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venerdì 19 novembre 2010

Russia, tendenze nel settore dell’abbigliamento

Nonostante “la crisi del mercato globale” abbia causato delle conseguenze sulle preferenze dei consumatori nel mercato dell’abbigliamento, il marchio made in Italy continuerà a sbarcare in Russia, poiché sinonimo di qualità e innovazione.

Le ripercussioni della “crisi del mercato mondiale” sul settore dell’abbigliamento russo hanno riguardato sia i consumatori, sia gli operatori di mercato, come importatori, esportatori e retailers.
Si sono verificati alcuni cambiamenti negli acquisti: circa il 50% dei consumatori ha espresso la preferenza per prodotti di fascia media o medio/alta rispetto a marchi di lusso verso i quali si erano orientati in precedenza. Inoltre, è stato registrato un notevole incremento delle vendite nei periodi dei saldi e nell’e-commerce, che, nel 2010, ha visto aumentare (rispetto all’anno precedente) del 12% gli utilizzatori dei servizi on line dei negozi.
I segmenti con maggior successo risultano essere quelli dell’abbigliamento per bambini e donna, e quello delle calzature, nel quale sta crescendo la concorrenza dei marchi tedeschi e turchi nella fascia di prezzo medio.
All’interno di questi recenti mutamenti, il made in Italy continua ad occupare una posizione rilevante nel settore abbigliamento, poiché è sinonimo di qualità e innovazione. Il 2010 è stato protagonista di diverse aperture di negozi di marchi italiani, sia nella capitale, sia in città in cui la classe media è caratterizzata da un’alta capacità di spesa. Ne sono un esempio il nuovo negozio “Trussardi Jeans” a Krasnodar, “Bottega Veneta”, “Crema&Cioccolato”, “Show room Max Mara” a Mosca.

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