevede che nel 2011 otterrà un posto di rilievo in questa classifica, superando Stoccolma e Berlino, in termini di superficie destinata alla vendita.
Dopo un rallentamento del mercato che ha frenato la realizzazione di nuovi progetti, il settore dei centri commerciali è in ripresa: rimane interessante il costo al metro quadro, offrendo perciò opportunità anche per le aziende italiane che lavorano nel settore moda, calzature, jewellery, occhiali e che sono interessate ad un’entrata diretta nel Paese.

mercoledì 27 ottobre 2010

Mosca permette l’accesso a 14 materie prime rare

Tra le iniziative del programma Europa 2020, di particolare rilievo è il consenso della Russia ad accedere a 14 materie prime rare. Al momento l’Ue è fornita quasi al 90% dalla Cina. Ma in previsione di una riduzione della capacità estrattiva cinese, che farà aumentare i costi, vi è le necessità di diversificare le fonti.

Durante i dialoghi per la modernizzazione tra Ue-Russia è stato inserito anche il tema delle materie prime. Nell’incontro svoltosi a Roma tra il ministro dell’Industria e del Commercio della Federazione russa, Victor Khristenko, e il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per l’Industria, Antonio Tajani, si è discusso sui progressi ottenuti nel comparto delle regolamentazioni, cooperazione energetica e “armonizzazione” degli standard. Ma di maggiore importanza, tra le iniziative del programma Europa 2020, risulta essere l’accesso a 14 materie prime rare, necessarie per la realizzazione di batterie per telefoni cellulari, computer e tutto quello che rientra nella green technology.
Tajani e Khristenko si sono confrontati, inoltre, in materia di piccole imprese: l’Italia rappresenta un partner privilegiato e gli imprenditori italiani che sono intenzionati ad investire nel complesso tecnologico di Skolkovo “saranno i benvenuti”.

martedì 26 ottobre 2010

Russia: procedure semplificate per l’export

Nonostante vi siano alcune novità in materia di movimentazione delle merci, alcuni passaggi restano ancora complicati. Le aziende si devono spesso confrontare con difficoltà legate alla certificazione del prodotto e alla questione della lingua.

Sebbene nei primi otto mesi dell’anno il commercio tra Italia e Russia abbia registrato una crescita del 120% rispetto al 2009, restano numerosi gli ostacoli alla dogana, rappresentati da procedure complicate. Un tema trattato durante l’incontro presso la sede di Apindustria a Brescia, dove Vladislav Doroshenko, amministratore delegato della società di consulenza russa Cargo Design, ha presentato le recenti novità in materia di movimentazione delle merci. Ma, nonostante le nuove procedure per snellire le pratiche, alcuni passaggi non risultano comunque essere semplici. A testimonianza le domande e le osservazioni fatte dagli imprenditori durante l’incontro: ad esempio l’obbligo, per alcuni prodotti, di ottenere certificazioni nel Paese russo e non in quello italiano, e il problema della lingua restano difficoltà che l’impresa deve attraversare.

lunedì 25 ottobre 2010

Il settore russo dei sistemi di riscaldamento

È prevista una crescita del 20% del mercato russo dei pavimenti elettroriscaldati. La domanda caratterizza prevalentemente le zone urbane e le grandi città come Mosca e Sanpietroburgo. Si tratta di un settore che potrebbe offrire opportunità di investimento alle imprese italianedel comparto edilizia, efficienza energetica, sistemi di riscaldamento.

Secondo i dati di uno studio realizzato durante il mese di settembre dell’anno precedente, sono positivi i segnali registrati nel comparto russo dei pavimenti elettroriscaldati.
L’80% degli impianti in Russia è ancora realizzato con tecnologia via cavo ma, nella prospettiva di medio-lungo termine, si prevede una significativa espansione del segmento dei pavimenti elettroriscaldati. Tale mercato, nel 2010, raggiungerà circa 80 milioni di euro, prevedendo una crescita del 20% per il prossimo anno. Mosca e San Pietroburgo rappresentano da sole il 40% della domanda. Inoltre, si tratta di un settore che è destinato a svilupparsi prevalentemente nelle zone urbane.
Grazie alla crescita che è stata prevista in questo mercato, anche le imprese italiane del settore edilizia, efficienza energetica, sistemi di riscaldamento possono avere opportunità di proporre e far conoscere le proprie soluzioni.

venerdì 22 ottobre 2010

Russia, un piano di privatizzazioni per modificare l’economia

Il governo si sta sforzando di creare condizioni veramente aperte e attraenti per chi vuole investire”.

