A sei anni dal calcio d’inizio sono state scelte le città dove verranno disputati i match valevoli per la Coppa del Mondo.
Che il calcio in Russia rappresenti un’opportunità per gli investitori stranieri non è più una novità.
A due anni dal fischio d’inizio dei Mondiali di calcio del 2014 in Brasile, si pensa già a quelli del 2018, che si disputeranno in Russia. Il tutto rientra infatti sul fronte delle sette grandi opere che nei prossimi anni vedranno coinvolte la Federazione Russa, per un valore complessivo di investimenti di 20 mila miliardi di rubli (pari a circa 468,3 miliardi di euro).
Nel weekend scorso sono state annunciate le 11 città e i 12 stadi che ospiteranno gli incontri. Le sedi saranno: Mosca, che avrà 2 impianti, San Pietroburgo, Kaliningrad, Nizhny Novgorod, Kazan, Samara, Saransk, Volgograd, Rostov, Sochi ed Ekaterinburg. La finale dovrebbe essere ospitata dallo stadio Luzhniki, che ha una capacità di 90mila spettatori.
“Avete visto come le città selezionate hanno reagito all’annuncio” ha spiegato il numero 1 della Fifa, Blatter. “È stato come se avessero ottenuto i Giochi Olimpici, o il regalo più bello del mondo. Questo è il calcio. Ovviamente non tutti possono essere contenti. E non tutti possono esserlo perché c’era una lista, un numero di sedi da scegliere e alcune sono state scartate obbligatoriamente. È come in una squadra di calcio: bisogna scegliere gli 11 giocatori da mandare in campo; ecco, noi abbiamo scelto le 11 città”.
Gli altri top-progetti previsti riguardano l'ampliamento di Mosca; le Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014; il rilancio del Caucaso del Nord; la costruzione dei gasdotti North e South Stream e del gasdotto Altai; il sistema di navigazione satellitare globale russo Glonass.
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