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venerdì 24 dicembre 2010

Il consumo di vino in Russia

Nonostante il vino italiano sia molto apprezzato in Russia, non costituisce ancora un’abitudine consolidata. Pertanto è necessario educare i consumatori nel consumo attraverso degustazioni e incontri che illustrino le caratteristiche del prodotto e i differenti abbinamenti con la cucina.

Il mercato del vino in Russia riprenderà ad espandersi il prossimo anno, sebbene si tratterà di una crescita piuttosto lenta. È un prodotto che non fa ancora parte di un’abitudine consolidata per i consumatori russi e, essendo molto costoso, le condizioni economiche difficili dell’anno precedente hanno portato a dar maggiore importanza ad altre priorità o all’acquisto di vini meno cari (ad esempio si è assistito ad una crescita delle vendite di “Prosecco”, considerato un’”alternativa economica” allo Champagne).
L’immagine del vino italiano in Russia è alta: ciò è dovuto anche dal legame positivo creatosi con la cucina, la cultura e lo stile di vita dell’Italia. Nonostante i vini Made in Italy, assieme a quelli francesi, siano tra i “premium wines” più apprezzati, sono ancora poco conosciuti. Pertanto è necessaria una campagna promozionale che porti ad educare nel consumo, anche attraverso degustazioni ed incontri che illustrino caratteristiche del prodotto e abbinamenti con i diversi piatti.
Per quanto riguarda le tipologie di vino che trovano più spazio nel mercato russo, si può affermare che quelli rossi sono sempre stati i favoriti, rappresentando circa il 70% del consumo totale di vino. I vini bianchi, invece, coprono un quarto del mercato: si preferiscono quelli mossi a causa dell’alta produzione e popolarità locale di spumanti.

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