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venerdì 28 maggio 2010

Penalizzazioni più severe per l’industria estrattiva del carbone per tutelare la sicurezza

Il Primo Ministro russo Vladimir Putin ha annunciato, all’inizio della settimana, che verranno inasprite le pene per l’industria estrattiva del carbone. La decisione è stata presa in seguito all’incidente avvenuto tra l’8 ed il 9 maggio scorso alla compagnia Raspadskaya, in cui almeno 90 persone sono morte a causa della duplice esplosione avvenuta a 500 metri sotto il suolo nella regione di Kemerovo. Raspadskaya è una delle maggiori compagnie del settore, e produce l’11% del carbone utilizzato in Russia.
Putin, in seguito all’accaduto, ha deciso di prendere il comando dell’agenzia di sicurezza industriale, la Federal Service for Environmental, Technological and Atomic Inspection, annunciando la penalizzazione di manager e la chiusura temporanea di miniere che non rispettano i requisiti standard di sicurezza. Putin ha inoltre accusato il direttore della compagnia coinvolta, Igor Volkov, di aver violato le norme numerose volte e si aspetta quindi le dimissioni del manager. Tuttavia, l’azienda ha fatto sapere che non è nelle loro intenzioni lasciare che Volkov lasci la compagnia.
Nonostante le misure annunciate dal Primo Ministro, secondo le statistiche le miniere russe sono diventate più sicure negli ultimi anni. Il rapporto tra decessi e milioni di tonnellate prodotte è sceso dello 0,18 nel 2009 dall’1 del 1990. Secondo gli esperti del settore, i produttori di carbone avrebbero speso negli ultimi dieci anni circa 12 miliardi di dollari nello sviluppo delle miniere.

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