La Commissione europea auspica che Ucraina e Russia si impegnino ad evitare che si verifichino interruzioni nelle forniture di gas a seguito della nuova controversia sorta tra i due paesi sul pagamento di 7 miliardi di dollari richiesto da Mosca per onorare l'accordo bilaterale per il 2012.
Marlene Holzner, portavoce della Commissione Ue in materia di energia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Abbiamo preso nota dei comunicati stampa e ci aspettiamo che entrambe le parti garantiscano che non ci siano interruzioni e che il gas continui a fluire regolarmente”. Le parti coinvolte sono Russia e Ucraina; l'Esecutivo Ue è infatti preoccupato circa una possibile interruzione nelle forniture di gas a causa dei rapporti non proprio idilliaci tra i due stati.
A dirla tutta, Ucraina e Russia sono ai ferri corti. Motivo del contendere: una maxibolletta dal sette miliardi di dollari del 2012 che Mosca ha inviato a Kiev venerdì. mirando ad alleviare la dipendenza dell'Ucraina dal gas russo. Bolletta che Kiev non vuole pagare.
“La vediamo come un forma di pressione che giunge mentre sono in corso negoziati sulla creazione di un consorzio di trasporto del gas (con l'Europa) e sulla riduzione del prezzo del gas per l'Ucraina con la Russia”, dice una fonte Naftogaz al quotidiano Kommersant Ukraine.
L’Ue attende risposte a breve.
giovedì 31 gennaio 2013
mercoledì 23 gennaio 2013
Crescita del 3,6% nel 2013 per l’economia
Il Fmi ha confermato che l’economia russa crescerà anche nel 2013 del 3,6%, rimanendo in sostanza sugli stessi livelli di crescita del 2012. L’obiettivo di Medvedev è di arrivare il prima possibile al 5%.
L'economia della Russia continua a correre.
Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, l'economia della Russia crescerà quest’anno allo stesso ritmo del 2012 (3,6%) e nel 2014 aumenterà fino ad arrivare alla quota del 3,8%.
In una conferenza stampa tenuta a Mosca, l’esperto Antonio Spilimbergo spiega: "La crescita economica nel 2012 è stata del 3,6% e noi credemmo che sarà uguale nel 2013. Per il 2014 non prevediamo grandi cambiamenti, con una crescita che dovrebbe attestarsi al 3,8%".
Sempre il Fmi ha abbassato di tre decimi la previsione di inflazione per quest’anno che passa dal 6,6% al 6,3%. "È una previsione – continua Spilimbergo - che viene fatta sulla base dei piani correnti e di quello che noi osservammo come per la "politica di bilancio della Russia”. Medvedev ha invece commentato: "Dobbiamo essere ambiziosi nei nostri obiettivi e per raggiungere una crescita del 5% annuo abbiamo bisogno di un incremento di circa il 10% degli investimenti, almeno per qualche anno".
L'economia della Russia continua a correre.
Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, l'economia della Russia crescerà quest’anno allo stesso ritmo del 2012 (3,6%) e nel 2014 aumenterà fino ad arrivare alla quota del 3,8%.
In una conferenza stampa tenuta a Mosca, l’esperto Antonio Spilimbergo spiega: "La crescita economica nel 2012 è stata del 3,6% e noi credemmo che sarà uguale nel 2013. Per il 2014 non prevediamo grandi cambiamenti, con una crescita che dovrebbe attestarsi al 3,8%".
Sempre il Fmi ha abbassato di tre decimi la previsione di inflazione per quest’anno che passa dal 6,6% al 6,3%. "È una previsione – continua Spilimbergo - che viene fatta sulla base dei piani correnti e di quello che noi osservammo come per la "politica di bilancio della Russia”. Medvedev ha invece commentato: "Dobbiamo essere ambiziosi nei nostri obiettivi e per raggiungere una crescita del 5% annuo abbiamo bisogno di un incremento di circa il 10% degli investimenti, almeno per qualche anno".
giovedì 17 gennaio 2013
Una Corte Specializzata per la Proprietà Industriale
A partire dal prossimo 1 febbraio, sarà operativa, in Russia, la Corte Specializzata della Proprietà Industriale che sarà esclusivamente competente a giudicare in materia. Le controversie relative a diritti d’autore restano, invece, di competenza delle corti di giurisdizione generale.
