Il mercato delle calzature si rivela essere di nuovo favorevole, nonostante il ritorno ai livelli pre crisi non sia previsto prima del 2011-2012.
Il 2010 sta registrando piccoli passi di ripresa per la scarpa made in Italy. Vito Artioli, il presidente dell’Anci (associazione delle calzaturiere italiane), ha sottolineato che “non bisogna attendersi un rilancio generalizzato delle vendite bensì uno scenario contrassegnato da pochi mercati in cui la domanda inizierà di nuovo a crescere”. Tra questi paesi la Russia occupa un posto particolarmente importante, poiché sta registrando forti segnali positivi, dopo la brusca contrazione della domanda del 2009. Infatti, nei primi mesi dell’anno in corso si è verificata una crescita delle vendite del 7,2%, in cui la produzione made in Italy ha saputo mantenere la propria posizione sul mercato del footwear di alta qualità.
Il mercato delle calzature si rivela essere di nuovo favorevole, nonostante il ritorno ai livelli pre crisi non sia previsto prima del 2011-2012.
Il presidente del Gruppo Giovani di Anci, Enrico Paniccià, ha aggiunto che è necessario riflettere sul “trasferimento del cosiddetto genius loci, ovvero quell’insieme di valori culturali legati al territorio e alla tradizione, nei prodotti, rendendoli così più fortemente caratterizzati. Il territorio, però, non deve trasformarsi in un vincolo bloccante, impedirci di aprirci a nuove prospettive pur facendo tesoro della tradizione, inibire il nostro coraggio di cambiare e ripensare il modello business quando è necessario”.
Il 2010 sta registrando piccoli passi di ripresa per la scarpa made in Italy. Vito Artioli, il presidente dell’Anci (associazione delle calzaturiere italiane), ha sottolineato che “non bisogna attendersi un rilancio generalizzato delle vendite bensì uno scenario contrassegnato da pochi mercati in cui la domanda inizierà di nuovo a crescere”. Tra questi paesi la Russia occupa un posto particolarmente importante, poiché sta registrando forti segnali positivi, dopo la brusca contrazione della domanda del 2009. Infatti, nei primi mesi dell’anno in corso si è verificata una crescita delle vendite del 7,2%, in cui la produzione made in Italy ha saputo mantenere la propria posizione sul mercato del footwear di alta qualità.
Il mercato delle calzature si rivela essere di nuovo favorevole, nonostante il ritorno ai livelli pre crisi non sia previsto prima del 2011-2012.
Il presidente del Gruppo Giovani di Anci, Enrico Paniccià, ha aggiunto che è necessario riflettere sul “trasferimento del cosiddetto genius loci, ovvero quell’insieme di valori culturali legati al territorio e alla tradizione, nei prodotti, rendendoli così più fortemente caratterizzati. Il territorio, però, non deve trasformarsi in un vincolo bloccante, impedirci di aprirci a nuove prospettive pur facendo tesoro della tradizione, inibire il nostro coraggio di cambiare e ripensare il modello business quando è necessario”.
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