Il Senato approva la legge che impone sanzioni, anche
di ventitremila euro, per manifestazioni
non autorizzate.
Dopo la Duma, il Consiglio della Federazione russa
(Senato) ha approvato la legge, promossa dal partito putiniano Russia Unita,
che porta fino a 23mila euro le multe per partecipanti e organizzatori a
manifestazioni non autorizzate. La controversa norma è stata votata in seconda
e terza lettura e approvata nonostante un tentativo di ostruzionismo da parte
dell'opposizione parlamentare (Comunisti e Russia Giusta). Per l'adozione
definitiva serve ora la firma del presidente Vladimir Putin.
A favore si sono pronunciati 132 senatori, contrari 1 e
1 astenuto. Un provvedimento che, per gli oppositori, va contro la Costituzione;
il 12 giugno è stata indetta una nuova giornata di protesta.
Il temuto «giro di vite» arriva dopo un inverno che ha
visto le più grandi proteste di piazza in Russia negli ultimi 20 anni, dirette
soprattutto contro Vladimir Putin, ora rieletto presidente. Ieri l’opposizione
ha inscenato l'ennesima protesta davanti all’edificio del Parlamento, durante
la quale la polizia ha fermato una trentina di persone.
In base alle nuove regole, sono previste multe sino a
300.000 rubli - equivalenti a circa 7.000 euro - per i partecipanti, mentre gli
organizzatori, in qualità di soggetti giuridici, potranno essere condannati a
pagare sino a un milione di rubli, ovvero 23.000 euro.
Mikhail Fedotov, responsabile del Consiglio per i
diritti umani del Cremlino, ha già anticipando la richiesta di veto al presidente.
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