Dal prossimo 26 maggio al 1° giugno 2013 sono previsti importanti incontri nelle città di Ekaterinburg e Krasnodar rivolte al settore del Legno Arredo. Sempre a Ekaterinburg, ma nei giorni 24 e 25 giugno, si terrà un’altra missione multisettoriale che vedrà coinvolte anche le città di Mosca e San Pietroburgo.
Secondo i dati FMI-DOTS, nel periodo gennaio-settembre 2012, l’Italia ha occupato la 5° posizione sia come Paese Fornitore della Russia (con una quota di mercato del 3,7%) sia come Paese Cliente (con una quota di mercato del 4,2%); rispetto al 2011, il Belpaese ha perso però una posizione come Paese Fornitore e due posizioni come Paese Cliente della Russia.
Il prossimo 26 maggio FederlegnoArredo propone alle proprie aziende associate un'iniziativa B2B a Ekaterinburg e Krasnodar che si protrarrà sino al 1° giugno 2013.
Sempre a Ekaterinburg, ma nei giorni 24 e 25 giugno, è prevista invece una missione multisettoriale che vedrà coinvolte anche le città di Mosca e San Pietroburgo e sarà organizzata da ASFIM (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vercelli).
Ad oggi nella Federazione Russa sono presenti circa 500 imprese italiane, che operano nei settori agroalimentare, automobilistico, energetico e delle telecomunicazioni. Tra le principali priorità del Governo russo, vi è la creazione di condizioni più propizie per investire nel Paese, soprattutto per le imprese straniere che possano trasferire tecnologia e contribuire così alla creazione di industrie nazionali, localizzando la produzione.
martedì 26 marzo 2013
lunedì 25 marzo 2013
MITT 2013: accordo Italia-Russia
Si è svolta a Mosca dal 20 al 23 marzo la MITT, Fiera Internazionale dei Viaggi e del Turismo, giunta alla sua ventesima edizione. Durante l'evento è stato firmato un importante accordo tra il ministro italiano e quello russo per l'organizzazione dell’Anno del Turismo incrociato Italia-Russia, il cui inizio è previsto per il prossimo settembre.
La Fiera Internazionale dei Viaggi e del Turismo (MITT), tenutasi a Mosca la scorsa settimana (20-23 marzo), è stata l'occasione per operatori del settore e rappresentanti istituzionali, sia russi che italiani, di potersi confrontare su diversi temi. A poche ore dall'apertura della Fiera, è stato siglato un importante accordo da parte dei ministri dei due Paesi dove è stato sottoscritto l’inizio lavori per l'organizzazione dell’Anno del Turismo incrociato Italia-Russia, che prenderà ufficialmente il via a settembre.
Insieme ai cinesi, i russi sono da sempre turisti importanti soprattutto per la loro capacità di spesa.
Giuseppe Sarnella, Presidente di Confimprese Turismo Italia afferma che: “L’interesse per l’Italia da parte del mercato russo è altissimo. Un interesse che mi è stato personalmente confermato dal Ministro della Cultura russo Vladimir Medinsky e dal Ministro del Turismo russo Dimitry Amunts. La Russia - continua Sarnella - vuole l’Italia e noi stiamo lavorando per incrementare l’incoming nel nostro paese”.
Sembrano dunque più che maturi i tempi affinché i flussi turistici importanti non si fermino più soltanto in alcune regioni italiane come la Toscana, il Veneto o la Sardegna, ma vengano invece spostati anche su altre regioni, come per esempio le Marche e la Calabria.
I concept in cima ai desideri del mercato russo sono riassumibili nelle terme, nel turismo legato al golf, nel settore del wellness con un occhio sempre attento allo shopping e alle eccellenze enogastronomiche e culturali del nostro entroterra.
Stando ai dati forniti dall'Ente Nazionale del Turismo in Italia lo scorso anno l'Italia si è confermata la destinazione preferita dai russi. Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Veneto e Lombardia sono state le regioni più richieste dai russi, che nel 51% dei casi hanno preferito visitare città d'arte, non disdegnando città minori e di nicchia.
La Fiera Internazionale dei Viaggi e del Turismo (MITT), tenutasi a Mosca la scorsa settimana (20-23 marzo), è stata l'occasione per operatori del settore e rappresentanti istituzionali, sia russi che italiani, di potersi confrontare su diversi temi. A poche ore dall'apertura della Fiera, è stato siglato un importante accordo da parte dei ministri dei due Paesi dove è stato sottoscritto l’inizio lavori per l'organizzazione dell’Anno del Turismo incrociato Italia-Russia, che prenderà ufficialmente il via a settembre.
Insieme ai cinesi, i russi sono da sempre turisti importanti soprattutto per la loro capacità di spesa.
