In occasione del primo Summit delle Nuove Città, svoltosi a Parigi dal 14 al 16 maggio 2012, è stata presentata Skolkovo, la città russa del futuro dedicata a scienza, ricerca e innovazione.
L’ambizioso progetto di Skolkovo, la Silicon Valley russa, punta a inventare dal nulla un nuovo tessuto urbano, sia a livello di interazioni umane sia di infrastrutture, secondo un piano di urbanizzazione sviluppato dallo studio francese Arep.
Il progetto ricorda un po’ “utopie urbanistiche” come Brasilia, Auroville, Astana. Skolkovo però si contraddistingue perché si pone come obbiettivo l’innovazione; la città è infatti concepita come una cellula: si allarga a partire da un nucleo centrale strutturato attorno all’università e al Technopark, i due punti più importanti della città; l’area coinvolgerà una superficie totale di 400 ettari divisi in quattro macro-aree, e includerà condomini e appartamenti, esercizi commerciali, luoghi di divertimento e di servizio, oltre a numerose aree verdi.
Per i 26mila utenti stimati - tra i quali seimila ricercatori qualificati, 2.500 studenti o personale accademico e 10mila imprenditori - l’innovazione sarà presente nella vita di tutti i giorni, gli edifici sono stati infatti progettati in un’ottica di risparmio energetico. A tal riguardo, Jack Bennet, direttore aggiunto della Fondazione Skolkovo, ha dichiarato: “vogliamo concretizzare il concetto di città intelligente in partenariato con l’azienda Cisco”.
Il progetto, il cui costo totale stimato ammonta a 4-5 miliardi di euro, si avvale già di investimenti per 250 milioni di euro dei leader mondiali di settori di punta, quali Boeing, Eads o Ibm, e di un partenariato con l’Mit, il Massachusetts Institute of Technology.
L’ambizioso progetto di Skolkovo, la Silicon Valley russa, punta a inventare dal nulla un nuovo tessuto urbano, sia a livello di interazioni umane sia di infrastrutture, secondo un piano di urbanizzazione sviluppato dallo studio francese Arep.
Il progetto ricorda un po’ “utopie urbanistiche” come Brasilia, Auroville, Astana. Skolkovo però si contraddistingue perché si pone come obbiettivo l’innovazione; la città è infatti concepita come una cellula: si allarga a partire da un nucleo centrale strutturato attorno all’università e al Technopark, i due punti più importanti della città; l’area coinvolgerà una superficie totale di 400 ettari divisi in quattro macro-aree, e includerà condomini e appartamenti, esercizi commerciali, luoghi di divertimento e di servizio, oltre a numerose aree verdi.
Per i 26mila utenti stimati - tra i quali seimila ricercatori qualificati, 2.500 studenti o personale accademico e 10mila imprenditori - l’innovazione sarà presente nella vita di tutti i giorni, gli edifici sono stati infatti progettati in un’ottica di risparmio energetico. A tal riguardo, Jack Bennet, direttore aggiunto della Fondazione Skolkovo, ha dichiarato: “vogliamo concretizzare il concetto di città intelligente in partenariato con l’azienda Cisco”.
Il progetto, il cui costo totale stimato ammonta a 4-5 miliardi di euro, si avvale già di investimenti per 250 milioni di euro dei leader mondiali di settori di punta, quali Boeing, Eads o Ibm, e di un partenariato con l’Mit, il Massachusetts Institute of Technology.
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