Nel mese di aprile il deflusso di capitali dalla Russia si è attestato tra i 3,5 e i 4 miliardi di dollari con una stima inferiore rispetto a quella del mese precedente (7,8 miliardi). Nel frattempo il Pil russo cresce dello 0,1% rispetto a marzo.
Il viceministro dello Sviluppo economico russo, Andrei Klepach, ha reso noti i dati relativi al deflusso di capitali dalla Russia per il mese di aprile 2013. La cifra è stata calcolata tra i 3,5 e i 4 miliardi di dollari.
A metà aprile, il dicastero aveva diffuso una serie di previsioni sullo sviluppo dell'economia russa, in cui veniva ipotizzato un tetto massimo di 30-35 miliardi di dollari per il 2013. Una stima inferiore rispetto alle attese e che oggi assume dimensioni abbastanza modeste. Già perché se è vero che vi è stata una rivalutazione al ribasso delle stime fatte lo scorso mese, se andiamo a controllare i dati degli scorsi anni ci rendiamo conto di come la situazione anche per la Federazione Russia stia lentamente cambiando.
Nello stesso periodo del 2011, infatti, la Banca Centrale russa stimava attorno ai 70 miliardi di dollari il deflusso annuale e nel 2012 la cifra era stimata attorno ai 60 miliardi di dollari.
Il ministero ha inoltre reso noto che la crescita del Pil russo ad aprile è stata dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 2,6% annuo. Un aumento che se calcolato nei primi 4 mesi del nuovo anno può essere registrato attorno all’1,8%.
martedì 28 maggio 2013
giovedì 23 maggio 2013
Putin rassicura: nessuna crisi recessione
Il primo vice premier russo Igor Shuvalov ha chiesto a Vladimir Putin di convocare una nuova riunione per affrontare un gran numero di questioni controverse che rimangono sul tavolo in ambito economico. Il premier però rassicura tutti.
"Per quanto riguarda il piano che abbiamo presentato al presidente, ho chiesto un incontro con lui per armonizzare le questioni che sono controverse o ambigue e non ci sono solo due problemi. Ce ne sono molti di più”. Sono queste le parole di Igor Shuvalov, primo vice premier russo, relativamente all’attuale situazione economica del Paese.
Stando a quanto affermato, l'economia non è attualmente in una situazione di crisi, ma il vero problema riguarda la non soddisfazione per i livelli di crescita attuali registrati.
Se è vero che lo scorso mese il Ministero dello Sviluppo Economico aveva modificato al ribasso le principali previsioni macroeconomiche per il 2013, la previsione di crescita del PIL russo è stata abbassata da 3,6 a 2,4%. Putin, in una breve nota stampa, rassicura il Paese con un laconico: “Non ci sarà recessione quest'anno”.
Di diverso avviso rimane Andrej Belousov, capo del dipartimento, il quale afferma che entro il prossimo autunno, l’economia russa potrà cadere in recessione, se non si interviene per stimolare la crescita del PIL.
Sul piano europeo invece rallenta a maggio il ritmo della recessione nell'intera area. L'indice Pmi composito dell'area euro di maggio, secondo la lettura preliminare, è infatti salito a 47,7 punti dal dato precedente di aprile a 46,9 punti, oltre le attese del consenso a 47,2 punti.
"Per quanto riguarda il piano che abbiamo presentato al presidente, ho chiesto un incontro con lui per armonizzare le questioni che sono controverse o ambigue e non ci sono solo due problemi. Ce ne sono molti di più”. Sono queste le parole di Igor Shuvalov, primo vice premier russo, relativamente all’attuale situazione economica del Paese.
Stando a quanto affermato, l'economia non è attualmente in una situazione di crisi, ma il vero problema riguarda la non soddisfazione per i livelli di crescita attuali registrati.
Se è vero che lo scorso mese il Ministero dello Sviluppo Economico aveva modificato al ribasso le principali previsioni macroeconomiche per il 2013, la previsione di crescita del PIL russo è stata abbassata da 3,6 a 2,4%. Putin, in una breve nota stampa, rassicura il Paese con un laconico: “Non ci sarà recessione quest'anno”.
