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giovedì 19 luglio 2012

Cala il prezzo del petrolio

La Russia è ostaggio di questo periodo di grande incertezza in Europa che non lascia indenne quasi nessuna classe di investimento. Regna comunque un cauto ottimismo.

La Russia è il primo produttore al mondo di petrolio dopo aver sopravanzato l’Arabia Saudita nel 2009. […] Tuttavia il ciclo rialzista dei corsi delle materie prime ha effettivamente impigrito l’economia russa che sino ad ora non è stata molto in grado di diversificare ma siamo certi che le opportunità provenienti dall’accesso della Russia al WTO, dopo quasi venti anni di negoziati, guiderà in questa direzione dando più opportunità in questo senso”. Sono queste le parole di Daniele Mellana, Responsabile Italia di East Capital, in un’intervista rilasciata al portale fondionline.it.
Anche se gli esperti possono vedere nell’improvviso calo del prezzo del petrolio degli ultimi giorni, una battuta d’arresto e una conseguenza della crisi europea, è difficile comunque pensare che l’Opec permetterà di scendere sotto la soglia dei 90 usd/bbl. “Crediamo sia molto difficile desumere qualcosa su una eventuale battuta d’arresto dall’osservazione del prezzo del petrolio” - continua Mellana -  “Se guardiamo però alle stime di crescita del FMI aggiornate al 16 luglio scorso la crescita della Russia, stimata al 4% per il 2012, non è stata rivista rispetto al report di aprile: la crescita economica sembra essere sostenuta da una robusta domanda interna”.
Relativamente alla possibilità che i rischi sistemici del mercato russo siano rappresentati dal deterioramento degli asset bancari, Mellana afferma che: “Non sono d’accordo. […] Secondo la European Mortgage Federation il totale dei mutui espressi come percentuale del PIL è meno del 5% contro il 50% della media dell’Unione Europea, l’80% degli Stati Uniti e il quasi 80% del Regno Unito. […] Il settore dei crediti al consumo ha enormi potenzialità di espansione essendo ancora del tutto sottosviluppato tanto da essere di interesse anche per istituti esteri […]. Siamo ottimisti sui bancari russi tanto che la seconda maggiore posizione all’interno del nostro East Capital Lux Russian Fund e dell’East Capital Lux Eastern Euroepan Fund è proprio la banca russa Sberbank”.

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