Giuseppe Sarnella, Presidente di Confimprese Turismo Italia afferma che: “L’interesse per l’Italia da parte del mercato russo è altissimo. Un interesse che mi è stato personalmente confermato dal Ministro della Cultura russo Vladimir Medinsky e dal Ministro del Turismo russo Dimitry Amunts. La Russia - continua Sarnella - vuole l’Italia e noi stiamo lavorando per incrementare l’incoming nel nostro paese”.
Sembrano dunque più che maturi i tempi affinché i flussi turistici importanti non si fermino più soltanto in alcune regioni italiane come la Toscana, il Veneto o la Sardegna, ma vengano invece spostati anche su altre regioni, come per esempio le Marche e la Calabria.
I concept in cima ai desideri del mercato russo sono riassumibili nelle terme, nel turismo legato al golf, nel settore del wellness con un occhio sempre attento allo shopping e alle eccellenze enogastronomiche e culturali del nostro entroterra.
Stando ai dati forniti dall'Ente Nazionale del Turismo in Italia lo scorso anno l'Italia si è confermata la destinazione preferita dai russi. Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Veneto e Lombardia sono state le regioni più richieste dai russi, che nel 51% dei casi hanno preferito visitare città d'arte, non disdegnando città minori e di nicchia.
venerdì 22 marzo 2013
La Russia al centro del mercato europeo delle finestre
Secondo i dati riportati dall’export 2012, una finestra italiana in legno su cinque viene acquistata da compratori russi. Nel mercato europeo, la Russia (assieme all’Ucraina) conta 35,7 milioni di unità finestra su di un totale di 133,7 milioni registrati lo scorso anno.
Domenica 17 marzo si è tenuto a Verona, in occasione della Fiera Legno ed Edilizia 2013, il primo vertice italiano sulla finestra in legno.
Ad oggi in Italia ci sono più di 5.500 produttori di infissi in legno, calati di 135 unità rispetto al 2010 che danno lavoro a quasi 25 mila addetti.
Riccardo Borghero, responsabile Ufficio Studi della Camera di Commercio di Verona, ha citato alcuni significativi dati dell’export italiano 2012. Su tutti, un quinto delle finestre in legno italiane finisce in Russia (18,9%), le altre in Francia, Svizzera, Usa, Israele, Germania, Ucraina, Azerbajan, Estonia.
Il mercato della finestra in Europa e negli Stati vicini più importanti sta ripartendo lentamente ed è cresciuto lo scorso anno di circa lo 0,7% salendo a circa 133,7 milioni di unità finestra (132,7 milioni quelli registrati del 2011). Di questi 73,2 sono attribuibili ai 27 Stati membri dell’Unione europea, 24,7 milioni a Norvegia, Svizzera e Turchia, e ben 35,7 milioni a Russia e Ucraina.
Domenica 17 marzo si è tenuto a Verona, in occasione della Fiera Legno ed Edilizia 2013, il primo vertice italiano sulla finestra in legno.
Ad oggi in Italia ci sono più di 5.500 produttori di infissi in legno, calati di 135 unità rispetto al 2010 che danno lavoro a quasi 25 mila addetti.
Riccardo Borghero, responsabile Ufficio Studi della Camera di Commercio di Verona, ha citato alcuni significativi dati dell’export italiano 2012. Su tutti, un quinto delle finestre in legno italiane finisce in Russia (18,9%), le altre in Francia, Svizzera, Usa, Israele, Germania, Ucraina, Azerbajan, Estonia.
Il mercato della finestra in Europa e negli Stati vicini più importanti sta ripartendo lentamente ed è cresciuto lo scorso anno di circa lo 0,7% salendo a circa 133,7 milioni di unità finestra (132,7 milioni quelli registrati del 2011). Di questi 73,2 sono attribuibili ai 27 Stati membri dell’Unione europea, 24,7 milioni a Norvegia, Svizzera e Turchia, e ben 35,7 milioni a Russia e Ucraina.
mercoledì 20 marzo 2013
Accordo SACE ed Exiar per gli investitori italiani
SACE, il gruppo assicurativo-finanziario che sostiene la crescita delle imprese italiane, ed Exiar, l'agenzia russa per l'assicurazione del credito all'esportazione e gli investimenti, hanno annunciano lo scorso 18 marzo la firma di un accordo di riassicurazione per promuovere le relazioni commerciali tra imprese italiane e russe.
Attraverso un comunicato stampa congiunto è stato confermato un accordo siglato tra SACE e Exiar. Le due agenzie di export credit hanno infatti messo a punto lo scorso 18 marzo, una collaborazione che permetterà di espandere notevolmente il potenziale della collaborazione già avviata nel 2012. Lo scambio di informazioni tecniche e attività di cooperazione sui progetti attuali e potenziali sarà alla base della partnership.
