La Festa Nazionale in Russia si celebra annualmente il
12 giugno, una data con la quale Boris Eltsin, con un decreto del 1994, intese
istituire una festa nazionale denominata “Giorno o Giornata della Russia”,
memore della dichiarazione di indipendenza del 12 giugno del 1990. Questa
festa, che nel corso del tempo ha visto il susseguirsi di diversi nomi, venne battezzata
ufficialmente nel 2002 come “Il Giorno della Russia”.
Oggi però questa data assume connotati totalmente diversi.
Sono infatti migliaia le persone che si sono radunate in piazza Pushkin, a
Mosca, per la prima protesta contro il presidente Vladimir Putin dalla sua
nuova investitura come presidente. La manifestazione ha avuto l'approvazione da
parte delle autorità di Mosca e vedrà gli oppositori marciare per il centro
della capitale.
Contemporaneamente, proprio nel giorno della protesta,
sono stati fissati gli interrogatori di diversi membri dell'opposizione russa,
le cui abitazioni erano state perquisite nella giornata di ieri. Fra loro
Alexei Navalny, il politico di sinistra Sergei Udaltsov, l'attivista liberale
Ilya Yashin e la presentatrice televisiva Ksenia Sobchak. L'azione del governo
è stata criticata come un tentativo di scoraggiare le rivolte, in seguito
all'approvazione della contestata legge che alza di 150 volte le multe per chi
prende parte a manifestazioni non autorizzate. In base alle nuove regole, sono
previste infatti multe sino a 300.000 rubli (circa 7.000 euro) per i partecipanti,
mentre gli organizzatori, in qualità di soggetti giuridici, potranno essere
condannati a pagare sino a un milione di rubli (23.000 euro).
La speranza è che l’epilogo sia differente da quanto verificatosi
lo scorso 6 maggio, quando si registrarono pesanti scontri tra i manifestanti e
la polizia.
Nessun commento:
Posta un commento