Nel 2009, per la prima volta dal crollo dell’URSS, in Russia – soprattutto grazie alle politiche di incentivazione della maternità del Cremlino e al conseguente aumento della natalità – si è verificata un’inversione positiva delle tendenze demografiche. A questo fattore si deve la rapida crescita che il settore dei generi alimentari per bambini ha registrato di recente: negli ultimi tre anni tale mercato è cresciuto in media dell’8-10%.
Secondo quanto affermato dagli esperti di marketing, il mercato dei generi alimentari per bambini è ancora nella sua fase di sviluppo ed è caratterizzato da un continuo aumento e ampliamento della gamma dei prodotti offerti ai consumatori, nel rispetto delle più moderne norme sanitarie.
Il settore degli alimenti per bambini è suddiviso nei seguenti segmenti: “alimenti per bimbi”, “succhi per bimbi e bibite contenenti succhi” e “alimenti che sostituiscono latte materno”; il 21% del mercato è occupato dai prodotti che sostituiscono il latte materno e il restante 79% dai generi alimentari di passaggio dal latte materno al cibo normale. La spesa media per acquisto singolo è di 120 rubli (€ 3,50) e il canale distributivo che va per la maggiore è quello del supermercato, seguito dai negozi specializzati e dalle farmacie.
I produttori di generi alimentari per l’infanzia negli ultimi anni hanno registrato una crescita vertiginosa della concorrenza tra i produttori russi e quelli stranieri: sebbene anche i primi abbiano avviato questo tipo di produzione, la maggior parte di questa tipologia di prodotti è importata. Il 60% del mercato russo del settore è controllato dai tre maggiori produttori: Nestlé, Nutricia e Nutritec.
Uno dei principali fattori, che sono alla base dello sviluppo del mercato di questa categoria di alimenti, è la crescita delle spese dei genitori per gli alimenti speciali; come si è registrato in molti altri settori, i consumi maggiori sono concentrati a Mosca, dove la media russa è superata di ben 16 volte.
Tuttavia, in Russia vengono consumati, secondo le statistiche, solo 12 chili di alimenti per bimbo all’anno, contro la media europea di 22 chili annui. Il mercato dei generi alimentari per bambini è assai lontano dalla saturazione e si stima che conserverà elevati ritmi di crescita anche nei prossimi 5-6 anni.
Secondo quanto affermato dagli esperti di marketing, il mercato dei generi alimentari per bambini è ancora nella sua fase di sviluppo ed è caratterizzato da un continuo aumento e ampliamento della gamma dei prodotti offerti ai consumatori, nel rispetto delle più moderne norme sanitarie.
Il settore degli alimenti per bambini è suddiviso nei seguenti segmenti: “alimenti per bimbi”, “succhi per bimbi e bibite contenenti succhi” e “alimenti che sostituiscono latte materno”; il 21% del mercato è occupato dai prodotti che sostituiscono il latte materno e il restante 79% dai generi alimentari di passaggio dal latte materno al cibo normale. La spesa media per acquisto singolo è di 120 rubli (€ 3,50) e il canale distributivo che va per la maggiore è quello del supermercato, seguito dai negozi specializzati e dalle farmacie.
I produttori di generi alimentari per l’infanzia negli ultimi anni hanno registrato una crescita vertiginosa della concorrenza tra i produttori russi e quelli stranieri: sebbene anche i primi abbiano avviato questo tipo di produzione, la maggior parte di questa tipologia di prodotti è importata. Il 60% del mercato russo del settore è controllato dai tre maggiori produttori: Nestlé, Nutricia e Nutritec.
Uno dei principali fattori, che sono alla base dello sviluppo del mercato di questa categoria di alimenti, è la crescita delle spese dei genitori per gli alimenti speciali; come si è registrato in molti altri settori, i consumi maggiori sono concentrati a Mosca, dove la media russa è superata di ben 16 volte.
Tuttavia, in Russia vengono consumati, secondo le statistiche, solo 12 chili di alimenti per bimbo all’anno, contro la media europea di 22 chili annui. Il mercato dei generi alimentari per bambini è assai lontano dalla saturazione e si stima che conserverà elevati ritmi di crescita anche nei prossimi 5-6 anni.
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