Exiar è l’agenzia russa per l’assicurazione del credito all’esportazione e gli investimenti istituita a ottobre 2011 che sostiene in particolare l’export di prodotti high-tech offrendo alle imprese servizi di assicurazione del credito contri i rischi di natura commerciale e politica e di protezione degli investimenti all’estero contro i rischi di natura politica.
Con la volontà di creare un’efficace piattaforma di condivisione dei rischi, l’accordo porterà quindi a nuove operazioni in vari settori industriali, tra cui infrastrutture, oil&gas e trasporti, rafforzando il sostegno di SACE a investitori ed esportatori italiani nel mercato russo.
Attraverso un comunicato stampa congiunto è stato confermato un accordo siglato tra SACE e Exiar. Le due agenzie di export credit hanno infatti messo a punto lo scorso 18 marzo, una collaborazione che permetterà di espandere notevolmente il potenziale della collaborazione già avviata nel 2012. Lo scambio di informazioni tecniche e attività di cooperazione sui progetti attuali e potenziali sarà alla base della partnership.
Exiar è l’agenzia russa per l’assicurazione del credito all’esportazione e gli investimenti istituita a ottobre 2011 che sostiene in particolare l’export di prodotti high-tech offrendo alle imprese servizi di assicurazione del credito contri i rischi di natura commerciale e politica e di protezione degli investimenti all’estero contro i rischi di natura politica.
Con la volontà di creare un’efficace piattaforma di condivisione dei rischi, l’accordo porterà quindi a nuove operazioni in vari settori industriali, tra cui infrastrutture, oil&gas e trasporti, rafforzando il sostegno di SACE a investitori ed esportatori italiani nel mercato russo.
lunedì 18 marzo 2013
Il Gruppo Ferretti vira sulla Russia
Il Gruppo Ferretti, azienda attiva a livello mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht, punta a passare dall’attuale fatturato di 15 mln di euro ad uno di 50 nei prossimi 5 anni.
“Sviluppare la vendita di imbarcazioni più piccole, sia della tipologia flybridge, sia open e coupé, adatte in particolare per la navigazione fluviale o quella da diporto nelle aree dei grandi laghi del Paese”. È questo l’obiettivo che spingerà il Gruppo Ferretti, azienda attiva a livello mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht, a puntare decisamente sul mercato russo nei prossimi 5 anni. Facendo leva sull'alleggerimento fiscale introdotto lo scorso anno, le previsioni di crescita del Paese si attestano oggi su un valore pari al 3-4% l'anno sino al 2018.
Passare da un fatturato di 15 milioni di euro ad uno di 50 è quindi l'obiettivo annunciato a Mosca dall’AD del Gruppo, Ferruccio Rossi.
Il Gruppo Ferretti ha inoltre reso noto un accordo di esclusiva con Premium Yacths per la commercializzazione dei marchi Ferretti Yachts, Pershing, Itama, Bertram, Riva, Mochi Craft e Ferretti Custom Line. Tutti gli uffici e la produzione del cantiere hanno sede presso gli stabilimenti di Forlì e Cattolica.
“Sviluppare la vendita di imbarcazioni più piccole, sia della tipologia flybridge, sia open e coupé, adatte in particolare per la navigazione fluviale o quella da diporto nelle aree dei grandi laghi del Paese”. È questo l’obiettivo che spingerà il Gruppo Ferretti, azienda attiva a livello mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht, a puntare decisamente sul mercato russo nei prossimi 5 anni. Facendo leva sull'alleggerimento fiscale introdotto lo scorso anno, le previsioni di crescita del Paese si attestano oggi su un valore pari al 3-4% l'anno sino al 2018.
Passare da un fatturato di 15 milioni di euro ad uno di 50 è quindi l'obiettivo annunciato a Mosca dall’AD del Gruppo, Ferruccio Rossi.
Il Gruppo Ferretti ha inoltre reso noto un accordo di esclusiva con Premium Yacths per la commercializzazione dei marchi Ferretti Yachts, Pershing, Itama, Bertram, Riva, Mochi Craft e Ferretti Custom Line. Tutti gli uffici e la produzione del cantiere hanno sede presso gli stabilimenti di Forlì e Cattolica.
mercoledì 13 marzo 2013
Integrazione dei Brics fondamentale per Mosca
La Russia spinge per aumentare l’influenza globale del club informale BRICS e mira a una sempre più integrazione economica tra i paesi.
Dopo l’incontro avvenuto nella capitale indiana di Nuova Delhi, il 26 e il 27 marzo si terrà a Durban, in Sudafrica, il prossimo vertice BRICS.
Molte le idee che verranno proposte dalle parti in causa; la creazione di una nuova struttura che coordini gli sforzi dei Paesi BRICS in materia fiscale è sempre al centro dei negoziati, anche se ultimamente gli esperti ritengono necessario dare quanto prima vita alla segreteria permanente del BRICS.