Considerando il deficit che è risultato in bilancio, la Russia ha fatto presente la consapevolezza della necessità di un cambiamento per modificare e diversificare l’economia. A tale proposito, Putin ha affermato: “Il governo si sta sforzando di creare condizioni veramente aperte e attraenti per chi vuole investire”. Ha spiegato che la Russia sta cambiando, “forse non così rapidamente come si vorrebbe, ma sta cambiando”.
Putin, infatti, ha approvato un piano di privatizzazioni, che verrà attuato dal 2011 al 2015. In circa 900 aziende saranno vendute quote da parte dello stato russo con l’obiettivo di ricavarne circa 44 miliardi di euro, una cifra che permetterà di ridurre il deficit dal 5,3% del pil del 2010 al 3,6% del 2011.
Tra le offerte previste dal programma di privatizzazione, una particolare importanza è attribuita alla quota del 25% delle Ferrovie nazionali russe e del 15% del produttore di petrolio Rosneft.
Resta escluso dalla lista del piano il Ttransneft, ovvero il monopolio che controlla la rete degli oleodotti diretti in Europa e Asia: per quanto riguarda la liberalizzazione energetica non vi saranno concessioni.
Tuttavia, resta positivo, anche per gli imprenditori italiani, il tentativo del Governo di diversificare l’economia, sviluppando maggiori opportunità di investimento.




giovedì 21 ottobre 2010

In crescita la domotica in Russia

È stata registrata una crescita nel settore della domotica in Russia: nei prossimi cinque anni è previsto un incremento annuo del 15-17%, in particolare nei settori che riguardano il risparmio energetico e l’edilizia verde.

È in continua crescita il mercato internazionale della domotica. Ne è un esempio il comparto in Russia che nel 2009 ha registrato dati molto positivi, superando il volume complessivo di 500 milioni di dollari USA. Le città caratterizzate da una domanda maggiore risultano essere la capitale, Mosca, e San Pietroburgo, che rappresentano assieme il 79% del mercato. Per i prossimi cinque anni, è previsto un incremento annuo del 15-17%, in particolare nei settori del risparmio energetico e dell’edilizia verde. I “sistemi intelligenti”, nella Federazione Russa, sono ancora poco diffusi nel comparto residenziale, mentre sono altamente utilizzati nella gestione degli immobili da operatori commerciali e business. Un settore, quindi, in cui si possono creare numerose opportunità di business anche per gli operatori di settore italiani.

mercoledì 20 ottobre 2010

XVII Sessione Task Force Italo-Russa

La XVII Sessione Task Force Italo-Russa si terrà a Bari il 18 e 19 novembre. L’obiettivo dell’evento è quello di sostenere i rapporti tra i due paesi favorendo lo sviluppo di PMI.

Si terrà a Bari, il 18 e 19 novembre, la XVII Sessione Task Force Italo-Russa sui Distretti Industriali e sulle PMI. L’obiettivo dell’evento, organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, dalla regione Puglia con il supporto dell’ICE, è quello di sviluppare e sostenere i rapporti tra i due paesi favorendo lo sviluppo delle PMI e delle tipologie di Distretti Industriali italiani in Russia, grazie ad un incontro tecnico-istituzionale tra istituzioni italiane e russe e rappresentanti imprenditoriali.

martedì 19 ottobre 2010

Cresce l’export di spumante italiano in Russia

L’Italia ha superato il periodo più profondo della crisi economica internazionale rafforzando la sua competitività e dovrebbe prestare maggiore attenzione ad alcuni mercati minori molto dinamici”.

