Si è svolta a Mosca dal 20 al 23 marzo la MITT, Fiera Internazionale dei Viaggi e del Turismo, giunta alla sua ventesima edizione. Durante l'evento è stato firmato un importante accordo tra il ministro italiano e quello russo per l'organizzazione dell’Anno del Turismo incrociato Italia-Russia, il cui inizio è previsto per il prossimo settembre.
La Fiera Internazionale dei Viaggi e del Turismo (MITT), tenutasi a Mosca la scorsa settimana (20-23 marzo), è stata l'occasione per operatori del settore e rappresentanti istituzionali, sia russi che italiani, di potersi confrontare su diversi temi. A poche ore dall'apertura della Fiera, è stato siglato un importante accordo da parte dei ministri dei due Paesi dove è stato sottoscritto l’inizio lavori per l'organizzazione dell’Anno del Turismo incrociato Italia-Russia, che prenderà ufficialmente il via a settembre.
Insieme ai cinesi, i russi sono da sempre turisti importanti soprattutto per la loro capacità di spesa.
Giuseppe Sarnella, Presidente di Confimprese Turismo Italia afferma che: “L’interesse per l’Italia da parte del mercato russo è altissimo. Un interesse che mi è stato personalmente confermato dal Ministro della Cultura russo Vladimir Medinsky e dal Ministro del Turismo russo Dimitry Amunts. La Russia - continua Sarnella - vuole l’Italia e noi stiamo lavorando per incrementare l’incoming nel nostro paese”.
Sembrano dunque più che maturi i tempi affinché i flussi turistici importanti non si fermino più soltanto in alcune regioni italiane come la Toscana, il Veneto o la Sardegna, ma vengano invece spostati anche su altre regioni, come per esempio le Marche e la Calabria.
I concept in cima ai desideri del mercato russo sono riassumibili nelle terme, nel turismo legato al golf, nel settore del wellness con un occhio sempre attento allo shopping e alle eccellenze enogastronomiche e culturali del nostro entroterra.
Stando ai dati forniti dall'Ente Nazionale del Turismo in Italia lo scorso anno l'Italia si è confermata la destinazione preferita dai russi. Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Veneto e Lombardia sono state le regioni più richieste dai russi, che nel 51% dei casi hanno preferito visitare città d'arte, non disdegnando città minori e di nicchia.
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