Di diverso avviso rimane Andrej Belousov, capo del dipartimento, il quale afferma che entro il prossimo autunno, l’economia russa potrà cadere in recessione, se non si interviene per stimolare la crescita del PIL.
Sul piano europeo invece rallenta a maggio il ritmo della recessione nell'intera area. L'indice Pmi composito dell'area euro di maggio, secondo la lettura preliminare, è infatti salito a 47,7 punti dal dato precedente di aprile a 46,9 punti, oltre le attese del consenso a 47,2 punti.
giovedì 16 maggio 2013
Sport e Gazprom: binomio vincente
Secondo il quotidiano Moskovski Novosti, Gazprom, la più grande compagnia russa ed il maggiore estrattore al mondo di gas naturale, finanzierà a partire dal 2015 un nuovo campionato di pallamano europeo denominato “South Stream”, nome liberamente ispirato al nuovo gasdotto russo.
Gazprom al centro delle sponsorizzazioni sportive europee.
Dopo essere scesa in campo in Russia affianco di numerose squadre di calcio, biathlon e hockey su ghiaccio, l’azienda sta ora spostando il suo interesse verso l’Europa, dove le sponsorizzazioni sportive del gigante energetico russo si stanno diffondendo a macchia d’olio seguendo una strategia ben precisa.
L’ultimo caso in ordine di tempo è quello della pallamano, con il finanziamento di un nuovo torneo denominato «South Stream», come il nuovo gasdotto che dovrebbe cominciare a pompare gas dalla Russia verso Occidente a partire dal 2015.
La notizia è riportata oggi dal quotidiano russo Moskovski Novosti.
L’azienda, controllata interamente dal Cremlino, amplia così il suo progetto che fa parte di un più ampio disegno che segue pari passo i piani economici di espansione a livello internazionale.
Gazprom investe guardando alla sostanza e non si dimentica che nel mondo globalizzato l’economia penetra i mercati anche e proprio attraverso l’immagine. E lo sport è uno dei veicoli più adatti all’uso.
Negli ultimi dieci anni l’azienda si è in qualche modo convertita alla diffusione del marchio con enormi investimenti per rendere noto e appetibile il proprio nome dentro e fuori i confini nazionali. All’inizio fu lo Zenit San Pietroburgo, poi lo Shalke 04 in Germania e infine la Stella Rossa Belgrado. Tutte squadre che grazie all’avvento della nuova sponsorizzazione hanno poi conseguito sul campo importanti risultati. A quando l’Italia?
Gazprom al centro delle sponsorizzazioni sportive europee.
Dopo essere scesa in campo in Russia affianco di numerose squadre di calcio, biathlon e hockey su ghiaccio, l’azienda sta ora spostando il suo interesse verso l’Europa, dove le sponsorizzazioni sportive del gigante energetico russo si stanno diffondendo a macchia d’olio seguendo una strategia ben precisa.
L’ultimo caso in ordine di tempo è quello della pallamano, con il finanziamento di un nuovo torneo denominato «South Stream», come il nuovo gasdotto che dovrebbe cominciare a pompare gas dalla Russia verso Occidente a partire dal 2015.
La notizia è riportata oggi dal quotidiano russo Moskovski Novosti.
L’azienda, controllata interamente dal Cremlino, amplia così il suo progetto che fa parte di un più ampio disegno che segue pari passo i piani economici di espansione a livello internazionale.
Gazprom investe guardando alla sostanza e non si dimentica che nel mondo globalizzato l’economia penetra i mercati anche e proprio attraverso l’immagine. E lo sport è uno dei veicoli più adatti all’uso.
