“Al momento, non viene adoperato per la viabilità più dell’8% del territorio moscovita, contro una media europea del 15%”.
Il nuovo sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, in carica dallo scorso novembre, ha annunciato di voler apportare alcune modifiche al piano regolatore della città moscovita: la costruzione di più strade e l’ammodernamento della metropolitana occupano un posto di rilievo nel suo programma. A tale riguardo, il vicepresidente dell’Unione degli Architetti Russi, Maxim Perov, sostiene che sia necessario mirare al raddoppiamento del volume d’asfalto, poiché “al momento, non viene adoperato per la viabilità più dell’8% del territorio moscovita, contro una media europea del 15%”.
Tra gli obiettivi inerenti al piano urbanistico, di particolare attenzione è la costruzione di zone residenziali di qualità maggiore nella parte che delimita i confini della città, attualmente occupata da edifici scadenti dell’era sovietica. Pertanto la parola chiave dell’intero progetto è “decentralizzare”, considerando che, come spiega Perov, “il 90%delle attività di Mosca avviene su appena il 10% del suo territorio”.
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