Il Governo russo avrebbe intenzione di rivalutare l’accordo con l’Italia per la realizzazione del gasdotto South Stream.
Tensioni con la Turchia e con l’Eni potrebbero essere alla base del presunto ripensamento della Russia sul progetto del gasdotto South Stream.
Secondo fonti autorevoli del Cremlino, infatti, il Governo di Mosca avrebbe intenzione di congelare l’accordo italo-russo, che porterebbe in Europa 63 miliardi di metri cubi di gas siberiano all'anno.
Le trattative potrebbero aprirsi con la Germania, con cui sono appena stati siglati degli accordi politici ed economici: in questi giorni, infatti, il presidente Medvedev si è incontrato con il cancelliere tedesco Angela Merkel per discutere della questione energetica della Germania. Alcune problematiche energetiche sono sorte in seguito alla decisione di chiudere tutte le centrali nucleari sul territorio tedesco, entro il 2022.
Proprio questa scelta comporterà, difatti, una forte crescita della domanda di gas da parte della Germania, ma non è scontato che la fornitura provenga in larga parte dalla Russia, la quale sembra invece nutrire grandi aspettative a riguardo.
In realtà, questo meeting non ha posto fine definitivamente alla collaborazione con l’Italia, bensì è servito al Governo russo per discutere della questione con la Germania, e per ottenere, in caso, il sostegno politico da parte della cancelleria tedesca.
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