Negli ultimi dieci anni l’azienda si è in qualche modo convertita alla diffusione del marchio con enormi investimenti per rendere noto e appetibile il proprio nome dentro e fuori i confini nazionali. All’inizio fu lo Zenit San Pietroburgo, poi lo Shalke 04 in Germania e infine la Stella Rossa Belgrado. Tutte squadre che grazie all’avvento della nuova sponsorizzazione hanno poi conseguito sul campo importanti risultati. A quando l’Italia?
mercoledì 8 maggio 2013
Nizhny Novgorod fulcro degli investimenti
C’è una regione in Russia che continua a stupire con i suoi numeri e la crescita di molti suoi settori. Nizhny Novgorod fa infatti affari con più di cento paesi al mondo, Italia compresa. Nel 2011 il Belpaese si è infatti classificato al dodicesimo posto per volume di fatturato legato al commercio estero.
Nizhny Novgorod, regione russa situata nella Russia Europea Centrale, negli ultimi anni è diventata un importante punto di riferimento per tutti gli investitori che puntano a oriente.
Intrattenendo rapporti commerciali con oltre 125 Paesi in tutto il mondo, la regione ha fatto registrare un’importante crescita in diversi settori (legname e chimico su tutti). Nel 2011 l’Italia si è classificata al dodicesimo posto per volume di fatturato legato al commercio estero proprio con Nizhny Novgorod, salendo fino al nono posto nei primi sei mesi del 2012.
“Il nostro territorio rientra nella top 10 delle regioni russe capaci di attrarre il maggior numero di investimenti stranieri. Un primato reso possibile grazie a fattori economici e geopolitici, che hanno fatto di questa zona uno dei mercati di sbocco più grandi di tutto il Paese, con la capacità di acquisto più alta – ha spiegato il governatore Valery Shantsev - La sua posizione strategica consente di raggiungere Mosca con mezzi rapidi ed efficienti: da Nizhny Novgorod partono regolarmente voli diretti verso la capitale russa, e in meno di quattro ore si può essere sulla Piazza Rossa grazie ai nostri treni ad alta velocità”.
Ad oggi la regione è tra le più sviluppate a livello industriale e, nonostante la totale mancanza di materie prime, può vantare su di un importante apparato di industrie meccaniche, chimiche, metallurgiche, senza dimenticare gli impianti per la lavorazione del legno, della carta e della cellulosa.
È dello scorso ottobre la notizia che il Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione Russa e il Governo di Nizhny Novgorod hanno ratificato un accordo relativo alla cooperazione nel settore del commercio estero, al fine di favorire le condizioni per attirare nuovi investimenti.
Nizhny Novgorod, regione russa situata nella Russia Europea Centrale, negli ultimi anni è diventata un importante punto di riferimento per tutti gli investitori che puntano a oriente.
Intrattenendo rapporti commerciali con oltre 125 Paesi in tutto il mondo, la regione ha fatto registrare un’importante crescita in diversi settori (legname e chimico su tutti). Nel 2011 l’Italia si è classificata al dodicesimo posto per volume di fatturato legato al commercio estero proprio con Nizhny Novgorod, salendo fino al nono posto nei primi sei mesi del 2012.
“Il nostro territorio rientra nella top 10 delle regioni russe capaci di attrarre il maggior numero di investimenti stranieri. Un primato reso possibile grazie a fattori economici e geopolitici, che hanno fatto di questa zona uno dei mercati di sbocco più grandi di tutto il Paese, con la capacità di acquisto più alta – ha spiegato il governatore Valery Shantsev - La sua posizione strategica consente di raggiungere Mosca con mezzi rapidi ed efficienti: da Nizhny Novgorod partono regolarmente voli diretti verso la capitale russa, e in meno di quattro ore si può essere sulla Piazza Rossa grazie ai nostri treni ad alta velocità”.
Ad oggi la regione è tra le più sviluppate a livello industriale e, nonostante la totale mancanza di materie prime, può vantare su di un importante apparato di industrie meccaniche, chimiche, metallurgiche, senza dimenticare gli impianti per la lavorazione del legno, della carta e della cellulosa.
È dello scorso ottobre la notizia che il Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione Russa e il Governo di Nizhny Novgorod hanno ratificato un accordo relativo alla cooperazione nel settore del commercio estero, al fine di favorire le condizioni per attirare nuovi investimenti.
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