Durante il Forum Spumanti d’Italia svoltosi a Venezia dal 15 al 17 ottobre è stata presentata l’analisi di mercato eseguita all’interno delle attività del CIRVE, Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia. I dati mostrano che i tre più grandi esportatori di spumanti risultano essere Francia, Italia e Spagna. Nonostante l’Italia occupi il secondo posto, nell’anno 2010 andrebbe ad eguagliare la Francia per quanto riguarda il volume di vendita (circa 240 milioni di bottiglie). Inoltre, è stata data particolare importanza ai dati riguardanti le destinazioni e le opportunità dell’export italiano. Non soltanto si è registrato un incremento delle esportazioni verso Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera, ma si è verificata una crescita delle vendite anche in mercati medio-piccoli, come la Russia, che ha raddoppiato l’importazione negli ultimi cinque anni. A questo riguardo, Eugenio Pomarici, ha spiegato: “L’Italia ha superato il periodo più profondo della crisi economica internazionale rafforzando la sua competitività e dovrebbe prestare maggiore attenzione ad alcuni mercati minori molto dinamici”.

lunedì 18 ottobre 2010

Procedure per l’esportazione di vino in Russia

Per poter esportare vino nella Federazione Russia è necessario seguire alcune procedure che riguardano essenzialmente la documentazione e l’etichettatura.

Per esportare vino in Russia è necessario seguire alcune procedure. Innanzitutto, per quanto riguarda la documentazione, è importante accompagnare le spedizioni con il Documento di Accompagnamento per le Accise (DAA), che viene emesso dall’Azienda (che produce e/o detiene e/o spedisce ne riceve prodotti alcolici), alla quale viene rilasciato il Codice di Accisa dall’Agenzia delle Dogane. Dal 1° aprile 2010 il DAA cartaceo è stato sostituito dal DDA telematico. Devono essere presenti, inoltre, la bolletta doganale o DAU, la fattura commerciale (in triplice copia), in lingua inglese e russa, il documento di trasporto/spedizione, il certificato di origine (che deve essere richiesto dalla Camera di Commercio), l’originale del contratto di fornitura, il certificato di conformità.
L’etichetta (in lingua russa), deve indicare il nome del prodotto, il paese d’origine, il nome e l’indirizzo del produttore, il nome dell’imbottigliatore e la data dell’imbottigliamento, il volume, il marchio, il contenuto di alcol etilico in percentuale sul volume, il contenuto di zucchero e le condizioni di conservazione in magazzino.
Per i prodotti destinati alla vendita in Duty Free Shop, è importante che sull’etichetta sia riportata la dicitura Only for sale in duty free shops.

venerdì 15 ottobre 2010

Il Gran Premio a Sochi

Sochi diventerà uno dei principali poli turistici della Russia, offrendo alle aziende straniere opportunità di investimenti e progetti in settori come quello dell’edilizia, materiali, horeca e mobile.

La Federazione Russa ha siglato un accordo con la società “Formula-1” di Bernie Ecclestone, per la costruzione di un autodromo a Sochi sul Mar Nero. L’intesa prevede che la nuova tappa sarà presente dal 2014, lo stesso anno in cui Sochi ospiterà le Olimpiadi invernali. Il primo ministro Vladimir Putin afferma: “Si tratta di un accordo molto importante, che ci permetterà di utilizzare tutte le strutture che stiamo realizzando a Sochi in vista delle Olimpiadi invernali del 2014” (strutture per cui gli investimenti previsti ammontano a circa 6,1 miliardi di dollari).
Sochi costituisce, quindi, non soltanto uno dei principali centri turistici della Russia, ma anche un’opportunità per le imprese italiane di investire in numerosi progetti che riguardano prevalentemente i settori dell’edilizia, materiali, horeca e mobile.

martedì 12 ottobre 2010

Mosca, i prodotti italiani ai Magazzini Gum

Le PMI dell’alimentare italiano avranno l’opportunità di presentare i propri prodotti Made in Italy durante il “Gastronom N°1” di Mosca nel mese di dicembre.

