Si è svolto il 31 maggio scorso il 25° summit tra Russia ed Unione Europea a Rostov sul Don. Il presidente della UE, José Manuel Barroso, ha posto grande attenzione sul futuro dell’euro, in questi mesi gravemente minacciato dalla crisi europea. Positiva la risposta della Russia: il presidente russo Dimetro medvedev ha sostenuto l’importanza della valuta europea per la Federazione Russa, dal momento che il 40% delle riserve del paese è in euro. La settimana scorsa anche il presidente della Banca Centrale russa, Serghej Ignatiev, aveva confermato l’appoggio della Russia alla valuta dell’Unione, dichiarando che non ci sarebbero state vendite di euro.
Alcuni passi in avanti durante il summit sono stati fatti verso la “partnership per la modernizzazione”, ovvero una cooperazione tra governi, istituzioni comunitarie e imprese per la modernizzazione della Russia con l’accesso del paese all’alta tecnologia e alle innovazioni occidentali. In questo campo la Russia ritiene che la liberalizzazione dei visti sia un passo fondamentale, e anche durante il summit ha dichiarato di essere pronta all’abrogazione dei visti per gli europei, nonostante le titubanze dell’Unione legate alla scarsa sicurezza alle dogane russe.
Altro argomento su cui la Russia si è soffermata è stato la sua possibile entrata al Wto, che secondo la Federazione è ostacolata dagli Stati Uniti, ma che sarebbe importante per il paese.
Pieno accordo, invece, sulla crisi mediorientale, per la quale Russia e Unione Europea chiedono al più presto un’indagine per ciò che è avvenuto al largo di Gaza pochi giorni fa. Rimanendo in tema di crisi diplomatiche, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha espresso preoccupazione per il trattamento dei giornalisti e attivisti umani in Russia e per l’impunità in Cecenia e nel Caucaso.
Alcuni passi in avanti durante il summit sono stati fatti verso la “partnership per la modernizzazione”, ovvero una cooperazione tra governi, istituzioni comunitarie e imprese per la modernizzazione della Russia con l’accesso del paese all’alta tecnologia e alle innovazioni occidentali. In questo campo la Russia ritiene che la liberalizzazione dei visti sia un passo fondamentale, e anche durante il summit ha dichiarato di essere pronta all’abrogazione dei visti per gli europei, nonostante le titubanze dell’Unione legate alla scarsa sicurezza alle dogane russe.
Altro argomento su cui la Russia si è soffermata è stato la sua possibile entrata al Wto, che secondo la Federazione è ostacolata dagli Stati Uniti, ma che sarebbe importante per il paese.
Pieno accordo, invece, sulla crisi mediorientale, per la quale Russia e Unione Europea chiedono al più presto un’indagine per ciò che è avvenuto al largo di Gaza pochi giorni fa. Rimanendo in tema di crisi diplomatiche, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha espresso preoccupazione per il trattamento dei giornalisti e attivisti umani in Russia e per l’impunità in Cecenia e nel Caucaso.
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