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giovedì 26 aprile 2012

L’intesa Eni-Rosneft

Eni diventa partner di Rosneft, il primo produttore petrolifero russo, per valorizzare giacimenti con riserve per 36 miliardi di barili.

Eni ha firmato con Rosneft, primo produttore russo di greggio, un accordo di collaborazione strategica che darà vita ad alcune società compartecipate - di cui il gruppo italiano avrà il 33,3% - per valorizzare giacimenti nel mare di Barents, nell'Artico e nel Mar Nero: l'intesa riguarda tre licenze di esplorazione, per una stima di risorse recuperabili a 36 miliardi di barili di petrolio equivalenti. In base alla legislazione russa, Rosneft resterà titolare delle licenza, mentre Eni finanzierà l'esplorazione, per verificarne il valore commerciale. Per le esplorazioni, Eni ha stimato un investimento di un miliardo di dollari in sette anni, ma in caso di ritrovamenti la spesa rientrerà nella spartizione delle joint venture, il cui capitale sarà per un terzo dell'Eni, per due terzi di Rosneft.
L'accordo - siglato a Mosca dagli amministratori delegati delle due società, Paolo Scaroni ed Eduard Khudainatov, alla presenza del premier Vladimir Putin - prevede inoltre lo scambio di tecnologie e personale, e l'acquisizione di Rosneft di partecipazioni Eni in progetti internazionali.
L'accordo è per noi davvero strategico perché marcherà la nostra attività esplorativa per molti anni. Ci siamo guadagnati l'accesso a due vaste aree esplorative estremamente promettenti. Questo successo è il risultato dei nostri rapporti di lungo corso con la Russia e delle scoperte che Eni ha fatto, per prima, nel mare di Barents norvegese”, ha affermato Scaroni.

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