Nonostante “la crisi del mercato globale” abbia causato delle conseguenze sulle preferenze dei consumatori nel mercato dell’abbigliamento, il marchio made in Italy continuerà a sbarcare in Russia, poiché sinonimo di qualità e innovazione.
Le ripercussioni della “crisi del mercato mondiale” sul settore dell’abbigliamento russo hanno riguardato sia i consumatori, sia gli operatori di mercato, come importatori, esportatori e retailers.
Si sono verificati alcuni cambiamenti negli acquisti: circa il 50% dei consumatori ha espresso la preferenza per prodotti di fascia media o medio/alta rispetto a marchi di lusso verso i quali si erano orientati in precedenza. Inoltre, è stato registrato un notevole incremento delle vendite nei periodi dei saldi e nell’e-commerce, che, nel 2010, ha visto aumentare (rispetto all’anno precedente) del 12% gli utilizzatori dei servizi on line dei negozi.
I segmenti con maggior successo risultano essere quelli dell’abbigliamento per bambini e donna, e quello delle calzature, nel quale sta crescendo la concorrenza dei marchi tedeschi e turchi nella fascia di prezzo medio.
All’interno di questi recenti mutamenti, il made in Italy continua ad occupare una posizione rilevante nel settore abbigliamento, poiché è sinonimo di qualità e innovazione. Il 2010 è stato protagonista di diverse aperture di negozi di marchi italiani, sia nella capitale, sia in città in cui la classe media è caratterizzata da un’alta capacità di spesa. Ne sono un esempio il nuovo negozio “Trussardi Jeans” a Krasnodar, “Bottega Veneta”, “Crema&Cioccolato”, “Show room Max Mara” a Mosca.
Le ripercussioni della “crisi del mercato mondiale” sul settore dell’abbigliamento russo hanno riguardato sia i consumatori, sia gli operatori di mercato, come importatori, esportatori e retailers.
Si sono verificati alcuni cambiamenti negli acquisti: circa il 50% dei consumatori ha espresso la preferenza per prodotti di fascia media o medio/alta rispetto a marchi di lusso verso i quali si erano orientati in precedenza. Inoltre, è stato registrato un notevole incremento delle vendite nei periodi dei saldi e nell’e-commerce, che, nel 2010, ha visto aumentare (rispetto all’anno precedente) del 12% gli utilizzatori dei servizi on line dei negozi.
I segmenti con maggior successo risultano essere quelli dell’abbigliamento per bambini e donna, e quello delle calzature, nel quale sta crescendo la concorrenza dei marchi tedeschi e turchi nella fascia di prezzo medio.
All’interno di questi recenti mutamenti, il made in Italy continua ad occupare una posizione rilevante nel settore abbigliamento, poiché è sinonimo di qualità e innovazione. Il 2010 è stato protagonista di diverse aperture di negozi di marchi italiani, sia nella capitale, sia in città in cui la classe media è caratterizzata da un’alta capacità di spesa. Ne sono un esempio il nuovo negozio “Trussardi Jeans” a Krasnodar, “Bottega Veneta”, “Crema&Cioccolato”, “Show room Max Mara” a Mosca.
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