Dopo che lo scorso 22 agosto sono entrate in vigore delle riforme in materia di proprietà industriale, dal prossimo febbraio altre novità legali sono previste per la Russia.
La protezione dei diritti di proprietà industriale nella Federazione rappresenta da sempre uno dei maggiori ostacoli agli investimenti stranieri nel Paese.
Dal prossimo 1 febbraio 2013, la tutela della proprietà verrà rafforzata con l’istituzione di una Corte Specializzata.
A oggi, in Russia, le controversie di diritto industriale sono di competenza delle Corti di giurisdizione generale e delle Corti commerciali (Arbitrazh) a seconda che la controversia riguardi solo persone fisiche o imprese, imprenditori e persone fisiche.
La Corte specializzata della Proprietà Industriale andrà ad inserirsi nell’ambito dei tribunali commerciali e verificherà le controversie legate alla protezione del diritto industriale in qualità di tribunale di prima istanza, nonché come giudice di legittimità in grado di cassazione.
Nel primo caso deciderà sia sull’impugnazione dei provvedimenti degli organi amministrativi federali russi che operano in materia di proprietà industriale ed in particolare sull’impugnazione dei provvedimenti resi dal Rospatent che sull’impugnazione dei provvedimenti resi dalle autorità antitrust della Repubblica Federale Russa.
Nel secondo caso invece giudicherà come giudice di legittimità sia sulla legittimità degli atti giudiziari emessi dalla Corte Specializzata in primo grado che sulla legittimità delle sentenze emesse da giudici di primo e secondo grado delle corti commerciali relative a controversie inerenti la violazione di diritti di proprietà industriale.
Dopo che lo scorso 22 agosto sono entrate in vigore delle riforme in materia di proprietà industriale, dal prossimo febbraio altre novità legali sono previste per la Russia.
La protezione dei diritti di proprietà industriale nella Federazione rappresenta da sempre uno dei maggiori ostacoli agli investimenti stranieri nel Paese.
Dal prossimo 1 febbraio 2013, la tutela della proprietà verrà rafforzata con l’istituzione di una Corte Specializzata.
A oggi, in Russia, le controversie di diritto industriale sono di competenza delle Corti di giurisdizione generale e delle Corti commerciali (Arbitrazh) a seconda che la controversia riguardi solo persone fisiche o imprese, imprenditori e persone fisiche.
La Corte specializzata della Proprietà Industriale andrà ad inserirsi nell’ambito dei tribunali commerciali e verificherà le controversie legate alla protezione del diritto industriale in qualità di tribunale di prima istanza, nonché come giudice di legittimità in grado di cassazione.
Nel primo caso deciderà sia sull’impugnazione dei provvedimenti degli organi amministrativi federali russi che operano in materia di proprietà industriale ed in particolare sull’impugnazione dei provvedimenti resi dal Rospatent che sull’impugnazione dei provvedimenti resi dalle autorità antitrust della Repubblica Federale Russa.
Nel secondo caso invece giudicherà come giudice di legittimità sia sulla legittimità degli atti giudiziari emessi dalla Corte Specializzata in primo grado che sulla legittimità delle sentenze emesse da giudici di primo e secondo grado delle corti commerciali relative a controversie inerenti la violazione di diritti di proprietà industriale.
mercoledì 16 gennaio 2013
Mercato auto: la Russia in controtendenza
Mentre il mercato auto dell’Europa ha fatto registrare nel 2012 una delle peggiori performance degli ultimi anni, in Russia le immatricolazioni di autoveicoli hanno messo a segno un nuovo record storico.
Il mercato dell’auto in Europa trema. Nel 2012 in Spagna, in Francia e in Italia si sono registrati crolli importanti che non sembrano poter essere risanati nel 2013.
