Tra i membri del G20 il Paese si posiziona al secondo posto per il suo basso tasso di disoccupazione e la sua crescita, nonostante la crisi globale.
Arabia Saudita, Russia e Cina. È questo il podio stilato dal quotidiano inglese Financial Times relativamente alla stabilità finanziaria dei Paesi del G20.
L’economia russa è dunque considerata una delle più stabili; rapportata a una serie di indici macroeconomici dei maggiori Paesi del mondo, compresi i ritmi della crescita del Pil, l’entità del deficit del bilancio statale e il tasso di disoccupazione, si nota come il Paese sia in netta controtendenza rispetto al resto dell’Europa. Per portare un dato basti pensare che il tasso di disoccupazione nel Paese è pari a poco più del 5 per cento, cinque volte più basso di quello attualmente registrato in Spagna.
Il quotidiano ha poi sottolineato in quale misura sono stati efficaci i provvedimenti di uno Stato per l’uscita dalla crisi. Sempre considerando la totale recessione dell’UE, nel 2012 in Russia si è registrata una crescita economica pari circa al 4 per cento.
Proprio la crisi che ha investito l'eurozona sta diventando sempre più una seria minaccia per l'economia di Mosca, poiché, come riferito dal primo ministro russo Dmitri Medvedev in un'intervista congiunta rilasciata all'agenzia France Presse e al quotidiano Le Figaro: ''La Russia è in larga misura dipendente da ciò che accade negli Stati membri dell'Unione”.
venerdì 30 novembre 2012
lunedì 26 novembre 2012
Medvedev-Cremlino e lo sguardo ad est di Putin
Sono passati solo sei mesi dal giuramento di Vladimir Putin a Presidente della Federazione Russa che già in patria si guarda avanti alla prossime elezioni. Il premier russo Dmitry Medvedev non esclude infatti un suo ritorno al Cremlino. Intanto Putin guarda ad Est.
“Se la salute me lo consente, e se la nostra gente ha fiducia in me per questo lavoro, è evidente che non escludo un tale ribaltamento degli eventi. Non bisogna mai dire mai, tanto più che mi sono già tuffato in questo fiume. Posso tuffarmici una seconda volta“, ha affermato il premier in una intervista al quotidiano francese Le Figaro nel corso della sua visita a Parigi dove incontrerà il presidente Francois Hollande e il premier Jean Marc Ayrault.
Nell’intervista, Medvedev ha anche sottolineato che: “Se c’è un’unica persona con cui è semplice lavorare, è Vladimir Putin“.
Proprio il Presidente in questi giorni è sbottato in un’intervista annunciando: “Se non riusciamo a valorizzare l'Estremo Oriente, tanto vale che ci mettiamo tutti a studiare il cinese, il giapponese e il coreano“. Una provocazione la sua che verte però sulla spinosa questione della Russia orientale. In questi giorni il Presidente ha dato vita a 92 proposte per dare nuova linfa a un territorio trascurato per secoli. Già 32 di questi progetti riguardano infrastrutture, reti stradali, ponti, ferrovie, bonifiche di luoghi insalubri.
Tra queste l'operazione più urgente è quella riguardante la modernizzare della mitica ferrovia Transiberiana, ormai ridotta a mera attrazione per turisti estremi che non temano i disagi del viaggio e, soprattutto che abbiano molto tempo a disposizione. L'operazione “conquista dell'Est” prevede che il traffico salga a 52 milioni di tonnellate entro il 2015.
Altri incentivi proposti dal governo a favore dell’Est riguardano la casa, gli sgravi fiscali, le facilitazioni riguardano chiunque si trasferisca da Mosca o San Pietroburgo nell'Estremo Oriente.
“Se la salute me lo consente, e se la nostra gente ha fiducia in me per questo lavoro, è evidente che non escludo un tale ribaltamento degli eventi. Non bisogna mai dire mai, tanto più che mi sono già tuffato in questo fiume. Posso tuffarmici una seconda volta“, ha affermato il premier in una intervista al quotidiano francese Le Figaro nel corso della sua visita a Parigi dove incontrerà il presidente Francois Hollande e il premier Jean Marc Ayrault.
