Il prossimo 21 maggio al Crocus Exhibition Centre di Mosca verrà presentata la prima edizione di Rooms Moscow, importante evento dedicato all'arredamento per interni, dagli spazi domestici e agli ambienti di lavoro.
Sarà Mosca ad ospitare un importante evento dedicato all'arredamento d’interni; da martedì 21 a sabato 25 maggio debutterà infatti al Crocus Exhibition Centre di Mosca la prima edizione di Rooms Moscow.
L’evento, rivolto specificatamente agli spazi domestici e agli ambienti di lavoro, viene organizzato in concomitanza con il Mifs, il Moscow International Furniture Show.
Sarà il padiglione 13 del Crocus Exhibition Centre ad ospitate le imprese italiane che desidereranno affacciarsi sul mercato russo.
Negli ultimi mesi, il trend di crescita delle importazioni dall’Italia, è stato lento ma costante. Eccezion fatta per i super ricchi, i russi in media hanno speso come tutti gli altri clienti di buon gusto nel mondo. Gli investimenti nella casa hanno portato a ogni modo il design italiano ad un ruolo di prestigio nel Paese dato che i clienti russi conoscono molto bene i brand e i loro prodotti e a volte chiedono espressamente di ordinare le opere firmate da famosi designer italiani a qualsiasi prezzo.
Dal punto di vista tecnologico è risaputo che l’Italia si mostra all’avanguardia, dato che i prodotti di design sono un ottimo mix tra qualità, forma e facilità d’uso.
lunedì 29 aprile 2013
mercoledì 17 aprile 2013
Il Fmi ribassa le previsioni del Pil russo
Il Fondo monetario internazionale ha abbassato la stima di crescita per il Pil russo del 2013 al 3,4% rispetto alla precedente stima del 3,7%. Migliori invece le previsioni per il 2014.
In questo periodo in cui l’allarme recessione in Russia è quanto mai vivo, come confermato dalle parole del leader del Cremlino Vladimir Putin: "la crisi globale sta assumendo contorni sempre più pericolosi, che inevitabilmente prima o poi impatteranno su di noi", cambiano di nuovo le previsioni per il Pil russo per il 2013.
Secondo il Fmi la stima di crescita prevista è del 3,4%, rispetto al 3,7% previsto a gennaio. Diverse erano le previsioni che il "World Economic Outlook" di ottobre aveva fissato con una previsione di crescita pari al 3,8%.
La stima del +3,4% di fatto prevede che non vi sarà uno scostamento con la crescita registrata nel 2012.
La previsione del Fmi è comunque migliore di quella del governo russo. Il ministero dell'Economia di Mosca questo mese ha tagliato la previsione al 2,4% rispetto al precedente 3,6%. Per il 2014, invece, la previsione del Fmi resta al 3,8%, mentre il governo russo prevede il 3,7%.
In questo periodo in cui l’allarme recessione in Russia è quanto mai vivo, come confermato dalle parole del leader del Cremlino Vladimir Putin: "la crisi globale sta assumendo contorni sempre più pericolosi, che inevitabilmente prima o poi impatteranno su di noi", cambiano di nuovo le previsioni per il Pil russo per il 2013.
Secondo il Fmi la stima di crescita prevista è del 3,4%, rispetto al 3,7% previsto a gennaio. Diverse erano le previsioni che il "World Economic Outlook" di ottobre aveva fissato con una previsione di crescita pari al 3,8%.
La stima del +3,4% di fatto prevede che non vi sarà uno scostamento con la crescita registrata nel 2012.
La previsione del Fmi è comunque migliore di quella del governo russo. Il ministero dell'Economia di Mosca questo mese ha tagliato la previsione al 2,4% rispetto al precedente 3,6%. Per il 2014, invece, la previsione del Fmi resta al 3,8%, mentre il governo russo prevede il 3,7%.
martedì 16 aprile 2013
Crisi Cipro: la Russia proroga il prestito
La Russia ristrutturerà il prestito di 2,5 miliardi di euro concesso nel 2011 a Cipro, estendendolo fino al 2021 e riducendo il tasso d’interesse dal 4,5% al 2,5%. Lo ha annunciato lo stesso presidente Vladimir Putin in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Angela Merkel lo scorso 8 aprile ad Hannover.
Proroga del prestito con sconto sugli interessi. È questo l’aiuto annunciato da Vladimir Putin nei confronti di Cipro a margine di una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Merkel lo scorso 8 aprile.
Stime non ancora ufficiali riportate dal quotidiano Rossyskaya Gazeta quantificano il costo dell’operazione in 250 milioni di euro, che andranno a pesare sull’erario statale russo.