Un trend negativo che sembra però non intaccare la Russia. Lo scorso anno la vendita di nuove auto nel Paese è aumentata del 10,6% rispetto all'anno precedente: in tutto 2,93 milioni di unità vendute, un record storico. Secondo gli esperti le previsioni per il 2013 parlano di una possibile nuova crescita con la vendita di 3,1 milioni di auto, mentre altri due scenari meno "ottimisti" prevedono una vendita di 2,8 e di 2,96 mln di veicoli.
I segnali degli ultimi mesi sono a ogni modo molto indicativi. Per esempio nel mese di dicembre le immatricolazioni di auto in Russia sono cresciute solo dell’1%, mentre a novembre le immatricolazioni erano risultate praticamente nulle.
A ogni modo è prevista sicuramente una crescita e basti pensare che è dal 2009 che il mercato dell’auto russo continua a registrare forti progressi. In quell’anno, infatti, le vendite erano balzate del 49%. Un volume poi confermato da +30% del 2010 e dal +39% del 2011.
Il mercato dell’auto in Europa trema. Nel 2012 in Spagna, in Francia e in Italia si sono registrati crolli importanti che non sembrano poter essere risanati nel 2013.
Un trend negativo che sembra però non intaccare la Russia. Lo scorso anno la vendita di nuove auto nel Paese è aumentata del 10,6% rispetto all'anno precedente: in tutto 2,93 milioni di unità vendute, un record storico. Secondo gli esperti le previsioni per il 2013 parlano di una possibile nuova crescita con la vendita di 3,1 milioni di auto, mentre altri due scenari meno "ottimisti" prevedono una vendita di 2,8 e di 2,96 mln di veicoli.
I segnali degli ultimi mesi sono a ogni modo molto indicativi. Per esempio nel mese di dicembre le immatricolazioni di auto in Russia sono cresciute solo dell’1%, mentre a novembre le immatricolazioni erano risultate praticamente nulle.
A ogni modo è prevista sicuramente una crescita e basti pensare che è dal 2009 che il mercato dell’auto russo continua a registrare forti progressi. In quell’anno, infatti, le vendite erano balzate del 49%. Un volume poi confermato da +30% del 2010 e dal +39% del 2011.
lunedì 14 gennaio 2013
Prospettive economiche russe per il 2013
La Federazione Russa è uno dei paesi che ha saputo reagire meglio alla crisi economica mondiale. A differenza delle maggiori economie mondiali, per le quali il 2013 si prospetta incerto, la Russia può dare per scontato un certo margine di crescita.
Un 2013 ricco di novità positive.
È questo che attende la Federazione Russa dal nuovo anno sulla base delle prospettive economiche che appaiono incoraggianti per il Paese.
Nonostante sia ancora soggetta ad influenze estere negative dettate dall’esportazioni (in primis delle materie prime) la Russia ha dimostrato di saper trarre frutto dalle esperienze negative del passato mostrandosi pronta ad affrontare la nuova crisi globale.
Lo scorso anno il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,3%, stabilendo un vero record e un dato in netta controtendenza rispetto ai risultati delle altre potenze economiche; ciò a dimostrazione della buona salute di cui gode il Paese che, a differenza delle maggiori economie mondiali, sa per certo che per il nuovo anno farà registrare un certo margine di crescita.
I dati relativi al PIL e alla crescita economica dicono che il primo pare destinato a crescere di una percentuale compresa tra il 2% e 2,5%, mentre il secondo dovrebbe attestarsi tra il 3,5% e il 4%. Tali previsioni si mantengono realistiche nonostante la lieve battuta d’arresto subita a fine 2012.
Un 2013 ricco di novità positive.
È questo che attende la Federazione Russa dal nuovo anno sulla base delle prospettive economiche che appaiono incoraggianti per il Paese.
Nonostante sia ancora soggetta ad influenze estere negative dettate dall’esportazioni (in primis delle materie prime) la Russia ha dimostrato di saper trarre frutto dalle esperienze negative del passato mostrandosi pronta ad affrontare la nuova crisi globale.