Lo scorso anno l’India aveva proposto inoltre la creazione di una Banca di sviluppo; quest’anno è la Russia a sostenere di costituire il quartier-generale della Banca a Mosca, determinandone successivamente il capitale azionario in 50 miliardi di dollari e istituendo i pagamenti internazionali al fine di garantire la sicurezza delle economie dei paesi BRICS di fronte alle oscillazioni in primis del dollaro.
In sostanza Mosca vuole rafforzare l’integrazione tra i Paesi. Andrey Volodin, esperto dell’Accademia Diplomatica del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, afferma che: “Oggigiorno l’integrazione economica tra i paesi BRICS risulta esplicitamente insufficiente. È in forte ritardo rispetto al modello che presentava la Società Economica Europea e poi l’Unione Europea. La comunità BRICS vuole sviluppare una simile integrazione”.
Dopo l’incontro avvenuto nella capitale indiana di Nuova Delhi, il 26 e il 27 marzo si terrà a Durban, in Sudafrica, il prossimo vertice BRICS.
Molte le idee che verranno proposte dalle parti in causa; la creazione di una nuova struttura che coordini gli sforzi dei Paesi BRICS in materia fiscale è sempre al centro dei negoziati, anche se ultimamente gli esperti ritengono necessario dare quanto prima vita alla segreteria permanente del BRICS.
Lo scorso anno l’India aveva proposto inoltre la creazione di una Banca di sviluppo; quest’anno è la Russia a sostenere di costituire il quartier-generale della Banca a Mosca, determinandone successivamente il capitale azionario in 50 miliardi di dollari e istituendo i pagamenti internazionali al fine di garantire la sicurezza delle economie dei paesi BRICS di fronte alle oscillazioni in primis del dollaro.
In sostanza Mosca vuole rafforzare l’integrazione tra i Paesi. Andrey Volodin, esperto dell’Accademia Diplomatica del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, afferma che: “Oggigiorno l’integrazione economica tra i paesi BRICS risulta esplicitamente insufficiente. È in forte ritardo rispetto al modello che presentava la Società Economica Europea e poi l’Unione Europea. La comunità BRICS vuole sviluppare una simile integrazione”.
lunedì 11 marzo 2013
Crescita stabile per la Russia
La crescita economica di Mosca dovrebbe rimanere stabile, intorno al 3,5 per cento, anche per il 2013. È uno dei dati più significativi emersi dall’Outlook 2013 sull’Europa orientale di East Capital, società di gestione indipendente specializzata nei mercati dei Paesi Est europei.
Secondo i dati emersi dall’Outlook 2013, la Russia resterà tra i Paesi più forti dal punto di vista macroeconomico, visto anche il basso legame con l’economia del Vecchio Continente, rimanendo allo stesso tempo però soggetta alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime.
A sostenere la crescita nel Paese, secondo il report a cura di Marcus Svedberg, capo economista di East Capital, anche nel 2013 sarà la domanda interna: i consumi nel Paese continuano infatti a crescere a ritmo sostenuto e sono in vista nuovi investimenti per grandi eventi sportivi quali le Olimpiadi invernali di Sochi del prossimo anno e i Mondiali di calcio del 2018.
Anche per il 2013 la crescita economica del Paese dovrebbe attestarsi attorno al 3,5%.
Stando agli analisti di East Capital, il Paese, è stato “trascurato”, nonostante siano evidenti “alcuni sviluppi decisamente positivi, come l’accesso al Wto, i risultati aziendali – che nel terzo trimestre 2012 sono stati in linea o superiori alle aspettative – e una crescita del Pil sostenuta e stabile, con bassi livelli di inflazione”.
Secondo i dati emersi dall’Outlook 2013, la Russia resterà tra i Paesi più forti dal punto di vista macroeconomico, visto anche il basso legame con l’economia del Vecchio Continente, rimanendo allo stesso tempo però soggetta alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime.
A sostenere la crescita nel Paese, secondo il report a cura di Marcus Svedberg, capo economista di East Capital, anche nel 2013 sarà la domanda interna: i consumi nel Paese continuano infatti a crescere a ritmo sostenuto e sono in vista nuovi investimenti per grandi eventi sportivi quali le Olimpiadi invernali di Sochi del prossimo anno e i Mondiali di calcio del 2018.
Anche per il 2013 la crescita economica del Paese dovrebbe attestarsi attorno al 3,5%.
Stando agli analisti di East Capital, il Paese, è stato “trascurato”, nonostante siano evidenti “alcuni sviluppi decisamente positivi, come l’accesso al Wto, i risultati aziendali – che nel terzo trimestre 2012 sono stati in linea o superiori alle aspettative – e una crescita del Pil sostenuta e stabile, con bassi livelli di inflazione”.
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