La solerzia di Putin nell’aiutare il governo di Nicosia è un passo indietro rispetto alle decisioni prese non più di due settimane fa. Cosa può aver fatto cambiare idea al Presidente russo? Molto ha probabilmente pesato l’accordo tra Cipro e l’Ue sulla pesante tassazione dei depositi superiori a 100mila euro – che si applicherà anche alle ingenti somme di denaro russo depositate nelle banche dell’isola.
In nuovo accordo, che prevede quindi la proroga del prestito con lo sconto sugli interessi, metterà così fine alla fuga di capitali russi verso Cipro, poiché se è vero che i titolari russi di depositi in banche cipriote hanno un buon motivo per rimpatriare subito i soldi, dall’altro Cipro perde di attrattività come paradiso fiscale per il futuro.
Non è quanto speravano i ciprioti, ma è pur sempre un aiuto consistente. “Il presidente Putin ha detto che ristruttureremo il debito di Cipro, e così faremo”, ha detto Anton Siluanov, ministro russo delle finanze.
Proroga del prestito con sconto sugli interessi. È questo l’aiuto annunciato da Vladimir Putin nei confronti di Cipro a margine di una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Merkel lo scorso 8 aprile.
Stime non ancora ufficiali riportate dal quotidiano Rossyskaya Gazeta quantificano il costo dell’operazione in 250 milioni di euro, che andranno a pesare sull’erario statale russo.
La solerzia di Putin nell’aiutare il governo di Nicosia è un passo indietro rispetto alle decisioni prese non più di due settimane fa. Cosa può aver fatto cambiare idea al Presidente russo? Molto ha probabilmente pesato l’accordo tra Cipro e l’Ue sulla pesante tassazione dei depositi superiori a 100mila euro – che si applicherà anche alle ingenti somme di denaro russo depositate nelle banche dell’isola.
In nuovo accordo, che prevede quindi la proroga del prestito con lo sconto sugli interessi, metterà così fine alla fuga di capitali russi verso Cipro, poiché se è vero che i titolari russi di depositi in banche cipriote hanno un buon motivo per rimpatriare subito i soldi, dall’altro Cipro perde di attrattività come paradiso fiscale per il futuro.
Non è quanto speravano i ciprioti, ma è pur sempre un aiuto consistente. “Il presidente Putin ha detto che ristruttureremo il debito di Cipro, e così faremo”, ha detto Anton Siluanov, ministro russo delle finanze.
giovedì 11 aprile 2013
Boom di visti russi per l’Italia
Aumento del 25% nei primi tre mesi del 2013 per i visti russi verso l’Italia. Ciò sottolinea l'importanza del servizio visti come biglietto da visita per il Paese e conferma l'ulteriore sforzo al quale i consolati generali delle principali città del Paese saranno chiamate a compiere in occasione dell'"Anno incrociato del turismo".
Italia e Russia sempre più unite.
E' boom infatti per le richieste di visto dalla Russia verso l'Italia. Nei primi tre mesi del 2013, la nostra rete diplomatica nel Paese ha aumentato l'emissione dei visti del 25%. Antonio Zanardi Landi, ambasciatore italiano a Mosca, ha commentato il costante aumento del numero di visti rilasciati a cittadini russi durante una visita al consolato italiano, nella quale ha ribadito che: “L'importanza del servizio visti come biglietto da visita per il Paese è un ulteriore sforzo al quale i consolati generali di Mosca e San Pietroburgo saranno chiamati a compiere in occasione dell'"Anno incrociato del turismo"”. Quest’ultimo inizierà il prossimo settembre e punterà i riflettori delle agenzie turistiche russe su angoli inesplorati della nostra penisola, alla scoperta di quei pochi posti ancora sconosciuti ai turisti russi. Le relazioni Italia-Russia si articoleranno quindi anche nel campo dell'arte, della moda e dell'architettura.
Italia e Russia sempre più unite.
E' boom infatti per le richieste di visto dalla Russia verso l'Italia. Nei primi tre mesi del 2013, la nostra rete diplomatica nel Paese ha aumentato l'emissione dei visti del 25%. Antonio Zanardi Landi, ambasciatore italiano a Mosca, ha commentato il costante aumento del numero di visti rilasciati a cittadini russi durante una visita al consolato italiano, nella quale ha ribadito che: “L'importanza del servizio visti come biglietto da visita per il Paese è un ulteriore sforzo al quale i consolati generali di Mosca e San Pietroburgo saranno chiamati a compiere in occasione dell'"Anno incrociato del turismo"”. Quest’ultimo inizierà il prossimo settembre e punterà i riflettori delle agenzie turistiche russe su angoli inesplorati della nostra penisola, alla scoperta di quei pochi posti ancora sconosciuti ai turisti russi. Le relazioni Italia-Russia si articoleranno quindi anche nel campo dell'arte, della moda e dell'architettura.
venerdì 5 aprile 2013
Rallentamento crescita tiene in ansia le banche
La produzione industriale nei primi due mesi del 2013 è calata dell’1,5. Per Sergei Ignatiyev, capo della Banca Centrale russa, le prestazioni negative dell’economia russa sono da ricercare nei fattori demografici sfavorevoli, nella crisi economica mondiale e nello scarso stato in cui versano le infrastrutture del Paese.