Nell’intervista, Medvedev ha anche sottolineato che: “Se c’è un’unica persona con cui è semplice lavorare, è Vladimir Putin“.
Proprio il Presidente in questi giorni è sbottato in un’intervista annunciando: “Se non riusciamo a valorizzare l'Estremo Oriente, tanto vale che ci mettiamo tutti a studiare il cinese, il giapponese e il coreano“. Una provocazione la sua che verte però sulla spinosa questione della Russia orientale. In questi giorni il Presidente ha dato vita a 92 proposte per dare nuova linfa a un territorio trascurato per secoli. Già 32 di questi progetti riguardano infrastrutture, reti stradali, ponti, ferrovie, bonifiche di luoghi insalubri.
Tra queste l'operazione più urgente è quella riguardante la modernizzare della mitica ferrovia Transiberiana, ormai ridotta a mera attrazione per turisti estremi che non temano i disagi del viaggio e, soprattutto che abbiano molto tempo a disposizione. L'operazione “conquista dell'Est” prevede che il traffico salga a 52 milioni di tonnellate entro il 2015.
Altri incentivi proposti dal governo a favore dell’Est riguardano la casa, gli sgravi fiscali, le facilitazioni riguardano chiunque si trasferisca da Mosca o San Pietroburgo nell'Estremo Oriente.
martedì 20 novembre 2012
Russia e Cina: interessi a confronto
Continuano i rapporti ravvicinati tra Russia e Cina. È ormai chiaro che le opportunità di cooperazione tra queste due nazioni hanno un enorme potenziale benefico, in particolare sulle risorse naturali. In fatto di petrolio e gas russi permangono forti interessi da parte del Dragone sia in termini di domanda energetica che di negoziazioni.
Gli interessi tra la Federazione Russa e la Cina sono sempre più affini.
È ormai chiaro che le opportunità di cooperazione tra queste due nazioni hanno un enorme potenziale benefico, in particolare sulle risorse naturali. In fatto di petrolio e gas russi permangono forti interessi da parte del Dragone sia in termini di domanda energetica che di negoziazioni.
Non più tardi di due settimane fa, Putin ha infatti affermato che la Russia e la Cina raggiungeranno degli accordi sul problema della fornitura di petrolio e di gas, e che promuoveranno l'interscambio bilaterale a 100 miliardi di USD.
Nel settembre 2012, le relazioni russo-cinesi hanno raccolto il massimo dalla cooperazione. Vladimir Putin, durante l’incontro svoltosi a Vladivostok ai margini del summit APEC con il presidente della Repubblica Popolare Cinese Hu Jintao, ha dichiarato: "Sentiamo il desiderio di tutta la direzione della Cina e del popolo cinese di sviluppare la cooperazione con il nostro paese", aveva detto il presidente della Russia
Oggi la crescita dell'interscambio bilaterale è dovuta anche all'entrata delle merci cinesi nel mercato russo, in particolare di una grande quantità di prodotti di prima necessità; la parte russa non stabilirà alcuna barriera nei confronti delle merci cinesi, perché la Russia è ormai membro del WTO.
Sono molti i progetti in ballo tra Estremo Oriente e Cina come per esempio l'estensione della rete ferroviaria Russia-Cina.
Gli interessi tra la Federazione Russa e la Cina sono sempre più affini.
È ormai chiaro che le opportunità di cooperazione tra queste due nazioni hanno un enorme potenziale benefico, in particolare sulle risorse naturali. In fatto di petrolio e gas russi permangono forti interessi da parte del Dragone sia in termini di domanda energetica che di negoziazioni.
Non più tardi di due settimane fa, Putin ha infatti affermato che la Russia e la Cina raggiungeranno degli accordi sul problema della fornitura di petrolio e di gas, e che promuoveranno l'interscambio bilaterale a 100 miliardi di USD.
