La Banca Centrale Russa ha deciso giovedì scorso di tagliare ulteriormente i tassi principali, portando ad una diminuzione del tasso di rifinanziamento dall’ 8,25% all’ 8% e riducendo così di 25 punti base. Si tratta del tredicesimo taglio dall’aprile 2009 e potrebbe portare ad un innalzamento dell’inflazione nella seconda metà dell’anno, sostenendo così il rublo. La decisione presa dall’istituto, infatti, è volta al rafforzamento della valuta russa, che subito dopo la misura intrapresa ha raggiunto il picco di 33,47 contro il paniere dollaro-euro. Secondo alcuni economisti russi il taglio effettuato darà sostegno al rublo grazie l’innalzamento della domanda dei bond russi. La prossima decisione sui tassi bancari verrà presa in maggio, ma se la crescita economica continuerà, la Banca Centrale non dovrebbe fare ulteriori tagli.
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