Si intravedono nuove opportunità per i produttori italiani di vino che vogliono esportare in Russia. Fino a poco tempo fa il mercato russo del vino non offriva grandi prospettive in quanto i prezzi sono sempre stati più alti rispetto al resto d’Europa (anche 4-5 volte in più). Il motivo è da attribuirsi ai costi di trasposto, alle procedure di sdoganamento e alle elevate spese per le barriere d’entrata (in Russia, infatti, si richiede una certificazione obbligatoria e ci sono costi alti di marketing e di promozione). Inoltre il margine del canale di distribuzione russo impedisce di fatto lo sviluppo del mercato di consumo. Recentemente, però, il Servizio Federale Anti-monopolio della Russia ha scoperto che alcuni rincari di rivenditori di vino erano assolutamente ingiustificati e si prevedono quindi pesanti sanzioni per il settore. Per contrastare ciò molti rivenditori hanno così applicato sui vini sconti permanenti che vanno dal 25% al 75%, rendendo di fatto il vino più accessibile ai consumatori. Ciò rappresenta quindi una svolta importante ed allettante per gli esportatori di vino stranieri.
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