Con l'entrata in vigore del protocollo di adesione, la Federazione Russa fa ora parte ufficialmente dell'Organizzazione Mondiale del Commercio.
Il 22 agosto 2012 è entrato in vigore il protocollo sull'adesione della Federazione all'Accordo di Marrakesh, documento fondativo della World Trade Organization.
È giunto il momento quindi di porre la parola fine al lungo percorso, durato ben 18 anni, che ha portato la Russia a entrare nel Wto.
All'interno del Paese, molti naturalmente temono l'impatto della Wto sull'industria nazionale, poco attrezzata per affrontare la concorrenza in arrivo dall'estero. Ma c'è anche chi invece guarda ai benefici per gli esportatori russi, che in diversi settori - metallurgia, chimica - avranno campo sgombro dai dazi, e soprattutto per i consumatori russi, che assisteranno al calo dei prezzi sui prodotti importati.
La verità è che ad oggi, i cambiamenti saranno molto relativi, se non nulli. Con l'entrata in vigore del nuovo Sistema tariffario dell'Unione doganale, la Russia ridurrà subito i cosiddetti dazi anti-crisi, aumentati nel 2009 a protezione delle industrie messe più in difficoltà.
Analogamente, nell'ambito della riduzione delle tariffe i prodotti agricoli russi avranno un cammino agevolato, dal 15,6 attuale all'11,3% da raggiungere a fine transizione.
giovedì 23 agosto 2012
lunedì 13 agosto 2012
Nuove misure per risparmiare sulla spesa pubblica
In base alle nuove norme proposte dal Ministero russo delle Finanze, i funzionari che non rispettano il Codice di Bilancio dovranno pagare le sanzioni previste di tasca propria.
Pochi giorni fa, Anton Siluanov, ministro delle Finanze, ha presentato degli emendamenti al Codice di Bilancio per il miglioreranno della spesa pubblica.
Le misure più interessanti della proposta prevedono un sistema di sanzioni per chi contravviene alle norme stabilite. Mentre sino ad oggi si è cercato di fare in modo che i fondi pubblici fossero spesi per determinati scopi, il nuovo documento intende assicurare che siano soprattutto spesi in maniera opportuna. La Camera di Revisione Contabile avrà così il diritto di verificare l’opportunità delle spese pubbliche.
"Di fatto, la maggior parte delle misure previste dal Codice del Bilancio non possono essere applicate a causa della complessità delle procedure o del rischio di compromettere le attività di bilancio”, ha dichiarato Siluanov.
Vladimir Nazarov, esperto dell’istituto intitolato a Yegor Gaidar, è della stessa opinione: “Non è mai accaduto che a causa di qualche violazione il ministro delle Finanze abbia smesso di erogare fondi a una regione pesantemente sovvenzionata”, ha affermato, perché così facendo “le somme da corrispondere aumenterebbero e si verificherebbero delle sgradevoli conseguenze politiche”.
Pochi giorni fa, Anton Siluanov, ministro delle Finanze, ha presentato degli emendamenti al Codice di Bilancio per il miglioreranno della spesa pubblica.
Le misure più interessanti della proposta prevedono un sistema di sanzioni per chi contravviene alle norme stabilite. Mentre sino ad oggi si è cercato di fare in modo che i fondi pubblici fossero spesi per determinati scopi, il nuovo documento intende assicurare che siano soprattutto spesi in maniera opportuna. La Camera di Revisione Contabile avrà così il diritto di verificare l’opportunità delle spese pubbliche.
"Di fatto, la maggior parte delle misure previste dal Codice del Bilancio non possono essere applicate a causa della complessità delle procedure o del rischio di compromettere le attività di bilancio”, ha dichiarato Siluanov.
Vladimir Nazarov, esperto dell’istituto intitolato a Yegor Gaidar, è della stessa opinione: “Non è mai accaduto che a causa di qualche violazione il ministro delle Finanze abbia smesso di erogare fondi a una regione pesantemente sovvenzionata”, ha affermato, perché così facendo “le somme da corrispondere aumenterebbero e si verificherebbero delle sgradevoli conseguenze politiche”.
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