Lo scorso 4 luglio si è conclusa la missione
imprenditoriale di Confindustria Anie a Mosca.
A margine della missione sono stati
resi noti alcuni dati relativi al mercato russo dell’elettronica dove le
aziende italiane si confermano ai primi posti e in grande crescita. Osservando nel dettaglio, si nota che i comparti dell’elettrotecnica italiana che lo scorso anno hanno originato più esportazioni verso la Russia sono stati gli apparecchi domestici e professionali per un valore di 229,5 milioni di euro e le tecnologie per la produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia per 194,5 milioni di euro. Completano il quadro le tecnologie per l’illuminazione (valore 96 milioni di euro) e i cavi (valore 76,1 milioni di euro). Per quanto riguarda l’industria elettronica, invece, a risultare prevalenti nel 2011 sono state le vendite dall’Italia verso la Russia del comparto automazione e misura per 51,3 milioni di Euro.
Molto promettente e ricco di opportunità appare dunque il settore elettrico in Russia, anche in virtù della già consolidata presenza di Enel nel territorio. Già lo scorso anno sono diventate operative in Russia le due unità di produzione di energia elettrica che la nostra principale utility di settore, attraverso la controllata OGK-5, si è impegnata a potenziare e rinnovare sulla base delle direttive indicate dal Governo russo.
Venendo all’immediato futuro, un’importante opportunità di business per le aziende italiane potrà riguardare il settore del trasporto ferroviario. Lo scorso mese, le RZD hanno lanciato un piano di sviluppo e ammodernamento della linea ferroviaria che prevede un investimento di dieci anni, finanziato per un terzo dal Governo centrale, pari a 169 miliardi di dollari.
Nessun commento:
Posta un commento