Europa in allerta per una disputa sul gas tra Russia e Bielorussia. La prima mossa è partita questa settimana dalla Russia, con il taglio del 15% delle forniture, a causa del mancato pagamento degli arretrati, nonostante Gazprom ammetta di avere a sua volta un debito con i bielorussi, per i diritti di transito. In seguito, il presidente bielorusso Alexsander Lukashenko ha ordinato l’interruzione del gas russo verso l’Europa, fino al momento in cui Gazprom pagherà il transito. Di questo ha risentito la confinante Lituania, che ha registrato un calo del 40% delle forniture. “Questo non è un problema di un solo stato membro, ma è un attacco all’intera Unione Europea”, ha dichiarato il commissario all’Energia Günther Öttinger. Potrebbero inoltre esserci conseguenze per la Germania e la Polonia.
Nessun impatto per l’Italia invece. “Non abbiamo collegamenti diretti d’importazione, quindi non c’è alcun impatto diretto sul nostro approvvigionamento”, chiarisce Carlo Malacarne, amministratore delegato di Snam Rete Gas.
Nessun impatto per l’Italia invece. “Non abbiamo collegamenti diretti d’importazione, quindi non c’è alcun impatto diretto sul nostro approvvigionamento”, chiarisce Carlo Malacarne, amministratore delegato di Snam Rete Gas.
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