I trasferimenti illegali di denaro dalla Russia hanno raggiunto nel 2012 la cifra record di 49 miliardi di dollari. A riferirlo in un’intervista shock è Sergei Ignatyev, Presidente uscente della Banca Centrale Russa.
Stando a quanto riportato dal quotidiano economico russo Vedomosti, i trasferimenti illegali di denaro dalla Russia avrebbero raggiunto i 49 miliardi di dollari nel corso dello scorso anno, una somma pari al 2,5% del Pil.
Secondo il numero uno uscente della Banca centrale, Sergei Ignatyev, un terzo circa dell'importo sarebbe legato a operazioni di carattere commerciale, mentre i restanti 35 miliardi sarebbero ancora oggi di difficile identificazione. La fuga verso lidi stranieri avrebbe causato un danno alle casse erariali di più di dieci miliardi di euro.
"Potrebbero essere pagamenti per consegne di droga – afferma Ignatyev – pagamenti per importazioni in grigio, tangenti per funzionari pubblici o manager che fanno acquisti per grosse società private senza controlli interni adeguati. O ancora, si tratta di evasione fiscale".
Solamente pochi giorni fa, l'organizzazione no profit Global Financial Integrity aveva reso noti i dati di un'inchiesta condotta sui flussi finanziari illeciti e l'economia sommersa russa, confermando che tra il 1994 e il 2011, ben 211,5 miliardi di dollari erano stati oggetti di trasferimenti finanziari illegali. Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti gli scambi commerciali tra la Russia e Cipro e tra la Russia e la Svizzera.
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