Il Presidente russo Vladimir Putin è
intervenuto nel corso del 16° Forum Economico Internazionale. Queste le sue
parole relativamente all’attuale situazione economica russa: “Entro il 2018 gli investimenti in Russia dovranno
raggiungere il livello del 27 % del PIL, è uno scopo reale. Attualmente il loro
volume è del 20 %. Si tratta innanzitutto degli investimenti privati. È un
problema chiave della politica statale, entro la fine di questo decennio la
Russia dovrà entrare tra i primi venti paesi del mondo con l’ambiente più agile
e funzionale per l’attivismo imprenditoriale".
Molto importante poi l’analisi
dettagliata relativa al settore oli&gas: “Vediamo bene le sfide a lungo
e medio termine per la nostra economia che per il momento rimane non differenziata,
anche una notevole parte del valore aggiunto è fornita dai settori legati alle
materie prime. Rimane grande la quota delle produzioni non competitive, si
conserva l’alto livello della dipendenza della Russia dai prezzi del petrolio.
Dobbiamo abbassare il pericolosamente alto livello di carenza di petrolio e di
gas”.La Russia si propone quindi di sostenere i propri partner europei, partendo però dall’unità dei propri scopi a lungo termine e prendendo spunto dall’attuale situazione creatasi in Europa; la volontà è quella di proporre a livello globale dei meccanismi che impediscano il ripetersi di simili situazioni in altre regioni del mondo. Vladimir Putin ha così sottolineato che attualmente è necessario prendere decisioni a livello nazionale in considerazione delle loro eventuali conseguenze per l’economia mondiale. Proprio per questo motivo la Russia non intende rivedere il suo atteggiamento verso la moneta europea per non complicarne la posizione d’oggi.
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