Nonostante vi siano alcune novità in materia di movimentazione delle merci, alcuni passaggi restano ancora complicati. Le aziende si devono spesso confrontare con difficoltà legate alla certificazione del prodotto e alla questione della lingua.
Sebbene nei primi otto mesi dell’anno il commercio tra Italia e Russia abbia registrato una crescita del 120% rispetto al 2009, restano numerosi gli ostacoli alla dogana, rappresentati da procedure complicate. Un tema trattato durante l’incontro presso la sede di Apindustria a Brescia, dove Vladislav Doroshenko, amministratore delegato della società di consulenza russa Cargo Design, ha presentato le recenti novità in materia di movimentazione delle merci. Ma, nonostante le nuove procedure per snellire le pratiche, alcuni passaggi non risultano comunque essere semplici. A testimonianza le domande e le osservazioni fatte dagli imprenditori durante l’incontro: ad esempio l’obbligo, per alcuni prodotti, di ottenere certificazioni nel Paese russo e non in quello italiano, e il problema della lingua restano difficoltà che l’impresa deve attraversare.
Sebbene nei primi otto mesi dell’anno il commercio tra Italia e Russia abbia registrato una crescita del 120% rispetto al 2009, restano numerosi gli ostacoli alla dogana, rappresentati da procedure complicate. Un tema trattato durante l’incontro presso la sede di Apindustria a Brescia, dove Vladislav Doroshenko, amministratore delegato della società di consulenza russa Cargo Design, ha presentato le recenti novità in materia di movimentazione delle merci. Ma, nonostante le nuove procedure per snellire le pratiche, alcuni passaggi non risultano comunque essere semplici. A testimonianza le domande e le osservazioni fatte dagli imprenditori durante l’incontro: ad esempio l’obbligo, per alcuni prodotti, di ottenere certificazioni nel Paese russo e non in quello italiano, e il problema della lingua restano difficoltà che l’impresa deve attraversare.
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