L'obiettivo del primo ministro russo, Vladimir Putin, è quello di costruire "una comunità economica armonica che vada da Lisbona a Vladivostok". Ma gli interessi dei singoli Stati non sempre convergono.
Lo scorso 7 dicembre ha avuto luogo a Bruxelles il XXVI summit Russia-UE, durante il quale si è discusso sull'avanzamento dei rapporti commerciali in vista dell'entrata di Mosca nel Wto. Le autorità russe fanno pressione affinché siano aperte nuove prospettive commerciali ed economiche e, a questo riguardo, la proposta del primo ministro Vladimir Putin è quella di costruire "una comunità economica armonica che vada da Lisbona a Vladivostok", ovvero un mercato comune Russia-Ue.
Ma non tutti i paesi condividono tale programma. Ne è un esempio la Polonia, la quale è ancora condizionata dalla percezione della Russia come nemico storico. Poiché gli interessi dei singoli Stati non sempre convergono, il Cremlino, in attesa di aderire al Wto e di assumere una posizione di maggior rilievo nell'area europea, mira a rafforzare il proprio ruolo nelle relazioni bilaterali.
Lo scorso 7 dicembre ha avuto luogo a Bruxelles il XXVI summit Russia-UE, durante il quale si è discusso sull'avanzamento dei rapporti commerciali in vista dell'entrata di Mosca nel Wto. Le autorità russe fanno pressione affinché siano aperte nuove prospettive commerciali ed economiche e, a questo riguardo, la proposta del primo ministro Vladimir Putin è quella di costruire "una comunità economica armonica che vada da Lisbona a Vladivostok", ovvero un mercato comune Russia-Ue.
Ma non tutti i paesi condividono tale programma. Ne è un esempio la Polonia, la quale è ancora condizionata dalla percezione della Russia come nemico storico. Poiché gli interessi dei singoli Stati non sempre convergono, il Cremlino, in attesa di aderire al Wto e di assumere una posizione di maggior rilievo nell'area europea, mira a rafforzare il proprio ruolo nelle relazioni bilaterali.
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