Il Ministero dell’Agricoltura russo sembrerebbe propenso a fissare delle regole rigorose sull’uso dell’espressione "prodotto biologico" nell’etichettatura dei cibi.
Novità nel settore agricolo. Il Ministero dell’Agricoltura, all’interno del disegno di legge "Sulla produzione di prodotti da agricoltura biologica", sembra intenzionato a fissare delle regole comuni rigorose sull’uso della dicitura “prodotto biologico”. In passato, nella legislazione russa, non vi è mai stato alcun riferimento a tale termine.
Per ora l’iniziativa ha la valenza di una proposta, ma è parere degli esperti che il tutto possa giungere a una definizione già nel prossimo periodo.
La legge prevedrà infatti un rigido sistema di monitoraggio dei produttori di generi alimentari, con l’introduzione di un certificato di produzione. Particolare attenzione verrà poi posta sugli appezzamenti di terreno riservati a colture biologiche. Sono previsti inoltre incentivi da parte dello Stato per quelle aziende che utilizzeranno tecniche rispettose dell'ambiente.
Aleksandr Konovalov, fondatore dell'Associazione di produttori e fornitori di prodotti biologici, afferma che: "In tutto il mondo, vengono definiti come biologici quei prodotti che hanno una shelf-life naturale e sono il frutto di una coltivazione che esclude l’uso di additivi chimici, pesticidi, nitrati, ormoni, e antibiotici. E, soprattutto, l'intero ciclo produttivo è sottoposto a controlli".
Infine le nuove restrizioni sul marketing “biologico” comporteranno anche una modifica della legge sulla tutela dei diritti dei consumatori.
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