Nonostante secondo gli analisti le forniture cartarie russe si possano stabilizzare grazie a nuclei di mercato che la Russia ha conquistato, avanza la “minaccia” proveniente dai Paesi emergenti dell’America latina e del Sudest asiatico.
Ad un drastico calo della domanda registrato nel 2008 nell’industria russa della carta è seguita, a partire dal luglio dell’anno successivo, una forte richiesta proveniente dalla cina che, assorbendo i tre quarti delle esportazioni russe, ha consentito al settore di risalire.
Nonostante secondo gli analisti le forniture russe si possano stabilizzare grazie a nuclei di mercato che la Russia ha conquistato (Cina per l’export di pasta di carta, India e Turchia per quanto riguarda la carta da giornale), avanza la “minaccia” proveniente dai Paesi emergenti dell’America latina e del Sudest asiatico.
In Europa occidentale, inoltre, vi è molta concorrenza con produttori finlandesi, svedesi, tedeschi e italiani che “confinano l’industria cartaria russa a prodotti a basso valore”.
La sfida del mercato russo è perciò, in relazione alle esigenze dei consumatori, quella di sviluppare prodotti alternativi, quali carta di qualità e cartone.
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