Da una ricerca effettuata dalla Deutsche Bank - che prende in esame le 83 regioni della Federazione russa, dal punti di vista delle loro potenzialità e del livello di rischio che presentano - è emerso che sono 9 le regioni russe che presentano il clima migliore per effettuare investimenti: Mosca e la regione che le stà intorno, San Pietroburgo, Samara, il territorio di Krasnodar (vicino a Soci), la regione di Nizhinij Novgorod, la repubblica del Tatarstan, la regione di Rostov e la repubblica del Bashkortostan. In particolare, molte opportunità sono legate ai progetti per lo sviluppo di Krasnodar, la regione delle Olimpiadi 2014.
Lo studio e, conseguentemente, la classifica che ne è scaturita, si basano sulle valutazioni di un’importante agenzia di rating russa, la Export RA: le regioni vengono classificate sulla base di una media di dati registrati tra il 1995 e il 2007, e nel periodo della crisi economico-finanziaria, dall’autunno 2008 a oggi. Ad ogni regione è stato attribuito un indicatore relativo al potenziale per gli investimenti - calcolato in base al mercato del lavoro, ai consumi, alla produzione, alla capacità di innovazione e così via – e uno relativo al rischio per gli investimenti. Infine, tutte le regioni sono state inserite in una graduatoria che va dalla categoria "massimo potenziale-rischio minimo" a quella "basso potenziale-alto rischio".
Il risultato tiene conto anche della crisi economica che ha portato il governo federale a focalizzare l'attenzione sulle regioni maggiormente colpite dalla crisi, chiamate "monocittà", ovvero centri che si basano quasi esclusivamente sull'attività di un'unica grande industria; il governo Putin ha individuato 400 città a cui garantire assistenza a scapito degli stanziamenti rivolti ad altre regioni, concentrando quindi gli aiuti. L'aspetto positivo, relativamente allo studio Deutsche Bank, è che il governo intende anche lanciare un'altra serie di privatizzazioni e faciliatare l'aflusso di investimenti stranieri.
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