Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit, l’ente organizzatore di “Saloni World-Wide Moscow” afferma: “dobbiamo interpretare culture ed esigenze del mercato, capire dove vanno i giovani designer russi e dimostrare loro la disponibilità delle imprese italiane a sviluppare i progetti più interessanti”.
Si sta svolgendo a Mosca la sesta edizione del “Saloni World-Wide Moscow”, tramite il quale l’arredamento italiano tenta di rafforzare la propria presenza sul mercato russo. Rosario Messina, presidente di Federlegno Arredo, afferma: “Speriamo in una ripresa di interesse per gli acquisti e per questo stiamo coinvolgendo architetti, buyer e costruttori dalla Russia e delle repubbliche centro-asiatiche. Siamo presenti in Russia da 15 anni e nonostante il trend negativo le imprese continuano a investire per mantenersi sul mercato: non avrebbe senso scomparire per poi tornare in momenti migliori”. Il mobile italiano, quindi, ha fiducia nella ripresa del settore russo e Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit (ente organizzatore dell’evento), aggiunge che gli imprenditori “devono interpretare culture ed esigenze del mercato, capire dove vanno i giovani designer russi e dimostrare loro la disponibilità delle imprese italiane a sviluppare i progetti più interessanti”.
Si sta svolgendo a Mosca la sesta edizione del “Saloni World-Wide Moscow”, tramite il quale l’arredamento italiano tenta di rafforzare la propria presenza sul mercato russo. Rosario Messina, presidente di Federlegno Arredo, afferma: “Speriamo in una ripresa di interesse per gli acquisti e per questo stiamo coinvolgendo architetti, buyer e costruttori dalla Russia e delle repubbliche centro-asiatiche. Siamo presenti in Russia da 15 anni e nonostante il trend negativo le imprese continuano a investire per mantenersi sul mercato: non avrebbe senso scomparire per poi tornare in momenti migliori”. Il mobile italiano, quindi, ha fiducia nella ripresa del settore russo e Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit (ente organizzatore dell’evento), aggiunge che gli imprenditori “devono interpretare culture ed esigenze del mercato, capire dove vanno i giovani designer russi e dimostrare loro la disponibilità delle imprese italiane a sviluppare i progetti più interessanti”.
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