A fronte di un’elevata dipendenza dalle importazioni estere di verdura, il governo russo prevede nei prossimi anni la costruzione di serre e migliorie nella coltivazione di ortaggi.
Ad oggi la Russia riesce a soddisfare autonomamente solo il 37% del fabbisogno nazionale di verdura coltivata in serra. Stando alle dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura Russo, Nikolay Fedorov, il volume di questo comparto dell’agricoltura ha subito un forte calo negli ultimi 10 anni passando dalle 764 mila tonnellate prodotte nel 1990 alle 585mila tonnellate nel 2011.
Le principali cause della carenza di serre sono da imputare ad una serie di fattori tra cui gli elevati costi delle forniture di energia elettrica e la scarsità di incentivi per il settore. A fronte di queste considerazioni, il Ministro Fedorov, ha annunciato che in tempi brevi attuerà un piano per incentivare, attraverso sussidi, la costruzione, ricostruzione o ammodernamento di serre destinate alla coltivazione di verdura ed una serie di investimenti per migliorare i rendimenti delle coltivazioni. Il piano governativo, per il periodo 2013-2020, si concentra in particolare sull’introduzione di nuovi impianti di riscaldamento moderni e di tecnologie di coltivazione a basso consumo energetico per ridurre le spese di gas ed elettricità fino al 20%.
L’obiettivo posto dal governo con questa manovra è quello di rafforzare l’autonomia alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dalle importazioni estere che, hanno raggiunto un volume annuo di 900mila tonnellate di ortaggi.
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