Russia e Stati Uniti hanno concordato la firma del nuovo trattato di riduzione delle armi nucleari, lo START 2 (Strategic Arms Reduction Treaty), che avverrà a Praga il prossimo 8 aprile. Secondo l’accordo, che per essere effettivo dovrà essere ratificato dal DUMA russo e dal Senato Americano, ciascun paese potrà disporre di 1.550 testate nucleari e 700 vettori tra missili, bombardieri e sottomarini. Il patto segna quindi una forte diminuzione di armamenti rispetto al primo START, che venne firmato tra i due paesi nel 1991, ed al Trattato SORT, firmato nel 2002 tra George Bush e Vladimir Putin. Il trattato avrà durata di 10 anni e potrà essere rinnovato per altri 5 ed è stato definito da Obama “il più ampio accordo sulla riduzione di armamenti in due decenni”. Esso non stabilisce tuttavia una limitazione sui programmi di difesa anti-missile, difatti la Russia si riserva il diritto di denunciare il trattato se riterrà che gli Stati Uniti minaccino la sua sicurezza.
La firma di questo accordo rappresenta comunque un importante passo tra i due paesi: da una parte perché non esclude trattative e negoziazioni simili in altri settori, e dall’altra parte perché è un segnale di riconciliazione tra due nazioni che negli anni precedenti si erano allontanate a causa di politiche contrastanti. Da un punto di vista strettamente economico, la riduzione di armi nucleari permetterà ad entrambi i paesi di risparmiare in modo significativo, potendo investire in altri settori o convertendo ad altri impieghi le forze strategiche.
Nel firmare lo START 2, sembra che le due nazioni vogliano mandare un segnale di non proliferazione atomica, in contrasto con le decisioni di molti paesi quali Iran e Corea del Nord, e proprio su questo tema verterà il summit che si aprirà il 12 aprile a Washington.
La firma di questo accordo rappresenta comunque un importante passo tra i due paesi: da una parte perché non esclude trattative e negoziazioni simili in altri settori, e dall’altra parte perché è un segnale di riconciliazione tra due nazioni che negli anni precedenti si erano allontanate a causa di politiche contrastanti. Da un punto di vista strettamente economico, la riduzione di armi nucleari permetterà ad entrambi i paesi di risparmiare in modo significativo, potendo investire in altri settori o convertendo ad altri impieghi le forze strategiche.
Nel firmare lo START 2, sembra che le due nazioni vogliano mandare un segnale di non proliferazione atomica, in contrasto con le decisioni di molti paesi quali Iran e Corea del Nord, e proprio su questo tema verterà il summit che si aprirà il 12 aprile a Washington.
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