Decine di aziende italiane partecipano al progetto “Italy meets Caucaso”, volto ad attirare investimenti stranieri nella regione per garantirne lo sviluppo economico e sociale.
Si svolge in questi giorni il progetto “Italy meets Caucaso”, che vede coinvolte decine di aziende italiane in una missione a Stavropol per partecipare ad alcuni workshop nel Caucaso russo. Il progetto rientra nei piani del governo russo, che si è posto come una delle priorità assolute quella di sostenere lo sviluppo economico e sociale del Caucaso del Nord, una regione che negli ultimi anni ha vissuto una situazione difficile, dettata dall’alta disoccupazione e dalla migrazione dei rifugiati politici. Il piano governativo vede una serie di investimenti fino al 2025 pari a 450 miliardi di rubli (ovvero circa 11 miliardi di euro) e la garanzia federale pari al 70% del valore degli investimenti per il recupero economico del nuovo distretto federale, che comprende le regioni di Stavropol, le repubbliche di Kabardino-Balkaria, Karaciaevo-Cerkessia, Ossezia del nord, Daghestan, Cecenia e Inguscezia.
I workshop consisteranno in meeting, tavole rotonde e incontri e hanno l’obiettivo di attirare le imprese italiane di ogni dimensione in queste zone del Caucaso, sia per lo sviluppo commerciale che per investimenti in loco. I settori che potrebbero inserirsi nel nuovo distretto federale sono quello energetico, chimico e petrolchimico, l’agricoltura, l’agroalimentare, l’allevamento e il turismo. Gli investimenti avranno, inoltre, il supporto di alcune delle principali banche russe, tra cui Vneshekonombank, Sberbank e Rosselkozbank.
Alcune aziende italiane sono già presenti nell’area: Enel ha recentemente inaugurato un impianto elettrico a Nevinnomysskaya, che fornirà energia alle Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014, mentre Armani gestirà un hotel di lusso a Pyatigorsk. Il territorio, infatti, è dotato di aree montane e termali che ai tempi degli Zar attiravano molti turisti. Interessate ad eventuali attività nella regione sono anche: Fiat, Ferruzzi, Laverda, Ceramica di Imola, Mulmix e Lucchin. Tutte le realtà che partecipano al progetto “Italy meets Caucaso” potranno già verificare l’andamento delle loro operazioni di business al X Forum degli investimenti di Sochi che si terrà tra due mesi.