I derivati sui prodotti alimentari raggiungono livelli record nei mercati
finanziari di Mosca.
La Federazione russa sta guadagnando terreno nel mercato delle soft
commodities, un settore che, a causa dell’incremento dei consumi nei Paesi
emergenti e della crescita delle calamità naturali, è destinato ad assumere un
peso crescente. Come si evince dal volume dei contratti futures scambiati sul
Micex-Rts (la Borsa di Mosca) nel mese di marzo 2012, il grano è il prodotto che
domina la produzione di soft commodities del Paese. Nel corso del 2011 la Russia
e il Kazakhstan hanno registrato incrementi di circa il 30% nei raccolti e, per
l’anno in corso, gli analisti prevedono un aumento dell’export di grano dalla
Federazione di circa il 50%.
Anche lo zucchero è divenuto un prodotto su cui la Russia punta per rafforzare la propria incidenza sui mercati internazionali: nel 2011 la produzione di zucchero di canna ha toccato quota cinque milioni di tonnellate, consentendone, per la prima volta in 12 anni, l’esportazione in Europa e in Siria.
Il boom dell’agricoltura russa risulta favorito anche dal piano triennale per l’agricoltura lanciato dal governo, che prevede un aumento del 30% delle industrie di trasformazione, con una nuova apertura nella regione di Tambov, prevista già nel corso del prossimo anno.
Anche lo zucchero è divenuto un prodotto su cui la Russia punta per rafforzare la propria incidenza sui mercati internazionali: nel 2011 la produzione di zucchero di canna ha toccato quota cinque milioni di tonnellate, consentendone, per la prima volta in 12 anni, l’esportazione in Europa e in Siria.
Il boom dell’agricoltura russa risulta favorito anche dal piano triennale per l’agricoltura lanciato dal governo, che prevede un aumento del 30% delle industrie di trasformazione, con una nuova apertura nella regione di Tambov, prevista già nel corso del prossimo anno.
Nessun commento:
Posta un commento