Il 19 marzo l'Antitrust europeo aveva aperto una procedura nei confronti di Eni per presunta violazione della concorrenza nella gestione dei gasdotti TAG, TENP e Transitgas. Sono tuttora in corso le trattative tra il gruppo di Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, e la Commissione europea, circa la questione del controllo dei gasdotti dal Nord Europa e dalla Russia, per permettere al gruppo italiano di evitare la multa minacciata da Bruxelles, che auspicava la rinuncia all'attuale influenza su TENP, Transitgas e TAG da parte di Eni.
L'allentamento della presa sui gasdotti interessati avverrà con il coinvolgimento di entità pubbliche: sarebbero in corso discussioni riguardanti la vendita o la cessione, in tutto o in parte, ad entità pubbliche, inclusa la Cdp - Cassa depositi e prestiti.
I progetti in esame sono due: un’ipotesi si basa sulla possibile cessione da parte di Eni della proprietà di TENP e Transitgas, due gasdotti che portano gas dall'Olanda in Italia, attraverso la Germania e la Svizzera. L'azienda pubblica poi cederebbe alla Cassa depositi e prestiti i diritti di trasporto relativi al TAG, il gasdotto proveniente dalla Russia.
Secondo una delle fonti a conoscenza del dossier invece, Eni starebbe valutando anche un'operazione più complessa che coinvolgerebbe l'intera Snam rete gas, controllata al 52,54% dal gruppo del cane a sei zampe: in un primo momento, Eni venderebbe a Snam rete gas tutti i gasdotti che portano gas in Italia da Nord - ovvero TENP, Transitgas e TAG – e, una volta portato a termine tale passaggio, ridurrebbe la propria quota in Snam vendendo a Tesoro e Cdp il 27% di Srg: a Scaroni resterebbe così il 25,5% circa di Snam.
Per ora Eni ha preferito non rilasciare alcun commento al riguardo.
L'allentamento della presa sui gasdotti interessati avverrà con il coinvolgimento di entità pubbliche: sarebbero in corso discussioni riguardanti la vendita o la cessione, in tutto o in parte, ad entità pubbliche, inclusa la Cdp - Cassa depositi e prestiti.
I progetti in esame sono due: un’ipotesi si basa sulla possibile cessione da parte di Eni della proprietà di TENP e Transitgas, due gasdotti che portano gas dall'Olanda in Italia, attraverso la Germania e la Svizzera. L'azienda pubblica poi cederebbe alla Cassa depositi e prestiti i diritti di trasporto relativi al TAG, il gasdotto proveniente dalla Russia.
Secondo una delle fonti a conoscenza del dossier invece, Eni starebbe valutando anche un'operazione più complessa che coinvolgerebbe l'intera Snam rete gas, controllata al 52,54% dal gruppo del cane a sei zampe: in un primo momento, Eni venderebbe a Snam rete gas tutti i gasdotti che portano gas in Italia da Nord - ovvero TENP, Transitgas e TAG – e, una volta portato a termine tale passaggio, ridurrebbe la propria quota in Snam vendendo a Tesoro e Cdp il 27% di Srg: a Scaroni resterebbe così il 25,5% circa di Snam.
Per ora Eni ha preferito non rilasciare alcun commento al riguardo.
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