Per il made in Italy la Russia è uno dei principali mercati di riferimento, in particolare per la meccanica strumentale e il tessile, i due comparti tradizionali delle esportazioni italiane verso la Federazione o, perlomeno, fino al 2008, prima della crisi internazionale.
Per il made in Italy la Russia è uno dei principali mercati di riferimento, in particolare per la meccanica strumentale e il tessile, i due comparti tradizionali delle esportazioni italiane verso la Federazione o, perlomeno, fino al 2008, prima della crisi internazionale.
Tra le regioni italiane occupano una posizione importante le Marche, con una percentuale delle merci esportate in Russia del 6,6%, l’Emilia Romagna (3,2%) e il Veneto (2,8%).
Giovanni Tridenti, presidente dell’azienda anconetana Somacis pcb industries che produce circuiti stampati, ha affermato: “La domanda di elettronica proveniente dalla Russia è tendenzialmente di fascia medio-bassa, mentre quella a più alto valore aggiunto non è ancora intercettabile in quanto soddisfatta dai propri circuiti di offerta a stampo militare”.
Oltre a questo, tra i problemi più frequenti che si possono riscontrare, vi è la questione relativa alle certificazioni. Per alcune produzioni, ad esempio nella costruzione e montaggio di ascensori, sono richieste determinate conformità, generalmente molto costose per le PMI.
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