All’interno del più rinomato evento di prodotti gastronomici, il “Gastronom N°1”, che si terrà a dicembre ai Magazzini Gum in Piazza Rossa a Mosca, il Gruppo Next ha organizzato “La vetrina italiana”, nella quale le piccole e medie imprese dell’industria alimentare italiana potranno far conoscere al mercato russo i prodotti del Made in Italy, presentandoli ad una clientela con alto potere d’acquisto. Lo scopo è quello di creare rapporti con compratori internazionali e di valutare le opportunità di business nel mercato russo.

lunedì 11 ottobre 2010

Russia, si registra un incremento del 65% negli investimenti immobiliari

Quello dell’edilizia in Russia è uno dei comparti di maggior successo per le imprese italiane: si è registrato un incremento del 65% negli investimenti immobiliari (rispetto al 2009) ed è previsto un volume totale nel 2010 di 3 miliardi di euro.

Sono positivi i segnali registrati nel settore russo dell’architettura e del design. Gli esperti affermano che cresceranno gli investimenti da parte delle imprese italiane e che il volume totale nel 2010 sarà di 3 miliardi di euro, considerando che nei primi sei mesi di quest’anno il valore raggiunto è stato pari a 700 milioni di euro.
È da tempo che il mercato russo costituisce un’opportunità di business per i produttori e i fornitori italiani di macchine e attrezzature per l’edilizia. Infatti, l’import di materiali edili occupa un posto rilevante tra le importazioni dall’Italia, dopo l’arredamento e i beni di lusso.
Anche alle aziende italiane di costruzione vengono riconosciuti valore e qualità: ne sono un esempio la Codest, presente sul mercato russo dal 1984, e la Columbus, fondata nel 1990. La Codest ha ristrutturato l’Accademia delle Arti Glazunov, un prestigioso albergo situato di fronte al Cremlino ed ha realizzato diverse strutture dell’aeroporto di Domodedovo; la Columbus, invece, si è occupata della costruzione di quattro ipermercati a Volgograd, di un centro commerciale a San Pietroburgo e di un altro in fase di costruzione a Astrakan.
Come spiega Vladimir Maslov, il direttore in Russia del Domina Hotels Group, vi sono anche aziende che optano per “finanziamenti frazionati”: “Ogni settimana vengono a trovarci piccoli e medi imprenditori. Nel caso in cui i partner italiani abbiano difficoltà a ottenere finanziamenti, garantiamo loro il sostegno delle banche russe”.
Considerando che il volume degli investimenti immobiliari in Russia ha registrato un incremento del 65% rispetto al 2009, si può affermare che quello dell’edilizia e del design sia uno dei comparti di maggior successo per le imprese italiane.

venerdì 8 ottobre 2010

È alto il livello di collaborazione italo-russo

Mosca ha avviato un processo di collaborazione con il Paese italiano nel comparto delle energie rinnovabili. Il governo russo sta promuovendo lo sviluppo del settore, favorendo la nascita di joint venture con aziende italiane.

Sebbene nel Paese russo vi sia un’alta disponibilità di gas naturale e petrolio, mancano tecnologia e know-how nel comparto delle energie rinnovabili e delle fonti alternative che permettano di sfruttare al meglio queste risorse. È anche per tale motivo che Mosca ha avviato un progetto di collaborazioni con il nostro paese, mentre il governo ha varato da poco una legge per promuovere lo sviluppo del settore apportando delle modifiche in materia doganale per favorire la nascita di joint venture con le imprese italiane. Alexandra Levitskaya, viceministro dello Sviluppo economico russo, ha affermato: “Nessuno ha risorse a volontà e abbiamo necessità di risparmio e di utilizzo oculato. Per questo il nostro governo ha promosso ampie aperture all’intervento dei privati”.
Il tema è stato affrontato all’interno del forum italo-russo, tenutosi a Verona, sull’efficienza energetica, durante il quale l’ambasciatore della federazione russa, Alexei Meshkov, ha sottolineato che efficienza e risparmio energetico sono parte del programma di modernizzazione che Medvedev ha stilato l’anno precedente, aggiungendo che: “Se arriviamo al livello di efficienza prevista, il risparmio sarà sufficiente a coprire il fabbisogno del paese per un anno; si tratta di un calcolo economico che favorisce lo sviluppo”.
È previsto, quindi, un alto livello di collaborazione tra Italia e Russia, che riguarda non soltanto il comparto delle energie rinnovabili, ma, attualmente, anche l’opportunità di numerosi progetti legati alle olimpiadi di Sochi del 2014.

giovedì 7 ottobre 2010

Russia, il comparto del mobile

Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit, l’ente organizzatore di “Saloni World-Wide Moscow” afferma: “dobbiamo interpretare culture ed esigenze del mercato, capire dove vanno i giovani designer russi e dimostrare loro la disponibilità delle imprese italiane a sviluppare i progetti più interessanti”.