Nel settembre 2012, le relazioni russo-cinesi hanno raccolto il massimo dalla cooperazione. Vladimir Putin, durante l’incontro svoltosi a Vladivostok ai margini del summit APEC con il presidente della Repubblica Popolare Cinese Hu Jintao, ha dichiarato: "Sentiamo il desiderio di tutta la direzione della Cina e del popolo cinese di sviluppare la cooperazione con il nostro paese", aveva detto il presidente della Russia
Oggi la crescita dell'interscambio bilaterale è dovuta anche all'entrata delle merci cinesi nel mercato russo, in particolare di una grande quantità di prodotti di prima necessità; la parte russa non stabilirà alcuna barriera nei confronti delle merci cinesi, perché la Russia è ormai membro del WTO.
Sono molti i progetti in ballo tra Estremo Oriente e Cina come per esempio l'estensione della rete ferroviaria Russia-Cina.
martedì 13 novembre 2012
Accordi sul cinema per Italia e Russia
Non solo economia e investimenti. I rapporti tra l’Italia e la Federazione Russa si stanno facendo sempre più stretti anche dal punto di vista culturale.
Durante il Festival Internazionale del Film di Roma il direttore del Fondo Russo per il Cinema, Sergei Tolstikov, e il direttore generale per il Cinema del Ministero italiano dei Beni Culturali, Nicola Borrelli, hanno sottoscritto un accordo per dare vita all’Accademia di Cinema italo-russa.
L’accordo è stato formalizzato al fine di rafforzare e diffondere il lavoro delle industrie cinematografiche dei due Paesi.
Un progetto voluto per rilanciare l’industria del cinema, portando in Italia le poco conosciute pellicole russe, rafforzando il cinema del Belpaese nella Federazione, dove, tra l’altro, i film Made in Italy sono molto conosciuti e apprezzati. Fra i compiti principali della nuova Accademia ci saranno quello di conservare e promuovere il cinema e di creare nuove collaborazioni tra i giovani registi dei due Paesi, attraverso nuove produzioni cinematografiche.
Madrina d’eccezione per l’Accademia sarà l’attrice Maria Grazia Cucinotta, di recente a Mosca per il progetto “ExhibItaly”, mentre per la parte russa il ruolo sarà dell’attore e produttore russo Alexei Guskov.
Durante il Festival Internazionale del Film di Roma il direttore del Fondo Russo per il Cinema, Sergei Tolstikov, e il direttore generale per il Cinema del Ministero italiano dei Beni Culturali, Nicola Borrelli, hanno sottoscritto un accordo per dare vita all’Accademia di Cinema italo-russa.
L’accordo è stato formalizzato al fine di rafforzare e diffondere il lavoro delle industrie cinematografiche dei due Paesi.
Un progetto voluto per rilanciare l’industria del cinema, portando in Italia le poco conosciute pellicole russe, rafforzando il cinema del Belpaese nella Federazione, dove, tra l’altro, i film Made in Italy sono molto conosciuti e apprezzati. Fra i compiti principali della nuova Accademia ci saranno quello di conservare e promuovere il cinema e di creare nuove collaborazioni tra i giovani registi dei due Paesi, attraverso nuove produzioni cinematografiche.
Madrina d’eccezione per l’Accademia sarà l’attrice Maria Grazia Cucinotta, di recente a Mosca per il progetto “ExhibItaly”, mentre per la parte russa il ruolo sarà dell’attore e produttore russo Alexei Guskov.
giovedì 8 novembre 2012
Nuove norme per la sicurezza internet
Dal 1° novembre in Russia è in vigore una nuova legge che regola l'informazione e le tecnologie al fine di garantire una protezione ai minori per proteggerli da notizie che possano danneggiare il loro stato di salute, come diffusione di dati pornografici o relativi all'uso di stupefacenti.
Sicurezza o censura? È un bel interrogativo quello che si è aperto in questi giorni in Russia dopo l’approvazione di una legge che regolerà il flusso delle informazioni in internet.
I sostenitori dei diritti umani pensano che la nuova norma rappresenti una minaccia alla libera informazione. Secondo i web provider le nuove disposizioni sono il mezzo per esercitare il potere di controllo su tutta la popolazione e sull’antagonismo politico.
