La crisi spinge gli specialisti stranieri a cercare lavoro in Russia.
Secondo le agenzie di collocamento, in alcuni settori, il numero degli impiegati stranieri in Russia è cresciuto in modo esponenziale e la forza di attrazione del Paese aumenta di giorno in giorno.
Dal 2008 si dice che la Federazione russa rappresenta “un’isola di stabilità”: ipotesi confermata dagli specialisti stranieri che, a causa del caro vita, dei tagli del personale o altri problemi legati alla crisi, sempre più numerosi cercano lavoro in Russia, a migliaia di chilometri di distanza da casa.
Aleksej Zakharov, direttore del portale web Superjob.ru, ha dichiarato al riguardo: “Innanzitutto, le società russe sono interessanti per i top manager, in quanto le norme fiscali in vigore nel nostro paese sono migliori, si guadagna quanto in Europa, e si paga di meno. […] Le mete d’attrazione sono prima di tutto il settore bancario e delle materie prime. Il che non è sorprendente. Vengono invitate le persone competenti nelle sfere in cui le forze nazionali non sono sufficienti. Poi sono in grado di coordinare il lavoro con l’estero e per di più portano da noi nuove esperienze e modalità dei paesi d’origine.”
Secondo le agenzie di collocamento, in alcuni settori, il numero degli impiegati stranieri in Russia è cresciuto in modo esponenziale e la forza di attrazione del Paese aumenta di giorno in giorno.
Dal 2008 si dice che la Federazione russa rappresenta “un’isola di stabilità”: ipotesi confermata dagli specialisti stranieri che, a causa del caro vita, dei tagli del personale o altri problemi legati alla crisi, sempre più numerosi cercano lavoro in Russia, a migliaia di chilometri di distanza da casa.
Aleksej Zakharov, direttore del portale web Superjob.ru, ha dichiarato al riguardo: “Innanzitutto, le società russe sono interessanti per i top manager, in quanto le norme fiscali in vigore nel nostro paese sono migliori, si guadagna quanto in Europa, e si paga di meno. […] Le mete d’attrazione sono prima di tutto il settore bancario e delle materie prime. Il che non è sorprendente. Vengono invitate le persone competenti nelle sfere in cui le forze nazionali non sono sufficienti. Poi sono in grado di coordinare il lavoro con l’estero e per di più portano da noi nuove esperienze e modalità dei paesi d’origine.”
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