Si sta svolgendo a Mosca la sesta edizione del “Saloni World-Wide Moscow”, tramite il quale l’arredamento italiano tenta di rafforzare la propria presenza sul mercato russo. Rosario Messina, presidente di Federlegno Arredo, afferma: “Speriamo in una ripresa di interesse per gli acquisti e per questo stiamo coinvolgendo architetti, buyer e costruttori dalla Russia e delle repubbliche centro-asiatiche. Siamo presenti in Russia da 15 anni e nonostante il trend negativo le imprese continuano a investire per mantenersi sul mercato: non avrebbe senso scomparire per poi tornare in momenti migliori”. Il mobile italiano, quindi, ha fiducia nella ripresa del settore russo e Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit (ente organizzatore dell’evento), aggiunge che gli imprenditori “devono interpretare culture ed esigenze del mercato, capire dove vanno i giovani designer russi e dimostrare loro la disponibilità delle imprese italiane a sviluppare i progetti più interessanti”.

martedì 5 ottobre 2010

Russia, il comparto del footwear bambino

Il comparto delle calzature bambino rappresenta un settore favorevole per gli investimenti. È stata registrata una crescita significativa nelle importazioni e, attualmente, l’Italia ha un ruolo rilevante nel segmento premium e medio-alto dell’offerta.

Sono positivi i dati relativi al mercato del footwear bambino in Russia. La domanda interna viene soddisfatta prevalentemente dal volume delle importazioni, poiché la produzione locale, seppure in crescita del 16,4%, ricopre un ruolo marginale. Il 2009, con una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente, ha registrato un significativo incremento dell’import, con una valore di circa 1 miliardo di euro.
Per il comparto calzature bambino in Russia è prevista una crescita media annua del 10% fino al 2015, un dato che si pone in stretta relazione sia con la crescita dei redditi, sia con l’aumento di natalità che si sta verificando nel paese.
Si tratta, quindi, di un settore favorevole per gli imprenditori italiani interessati al mercato russo, considerando anche che, attualmente, è l’Italia che detiene il primato nel segmento premium e medio-alto

venerdì 1 ottobre 2010

Russia, positivi i dati sui consumi registrati da Rosstat

Sono positivi i risultati emersi dallo studio statistico di Rosstat: da un lato si assiste ad una diminuzione della popolazione che vive in uno stato di disagio economico, dall’altro si registra un significativo incremento dei consumi.

Rosstat, l’istituto federale di statistica russo, ha pubblicato i dati relativi ad un’indagine sui consumi e sul reddito del Paese. Per lo studio è stato utilizzato un campione di 50 mila intervistati, residenti in tutto il territorio della Federazione Russa.
Attraverso i risultati emersi dalla ricerca, si possono fare due considerazioni rilevanti: da un lato si sta assistendo ad una diminuzione della fascia di popolazione che vive in condizioni di disagio economico, dall’altro si sta registrando un significativo incremento dei consumi, inclusi i beni durevoli e di lusso. A questo proposito, il target costituito dalla fascia agiata è tra i più interessanti per gli imprenditori italiani che vogliono ampliare il proprio business nel Paese russo, poiché cerca prodotti di qualità e di eccellenza che l’industria italiana può garantire. Questo ceto è rappresentato dal 10% della popolazione: ciò significa che sono circa 15 milioni i cittadini che puntano all’ eccellenza nei prodotti e nei servizi acquistati, dal comparto alimentare, all’abbigliamento, ai servizi turistici e immobiliari.
Anche se l’economia russa è stata soggetta ad un rallentamento dovuto alla crisi del 2009, la situazione nel secondo trimestre del 2010 è positiva: la percentuale del reddito destinata alla spesa alimentare (circa il 25%) risulta essere più alta rispetto al valore medio UE.