La legge, approvata lo scorso luglio, ha istituito un elenco di siti la cui divulgazione è vietata. Dalla sua entrata in vigore, in un solo giorno, i cittadini hanno segnalato circa duemila siti; di questi, sette sono già stati bloccati e sembra che il loro contenuto fosse la pornografia infantile.
In sostanza, affinché un sito sia sottoposto al blocco della sua diffusione, occorre una denuncia da parte dei cittadini. Solo in questo caso interviene il servizio di vigilanza federale russa, il RosKomNadzor che dispone la chiusura dell’accesso al sito.
Non sono mancate proteste pubbliche dopo la firma del provvedimento; proteste che però non sono servite in quanto il governo ha ribadito che la legge non è un atto di censura.
Sicurezza o censura? È un bel interrogativo quello che si è aperto in questi giorni in Russia dopo l’approvazione di una legge che regolerà il flusso delle informazioni in internet.
I sostenitori dei diritti umani pensano che la nuova norma rappresenti una minaccia alla libera informazione. Secondo i web provider le nuove disposizioni sono il mezzo per esercitare il potere di controllo su tutta la popolazione e sull’antagonismo politico.
La legge, approvata lo scorso luglio, ha istituito un elenco di siti la cui divulgazione è vietata. Dalla sua entrata in vigore, in un solo giorno, i cittadini hanno segnalato circa duemila siti; di questi, sette sono già stati bloccati e sembra che il loro contenuto fosse la pornografia infantile.
In sostanza, affinché un sito sia sottoposto al blocco della sua diffusione, occorre una denuncia da parte dei cittadini. Solo in questo caso interviene il servizio di vigilanza federale russa, il RosKomNadzor che dispone la chiusura dell’accesso al sito.
Non sono mancate proteste pubbliche dopo la firma del provvedimento; proteste che però non sono servite in quanto il governo ha ribadito che la legge non è un atto di censura.
lunedì 5 novembre 2012
Tre scenari per la Russia di domani
Il primo ministro Dmitry Medvedev si è incontrato negli scorsi giorni gli esperti per discutere il futuro dell’economia della Russia.
Nei giorni scorsi il capo del governo ha partecipato alla riunione del Consiglio internazionale degli esperti per la Russia, presieduto dall’ex ministro delle finanze Aleksej Kudrin. presso il Forum economico mondiale.
Gli esperti hanno presentato tre scenari di sviluppo.
Il primo scenario non prevede cambiamenti radicali; i prezzi del petrolio rimangono al livello di prima, assicurando l’ulteriore crescita dell’economia.
Il secondo è lo scenario di crisi; i prezzi del petrolio crollano e lo stato è obbligato a utilizzare dei meccanismi di compensazione (tagli all’infrastruttura, all’istruzione e alla sfera sociale).
Il terzo scenario prevede una maggiore efficienza delle istituzioni di mercato nelle condizioni di una forte flessione dei prezzi petroliferi.
Dmitry Medvedev ha detto che anche in futuro le autorità russe persevereranno alla miglioria delle attuali condizioni dell’attività imprenditoriale e del lavoro degli investitori.
Nei giorni scorsi il capo del governo ha partecipato alla riunione del Consiglio internazionale degli esperti per la Russia, presieduto dall’ex ministro delle finanze Aleksej Kudrin. presso il Forum economico mondiale.
Gli esperti hanno presentato tre scenari di sviluppo.
Il primo scenario non prevede cambiamenti radicali; i prezzi del petrolio rimangono al livello di prima, assicurando l’ulteriore crescita dell’economia.
Il secondo è lo scenario di crisi; i prezzi del petrolio crollano e lo stato è obbligato a utilizzare dei meccanismi di compensazione (tagli all’infrastruttura, all’istruzione e alla sfera sociale).
Il terzo scenario prevede una maggiore efficienza delle istituzioni di mercato nelle condizioni di una forte flessione dei prezzi petroliferi.
Dmitry Medvedev ha detto che anche in futuro le autorità russe persevereranno alla miglioria delle attuali condizioni dell’attività imprenditoriale e del lavoro degli investitori.
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