Dopo lo scandalo emerso lo scorso febbraio circa i 49 mld dollari usciti illegalmente nel 2012, nuove preoccupazioni aleggiano sulla Banca Centrale russa. Il notevole rallentamento subito dalla crescita dell’economia russa rischia di tenere in ansia tutto il sistema bancario nazionale.
Sergei Ignatiyev, capo della Banca centrale, ha riportato i dati relativi alla brusca frenata registrata dall’economia russa lo scorso anno evidenziando di fatto come nei primi mesi del 2013 la situazione non sia migliorata.
Nei primi due mesi infatti il Pil russo è cresciuto dello 0,9% a fronte del 4,3% registrato nello stesso periodo del 2012 e la produzione industriale nei primi due mesi del 2013 è calata dell’1,5%.
“Un clima sfavorevole agli investimenti e la conseguente fuga di capitali, uniti agli scarsi volumi degli investimenti privati creano una situazione che non aiuta certo a rilanciare la crescita economica” ha spiegato Ignatiyev.
Stando alle ultime stime della Banca Mondiale, l’economia russa dovrebbe registrare nel 2013 una crescita del 3,6%, rispetto al 3,5% del 2012 e al 4,3% del 2011.
Dopo lo scandalo emerso lo scorso febbraio circa i 49 mld dollari usciti illegalmente nel 2012, nuove preoccupazioni aleggiano sulla Banca Centrale russa. Il notevole rallentamento subito dalla crescita dell’economia russa rischia di tenere in ansia tutto il sistema bancario nazionale.
Sergei Ignatiyev, capo della Banca centrale, ha riportato i dati relativi alla brusca frenata registrata dall’economia russa lo scorso anno evidenziando di fatto come nei primi mesi del 2013 la situazione non sia migliorata.
Nei primi due mesi infatti il Pil russo è cresciuto dello 0,9% a fronte del 4,3% registrato nello stesso periodo del 2012 e la produzione industriale nei primi due mesi del 2013 è calata dell’1,5%.
“Un clima sfavorevole agli investimenti e la conseguente fuga di capitali, uniti agli scarsi volumi degli investimenti privati creano una situazione che non aiuta certo a rilanciare la crescita economica” ha spiegato Ignatiyev.
Stando alle ultime stime della Banca Mondiale, l’economia russa dovrebbe registrare nel 2013 una crescita del 3,6%, rispetto al 3,5% del 2012 e al 4,3% del 2011.
martedì 2 aprile 2013
Produzione greggio stabile a marzo
Per il quarto mese consecutivo, rimane invariata la produzione di greggio in Russia. Il dato per marzo è di 10,46 milioni di barili al giorno. Calo invece del 5% per la produzione di gas naturale.
Secondo i dati resi noti dal Ministero dell’Energia, per il quarto mese consecutivo, rimane invariata la produzione di greggio in Russia. Il dato per marzo è di 10,46 milioni di barili al giorno, pari a 44,257 tonnellate. Per quanto riguarda il gas naturale, sempre a marzo, la produzione è invece calata del 5% a 1,95 miliardi di metri cubi (bcm), dai 2,06 bcm regstrati a febbraio.
La scorsa settimana proprio il Ministro dell’Energia russo, Alexandr Novak, e il Commissario UE all’Energia, Gunther Oettinger avevano firmato lo scambio di informazioni sulle attività nel settore dell’energia, approvando una road map, intitolata ‘Roadmap EU-Russia Energy Cooperation’, per la cooperazione bilaterale nel settore del gas. Una tregua volta ad evitare le questioni più dirimenti, ma che presuppone aperture difficilmente realizzabili da ambo le parti.
Secondo i dati resi noti dal Ministero dell’Energia, per il quarto mese consecutivo, rimane invariata la produzione di greggio in Russia. Il dato per marzo è di 10,46 milioni di barili al giorno, pari a 44,257 tonnellate. Per quanto riguarda il gas naturale, sempre a marzo, la produzione è invece calata del 5% a 1,95 miliardi di metri cubi (bcm), dai 2,06 bcm regstrati a febbraio.
La scorsa settimana proprio il Ministro dell’Energia russo, Alexandr Novak, e il Commissario UE all’Energia, Gunther Oettinger avevano firmato lo scambio di informazioni sulle attività nel settore dell’energia, approvando una road map, intitolata ‘Roadmap EU-Russia Energy Cooperation’, per la cooperazione bilaterale nel settore del gas. Una tregua volta ad evitare le questioni più dirimenti, ma che presuppone aperture difficilmente realizzabili da ambo le parti.
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