Lo scorso anno il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,3%, stabilendo un vero record e un dato in netta controtendenza rispetto ai risultati delle altre potenze economiche; ciò a dimostrazione della buona salute di cui gode il Paese che, a differenza delle maggiori economie mondiali, sa per certo che per il nuovo anno farà registrare un certo margine di crescita.
I dati relativi al PIL e alla crescita economica dicono che il primo pare destinato a crescere di una percentuale compresa tra il 2% e 2,5%, mentre il secondo dovrebbe attestarsi tra il 3,5% e il 4%. Tali previsioni si mantengono realistiche nonostante la lieve battuta d’arresto subita a fine 2012.
martedì 8 gennaio 2013
Generali punta all’est Europa
Il Group Ceo di Generali, Mario Greco, conferma che la Russia non è un mercato facile, anche se ha dimensioni interessanti ed è un mercato che sta cambiando. Nel frattempo è stato sottoscritto un accordo con PPF Group.
Il mercato russo è un mercato di crescita che presenta anche una base di costi elevata. Lo sa bene Mario Greco, Group Ceo di Generali, che rispondendo agli analisti in conference call ha spiegato che: “La Russia non è un mercato facile, anche se ha dimensioni interessanti ed è un mercato che sta cambiando, quindi ne seguiremo l'evoluzione".
Nei giorni scorsi Generali e PPF Group hanno concluso la partnership in Europa Centro-orientale: Generali acquisirà da PPF Group il 49% di GPH per 2,5 mld per assumere il pieno controllo della joint venture. L'acquisizione, si legge in una nota, avverrà in due tranche: entro il 28 marzo 2013 sarà acquistato il 25% di GPH; a fine 2014 il rimanente 24% GPH cede a PPF le attività assicurative per il credito al consumo nei Paesi CSI per 80 mln Swap di partecipazioni senza esborsi monetari. Il Gruppo Generali aumenterà la sua quota in Ingosstrakh al 38,5% attraverso l'acquisizione di tutte le azioni di PPF Beta; a PPF Group il pieno controllo del fondo PPF Partners.
Greco ha così commentato: "Con questa operazione eliminiamo ogni incertezza sulla nostra strategia di sviluppo in Europa Centro-orientale e sulle risorse necessarie per il Gruppo a realizzarla. Oggi siamo diventati uno degli operatori leader in un’area a crescita elevata. Con il pieno controllo di Gph, potremo beneficiare appieno dei nostri investimenti e focalizzarci nello sviluppo del core business assicurativo migliorando la nostra posizione competitiva e la redditività”.
Il mercato russo è un mercato di crescita che presenta anche una base di costi elevata. Lo sa bene Mario Greco, Group Ceo di Generali, che rispondendo agli analisti in conference call ha spiegato che: “La Russia non è un mercato facile, anche se ha dimensioni interessanti ed è un mercato che sta cambiando, quindi ne seguiremo l'evoluzione".
Nei giorni scorsi Generali e PPF Group hanno concluso la partnership in Europa Centro-orientale: Generali acquisirà da PPF Group il 49% di GPH per 2,5 mld per assumere il pieno controllo della joint venture. L'acquisizione, si legge in una nota, avverrà in due tranche: entro il 28 marzo 2013 sarà acquistato il 25% di GPH; a fine 2014 il rimanente 24% GPH cede a PPF le attività assicurative per il credito al consumo nei Paesi CSI per 80 mln Swap di partecipazioni senza esborsi monetari. Il Gruppo Generali aumenterà la sua quota in Ingosstrakh al 38,5% attraverso l'acquisizione di tutte le azioni di PPF Beta; a PPF Group il pieno controllo del fondo PPF Partners.
Greco ha così commentato: "Con questa operazione eliminiamo ogni incertezza sulla nostra strategia di sviluppo in Europa Centro-orientale e sulle risorse necessarie per il Gruppo a realizzarla. Oggi siamo diventati uno degli operatori leader in un’area a crescita elevata. Con il pieno controllo di Gph, potremo beneficiare appieno dei nostri investimenti e focalizzarci nello sviluppo del core business assicurativo migliorando la nostra posizione competitiva e la redditività”.
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