Due veicoli corazzati di produzione italiana sono stati inviati in Russia nei giorni scorsi per essere sottoposti a test e valutazioni da parte del ministero della Difesa di Mosca.
La penultima settimana di agosto sono stati inviati dall’Italia in Russia, due veicoli militari, un Centauro e un Freccia, per dei controlli da parte del ministero della Difesa di Mosca.
La spedizione segue una precedente consegna di due veicoli similari ad inizio mese. L’Italia ha dunque consegnato nelle mani della Commissione militare-industriale russa un totale di due veicoli corazzati da combattimento/trasporto-truppe Freccia e due veicoli corazzati da ricognizione/anticarro Centauro.
La Commissione militare-industriale inizierà i test a metà settembre e li protrarrà fino a marzo 2013. Non è ancora chiaro quale sia il motivo della valutazione, anche se diverse fonti del governo russo si sono affrettate a negare un eventuale futuro acquisto da parte delle forze armate.
“Mosca non sta in alcun modo pianificando un acquisto su larga scala di veicoli corazzati esteri” ha tenuto a precisare il vice primo ministro Dmitry Rogozin aggiungendo che: “Mosca ha bisogno di alcuni esemplari per capire come sono fatti e quali vantaggi hanno. Un certo livello di cooperazione può essere valutato solo nel caso dell’assemblaggio e solo nei casi in cui la tecnologia russa non è all’avanguardia”.
Anche se non è ancora chiaro il motivo dei test, le ripercussioni per il nostro sistema industriale potrebbero essere notevoli. Le dichiarazioni del governo russo sono tutt’altro che positive, ma vanno comunque accolte per quello che sono: affermazioni pubbliche di ufficiali abituati ad utilizzare la propaganda ad uso e consumo dell’audience interna.
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